Teatro

Thank’s for Vaselina, torna Carrozzeria Orfeo al Bellini di Napoli. Recensione

Thanks for Vaselina è in scena questa settimana al Teatro Bellini di Napoli dal 17 al 22 gennaio e si tratta di un ritorno alle scene dopo 10 anni dal debutto. La compagnia è una delle migliori sulla piazza in questo momento e si tratta di Carrozzeria Orfeo che è già passata da Napoli con lavori eccezionali come Animali da bar e Miracoli metropolitani.

Se avete visto altri lavori di Carrozzeria Orfeo allora riconoscerete i temi tipici di questa giovane compagnia che riesce a fare spettacoli capaci di intrattenere il pubblico senza mai annoiare e stiamo parlando di spettacoli della durata di novanta minuti almeno.

Una delle caratteristiche di Carrozzeria Orfeo è di riuscire a essere cinematografici, ma soprattutto raccontare storie di esseri umani, troppo umani, molto vicini a noi.

Parliamo di falliti, inetti, esseri che vivono ai margini della società e che si arrabattano per sbarcare il lunario. Gli esclusi sono i soggetti preferiti di Carrozzeria Orfeo e i temi trattati in Thanks for Vaselina sono spesso gli stessi tra uno spettacolo e l’altro, ciò che cambia sono le dinamiche.

L’impressione è spesso quella di un mondo senza tempo, incompiuto e inconcludente, un mondo in cui non c’è speranza e qualsiasi cosa i nostri protagonisti vogliano fare sarà un fallimento dal principio. Quasi mai i personaggi di queste storie sono buoni, molto spesso sono “brutti, sporchi e cattivi” per citare un famoso film.

Sinossi

Gli Stati Uniti d’America, con il sostegno dei paesi alleati, hanno deciso di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga e classificando le numerose vittime come “effetti collaterali”, con il pretesto di “esportare” la propria democrazia.

Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi trentenni e con un futuro incerto, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di marijuana e, con due opposte motivazioni, decidono di tentare il colpo della propria vita: invertire il normale andamento del mercato della marijuana esportandola dall’Italia al Messico.

Su questo pretesto surreale si fonda la trama del testo che “esploderà” non appena nella loro vita entrerà Wanda, una trentenne obesa, insicura e parte di un fallimentare corso di autostima. Nessuno, a parere dei due, potrebbe essere più adatto di lei per diventare un insospettabile corriere della droga internazionale.

Con la complicità della madre di Fil, Lucia, una cinquantenne ludopatica appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal gioco, Fil e Charlie preparano Wanda per il grande viaggio. Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza, torna a casa Annalisa, padre di Fil ed ex marito di Lucia.

I temi e le questioni dello spettacolo

I problemi affrontati in questa storia partono da situazioni che tutto sommato sono “consuete”, o per meglio dire verosimili. Oggi nel mondo quante persone stanno coltivando marijuana in casa? E quante persone che dalla vita non hanno avuto molto, cercano di svoltare con il mercato della droga?

E ancora, quanti hanno avuto i genitori separati e sono cresciuti senza un padre o una madre?

I presupposti narrativi ci sono tutti e come spesso fanno i Carrozzeria Orfeo c’è un’abbondanza di temi, forse troppi. Abbiamo la lotta di classe, i conflitti famigliari, la politica, la questione climatica, il denaro e la solitudine e tutto ciò di solito è infarcito di tipi umani che rappresentano tutte le minoranze del mondo.

E poi Carrozzeria Orfeo è una compagnia politicamente scorretta, sempre, forse troppo. Pensate che in questo caso si affronta anche la questione dell’incesto. Eppure c’è tanta di quella umanità da rendere lo spettacolo vicino alle nostre debolezze, gli somiglia, somiglia ai nostri fallimenti e alle nostre fragilità.

Sicuramente ci sono troppi temi e troppi finali e i soliloqui segnati dal buio e poi dalla luce che illumina solo chi sta parlando sono troppo macchinosi e uscire così bruscamente dal flusso non è piacevole, ma di sicuro Thank’s for vaselina come tutti i lavori di Carrozzeria Orfeo è un piacevole viaggio nelle brutture dell’essere umano e anche se alla fine sembra che non vi sia speranza, in realtà la speranza c’è sempre.

INFO:

Thanks for Vaselina

Drammaturgia Gabriele Di Luca
con Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Sonia Barbadoro, Pier Luigi Pasino, Carlotta Crolle
musiche originali Massimiliano Setti
luci Giovanni Berti
costumi Stefania Cempini
scene Lucio Diana

regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi

organizzazione Luisa Supino
ufficio stampa Raffaella Ilari

una coproduzione Marche Teatro, Carrozzeria Orfeo

Orari spettacoli: feriali h. 20:45, mercoledì h. 17:30, sabato h. 19:00, domenica h. 18:00
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