La storica saga iniziata da Steven Spielberg nel 1981 sta per tornare con il quinto capitolo, Indiana Jones e la ruota del destino. Grazie ad una tecnologia “svecchiante”, vedremo sia l’Harrison Ford attuale che quello di 30-40 anni fa.
Era il 1981 quando Steven Spielberg produce I predatori dell’arca perduta, un film divenuto poi di grande successo che voleva omaggiare la tradizione dei serial televisivi con cui Spielberg era cresciuto. Il film poteva contare su personaggi forti e ben scritti, continui colpi di scena ed un senso di mistero e meraviglia magnetico, il tutto legato da una regia precisa e al servizio di storia e spettacolarità.
Predatori fu un successo commerciale e diventò una serie, seguito da altri due film negli anni successivi ed un quarto nel 2008. Quest’ultimo, Il regno del teschio di cristallo, segnava il ritorno di Indy sul grande schermo ma fu accolto negativamente dal pubblico, fallendo nel suo obiettivo di mescolare un’avventura pericolosa e un intrattenimento leggero.
Arriva quindi La ruota del destino, scritto e diretto da James Mangold (regista di film come Walk the Line, The Wolverine, Logan e Ford v. Ferrari) e che vedrà come protagonista, ovviamente, Harrison Ford. Il film avrà però anche scene di un giovane Indy grazie all’uso della tecnologia “svecchiante”.
Pochi giorni fa Harrison Ford è stato ospite del Late Show di Stephen Colbert dove ha commentato la tecnologia usata da Lucasfilm per realizzare le scene del passato di Indy. “Analizza ogni centimetro di film in possesso della Lucasfilm, dato che ho fatto molti film per loro”, dice Ford. “Possono reperirli a seconda della direzione della luce, o della mia espressione, ma quella è la mia faccia. Io indosso dei puntini e recito le battute. É fantastico”.
Questa tecnologia è già stata utilizzata largamente nel cinema con risultati sia positivi che negativi, in moltissimi casi è stata criticata come scelta e per Indy è già scattata la polemica.
Molti cine-fumetti ne hanno fatto uso, ma anche registi di alto calibro come Martin Scorsese per The Irishman. Abbiamo visto come lo svecchiamento possa migliorare o peggiorare un film (o una performance) e speriamo che Indy farà parte del primo caso.
Indiana Jones e la ruota del destino cercherà di far tornare la saga agli antichi fasti a partire dal 30 giugno 2023. Ad Harrison Ford è stata affiancata Phoebe Waller-Bridge, la star di Fleabag, nei panni di Helena. Nelle migliori avventure di Indy infatti, questo è sempre aiutato da una presenza femminile.
Nel trailer vediamo che il ritorno di Sallah, l’amico egiziano interpretato da John Rhys-Davies in Predatori e L’ultima crociata. L’antagonista è interpretato da Mads Mikkelsen, un ex nazista membro della NASA di nome Jurgen Voller; la storia è ambientata infatti nel 1969 durante la corsa all’allunaggio.
L’appuntamento con la leggendaria saga è dunque fissato, e considerando l’età di Harrison Ford – 80 anni – è probabile che sarà l’ultimo. Non possiamo escludere eventuali spin-off (come l’idea originale di Spielberg di rendere il Mutt Williams di Shia LaBeouf il nuovo protagonista), ma molto probabilmente non avremo più il vero Indiana Jones.
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