In una recente intervista a Vanity Fair Harry Melling, conosciuto da tutti come il cugino di Harry Potter, ha parlato della sua carriera e dei suoi progetti futuri: non rinnega il passato, dice, ma ormai è tempo di guardare avanti.
Harry Melling è pronto a lasciarsi alle spalle Harry Potter e imbarcarsi in nuovi progetti. Lo ha raccontato a Vanity Fair durante un’intervista in occasione dell’uscita di The pale blue eye, film Netflix con protagonisti lui e Christian Bale. Nella pellicola Melling ha interpretato superbamente un giovane Edgar Allan Poe e ha ottenuto il plauso di critica e pubblico.
L’attore, che ha vestito anche i panni di Harry Beltik nella serie La regina degli scacchi, ha spiegato di volersi staccare dal passato e dal ruolo che gli ha fatto guadagnare la popolarità. Melling non ha mai rinnegato il personaggio che ha dato il via alla sua carriera cinematografica, ma ora ha altri progetti per sé.
Dopo il successo di The pale blue eye Harry Melling ha voluto fare un bilancio sulla sua vita e la sua carriera artistica. Sono passati molti anni dalla sua prima apparizione nei panni di Dudley Dursley: era il 2001 quando il primo film della saga di Harry Potter è arrivato sul grande schermo.
Ai giornalisti che gli hanno chiesto se fosse stanco di ricevere domande sulla saga ha risposto: “No… cioè, la risposta semplice sarebbe ‘sì’, ma non è completa” ha raccontato. “Apprezza con tutto me stesso l’aver preso parte a qualcosa di meraviglioso come Harry Potter, davvero. Sono meravigliato nel vedere quante persone amano queste storie. Ma è incredibile che ciò che hai fatto quanto avevi 10 anni è ancora il primo argomento di conversazione” ha spiegato. “È una cosa a cui ormai, in un certo senso, mi sono abituato”.
Melling non rinnega il ruolo che la saga della Rowling ha avuto nella sua carriera, ma vorrebbe solo che ci si concentrasse sul presente e sul futuro. “Da una parte mi sento estremamente grato, e dall’altra vorrei lasciarmelo alle spalle. Vorrei parlare dei ruoli di cui mi occupo ora”.
Un desiderio del tutto comprensibile, visto il talento indiscusso di Melling al di fuori di quel personaggio che lo ha segnato tanto. L’attore non vede l’ora di imbarcarsi in nuovi progetti anche se, riflettendo sui ruoli che ha ricoperto, non può fare a meno di notare che tutti i suoi personaggi hanno qualche lato oscuro. Scherza su questo, e al contempo rivela che in ogni interpretazione cerca di dare una sfumatura diversa al personaggio.
Dopo Edgar Allan Poe, Melling può affrontare ogni sfida. “Dietro il nome di Poe c’è un fardello pesante” ha rivelato, riferendosi all’impatto culturale dello scrittore. “Il primo passo per me è stato capire perché, da dove veniva quel peso e perché viene spesso rappresentato come una persona cupa, oscura e lunatica. Così ho letto tutto ciò che ho trovato su di lui: le sue storie, le sue poesie, anche quelle giovanili”.
Il risultato, alla fine, è stato davvero apprezzato: Harry Melling ha saputo incarnare alla perfezione il poeta, dandogli un tocco personale e diverso dalle precedenti interpretazioni. Se non avete ancora visto The pale blue eye dovete correre a rimediare!
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