“Finale anomala”: Ballando con le stelle sotto accusa | Di corsa in tribunale
Sembra che per la trasmissione del sabato sera di Rai 1 vi sia un po’ di maretta in corso, addirittura ci sarebbe il rischio di una denuncia da parte del Codacons relativa alla finale della gara di ballo, che sarebbe stata giudicata anomala. Sono stati chiesti i dati del televoto, ma la Rai ha detto “No”.
Ballando con le Stelle si è concluso a dicembre poco prima di Natale con la vittoria della coppia composta da Luisella Costamagna e Pasquale La Rocca, suscitando una certa sorpresa nel pubblico che ha segnalato l’anomalia e adesso il Codacons avrebbe chiesto di visionare i dati del televoto da casa ma la Rai si sarebbe rifiutata e sembra rischiare una denuncia. Ecco cosa succede.
La Rai potrebbe trovarsi protagonista di uno scandalo giudiziario mai visto prima e tutto ruota intorno a Ballando con le stelle. Sono stati truccati i dati del televoto? Parliamo della finale andata in onda lo scorso 23 dicembre.
Le cose sono andate così, il Codacons con l’Associazione degli Utenti dei Servizi Radiotelevisivi ha richiesto, per vie legali, attraverso documenti ufficiali, di ricevere i dati della votazione del pubblico per quella specifica serata della gara di ballo.
La Rai ha detto espressamente di no e ha risposto con un documento ufficiale divulgato poi da Adnkronos che citava: “l’istanza è inammissibile”.
Ma la dichiarazione ufficiale della Rai non si ferma qui perché nel documento divulgato dalla rete ammiraglia vi era scritto:
“Non sussiste infatti alcuna situazione giuridica qualificata e differenziata, meritevole di tutela secondo l’ordinamento giuridico, di cui le associazioni sarebbero titolari e che possa ricevere beneficio o tutela dalla visione dei documenti richiesti”.
Codacons e Rai: cosa succede?
In parole povere per la Rai non vi sono gli estremi necessari e sufficienti a visionare i numeri del televoto e la diatriba è per altro proseguita con un’ulteriore contestazione da parte della Rai che ha detto: “Con la presente istanza le associazioni intendono platealmente sindacare la legittimità e la trasparenza della programmazione della scrivente concessionaria del servizio pubblico senza che alcuna titolarità o competenza siano state loro attribuite dalla legge”.
Quindi la Rai ha espressamente dichiarato di non riconoscere al Codacons e alle relative associazioni coinvolte alcuna autorità e pertanto dichiara:
“In assenza dei presupposti legittimanti l’accesso viene esercitato in modo pretestuoso e temerario, trasformato nei fatti in uno strumento surrettizio di sindacato generalizzato sull’operato del gestore di servizio pubblico, palesemente vietato dall’art. 24, comma 3, L. n. 241/1990 in spregio al principio del buon andamento che viene invocato nell’istanza ma in concreto non rispettato”.
Ma in questo caso l’associazione e il Codacons non si sono risparmiati nella risposta ed è per questo che ora si parla di possibile denuncia. Ecco cosa hanno replicato alla durissima contestazione della Rai: “Con tale abnorme risposta la Rai dimostra di non voler garantire alcuna trasparenza ai suoi telespettatori e ai tanti utenti che, dopo la finale anomala di Ballando con le Stelle, hanno chiesto chiarimenti sui voti giunti attraverso i social network”.
Pertanto le associazioni accusano la Rai di essere poco trasparente e per altro di essere stata irrispettosa nei confronti degli utenti, per cui l’intenzione è quella di fare ricorso per “obbligare l’azienda a garantire trasparenza ai cittadini che la finanziano attraverso il canone”.
“Stiamo inoltre valutando una denuncia per abuso di atti d’ufficio contro il direttore di Rai1, Stefano Coletta, che ha firmato l’abnorme risposta della Rai che rappresenta un insulto per milioni di teleutenti”.