Mi raccomando, dopo i primi titoli di coda non alzatevi, le sorprese non sono finite.
Dopo la lunga attesa è finalmente arrivato Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il primo film che ci catapulta definitivamente nella fase 5 del MCU, nel farlo ci presenta nuovi personaggi Cassie Lang (Kathryn Newton), suoereroina in erba e quello che diventerà il cattivo dei cattivi di questa fase multiversale, Kang il conquistatore (Jonathan Majors).
Il film ha già attirato parecchi pareri contrastanti e in alcuni casi non ci sono state mezze, una vera spaccatura. Il film si è trovato davanti a un compito difficile, solo due ore per spiegare tutto quello che stava succedendo e in più raccontare una storia esaustiva per i suoi protagonisti non è stato abbastanza.
Quello che però non ha assolutamente deluso sono state le scene dopo i titoli di coda, ormai un vero ever green della Marvel, inoltre nella saga di Ant-Man sono sempre state non solo gratificanti, ma anche estremamente importanti e il terzo capitolo non ha fatto eccezione.
La prima scena ci porta in un luogo al di là del tempo e dello spazio, tre inquietanti varianti di Kang osservano le infinite linee temporali che si diramano davanti a loro, per gli appassionati dei fumetti sarà stato subito chiaro che due di loro arrivano dalle pagine, mentre la terza potrebbe essere ricollegata a un personaggio classico.
Conosciamo il Faraone Rama-Tut, la sua storia racconta che quando Kang si era stufato del futuro aveva deciso di andare nell’antico Egitto, grazie a una tecnologia potente era riuscito a diventare faraone, ovviamente cattivissimo. Il suo regno del terrore fu sconfitto dagli Avengers e altri eroi, così si spostò in altre linee temporali e assunse altre identità.
Vediamo anche Immortus, un’altra variante di Kang che dopo i precedenti fallimenti decide di tornare nell’antico Egitto ma questa volta il suo regno è onorevole e trova finalmente il suo scopo più grande, grazie alla sua grande intelligenza scova il modo di non invecchiare e usa i poteri per sconfiggere la sua variante cattiva. Riesce a scappare dalla morte e si rifugia in un limbo fuori dal tempo.
Poiché vive in eterno, proprio come il tempo stesso, diventa un sovrano delle linee temporali ed è in grado di alterare il corso degli eventi, questo fa pensare che sia la stessa variante di Colui che resta, nonostante le similitudini non sono uguali, Immortus cerca di proteggere il tempo e sconfiggere le sue varianti malvage.
Il terzo Kang che vediamo è una versione più tecnologica e potrebbe essere Scarlet Centurion o Iron Lad, non viene rappresentato esattamente come nelle versioni dei fumetti, quindi si tratta solo di un’ipotesi, lo scopriremo più avanti. Per quanto possa sembrare assurdo che una delle varianti di Kang in questa fase possa essere un eroe, in realtà non conosciamo ancora quali saranno gli obiettivi reali di questo personaggi.
In questa scena vediamo il trio discutere e preoccuparsi che una delle loro varianti sia stato messo fuori gioco da uno degli Avengers e che questo potrebbe portarli a interferire con il Multiverso, conseguenza la completa disfatta di quello che stanno costruendo, è questa paura la ragione che spinge Immortus a riunire tutte le innumerevoli varianti di loro stessi da ogni linea temporale per creare un concilio e discuterne. Vediamo così un numero non definito di Kang riuniti in uno stadio con l’obiettivo, forse, di pianificare un attacco verso gli Avengers di Terra-616.
Nella seconda scena veniamo traspostati molto indietro nel tempo, a un’evento scientifico risalente al XIX secolo, sul palco si presenta un uomo di nome Victor Timely, il quale spiega al pubblico come il tempo sia manipolabile e utile per salvare l’intera umanità. Arriva quindi il colpo di scena, tra il pubblico sono seduti Loki (Tom Hiddleston) e Mobius (Owen Wilson), i due stanno discutendo sul fatto che l’uomo sul palco sia il criminale a cui stanno dando la caccia, Mabius non sembra particolarmente convinto, ma Loki pare non avere dubbi.
Il Victor Timely dei fumetti è una variante di Kang e quindi Loki ha ragione, questo individuo si posta indietro nel tempo sotto le sembianze di scienziato e ingegnere e fonda la città di Timely trasformandola in un punto di riferimento per lo sviluppo della scienza. Questa variante non invecchia, quindi ogni lasso di tempo finge la sua morte e fa credere che sia suo figlio a prendere il suo posto.
La città in realtà serve come nascondiglio per Chronopolis, il luogo da cui Kang il conquistatore può entrare e uscire da qualsiasi linea temporare, in modo da non essere disturbato durante i suoi piani di conquista e sterminio.
Una delle probabilità è proprio che l’uomo sul palco sia la stessa variante che Ant-Man crede di aver sconfitto nel Regno Quantico alla fine del film, per avere questa conferma dovremo aspettare la seconda stagione di Loki.
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