“Mi hanno sparato”, situazione drammatica per Nino D’Angelo: terrore tra le mura di casa | Costretto a scappare
Nino D’Angelo è uno dei principali esponenti della musica neomelodica ed è amato dagli italiani. Oltre a essere un musicista molto seguito, è stato anche regista e produttore di diversi film. Napoletano doc, il cantautore ha raccontato di un episodio terribile di cui è rimasto vittima, che lo ha costretto a cambiare vita per sempre.
Il talento di Nino D’Angelo lo conosciamo tutti, ma pochi conoscono la sua storia. Primo di sei fratelli, il cantautore ha vissuto la sua infanzia schiavo di enormi problemi economici, tanto che, in qualità di figlio più grande, ha dovuto lasciare la scuola per aiutare i genitori, lavorando come commesso in un negozio di scarpe.
Da sempre ha coltivato la sua passione per la musica, tanto che dopo la sua esperienza come commesso ha cominciato a proporsi come cantante ai matrimoni, ricevendo fin da subito alcuni ingaggi. La famiglia riconobbe il suo talento e decise di supportare la sua passione: nel 1976 riuscì ad acquisire un buon successo col suo primo 45 giri, finanziato dai suoi risparmi e da quelli della famiglia.
Nino D’Angelo: “Mi hanno sparato in casa”
Il cantautore napoletano ha fatto tanta gavetta prima di diventare conosciuto al grande pubblico e i suoi sforzi hanno certamente dato i risultati sperati. Grazie alla determinazione e soprattutto al sacrificio, Nino D’Angelo ha conquistato gli italiani e si è ritagliato un posto nella storia della musica neomelodica.
Oggi il cantautore si gode i frutti del suo successo insieme ad Annamaria Gallo, sua moglie dal lontano 1979. I due hanno avuto due figli: Antonio e Vincenzo. La vita procede serenamente per la famiglia, ma non è stato sempre così.
Ospite a Verissimo da Silvia Toffanin, il cantautore ha raccontato di uno spiacevole episodio accaduto quando viveva ancora a Napoli, nel 1986. D’Angelo ha sempre amato la sua città, ma poi è accaduto qualcosa che lo ha fatto letteralmente fuggire da Napoli, nonostante il suo cuore appartenesse al capoluogo campano.
“Hanno sparato dentro casa mia, sono scappato da Napoli” ha raccontato commosso, ricordando il momento in cui ha dovuto lasciare la città tanto amata per colpa di alcuni criminali. È stata una scelta sofferta ma necessaria per permettere alla sua famiglia di vivere tranquilla.
“Hanno sparato dentro casa mia perché volevano i soldi: è stata un’estorsione, una cosa vomitevole. Più che spaventato, mi sono offeso perché non avevo preso niente a nessuno e ho sempre aiutato chi aveva bisogno. Mia moglie invece ha avuto molta paura ed è stata lei a voler cambiare città. E io non potevo perdere la mia famiglia” ha concluso, ricordando con orrore quei momenti.