Fino al 10 aprile sarà possibile visitare la mostra dedicata a Edgar Degas, pittore e scultore impressionista che per un periodo ha vissuto a Napoli. La mostra è stata realizzata da Navigare Srl in collaborazione con il Comune di Napoli e si pone come obiettivo quello di ripercorrere la vita dell’artista seguendo il filo rosso con la città partenopea.
Lo scorso venerdì 13 gennaio è stata presentata alla stampa, prima dell’apertura ufficiale del 14 gennaio, la mostra dedicata al pittore francese Edgar Degas. L’esposizione è stata realizzata da Navigare srl in collaborazione con il Comune di Napoli e curata da Vincenzo Sanfo. Il suggestivo percorso raccoglie quasi duecento opere dell’artista francese che ha vissuto a Napoli. Proprio su questa tappa così importante per Degas si concentra l’esposizione.
Quella presentata nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore è stata una grande occasione per la città di Napoli, un momento molto importante per celebrare Degas e il suo legame con la città partenopea, la quale influenzò parte della produzione del pittore. Nell’ammirare i famosi dipinti impressionisti di Edgar Degas, dalla serie delle ballerine all’Assenzio vi siete mai chiesti quanto lavoro di preparazione c’era?
Se siete amanti del disegno e di un artista vi piace scoprire il vissuto e la sua tecnica artistica questa è sicuramente la mostra che fa per voi perché potrete ammirare i molti disegni preparatori e bozzetti che l’artista ha realizzato e che precedono le opere che tanto abbiamo ammirato.
Degas, il ritorno a Napoli potrete trovarla nella Sala del Refettorio del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, a pochi passi da Palazzo Pignatelli di Monteleone, che fu appunto la residenza del nonno paterno di Degas e che viene conosciuta come Palazzo Degas.
La sala del Refettorio di San Domenico Maggiore è uno degli ambienti più belli del Complesso Monumentale per non parlare della meravigliosa cornice di Piazza San Domenico Maggiore. Il concept del percorso prevede tre momenti che riassumono parte della carriera di Degas, in particolare nel suo periodo napoletano. La prima fase di questo viaggio ci introduce subito nella Napoli dell’Ottocento con alcuni disegni e ritratti tra i quali spicca sicuramente il ritratto del nonno Hilaire De Gas, che come abbiamo detto viveva a Napoli e quest’opera fu la prima prodotta a Napoli dall’artista.
Se siete invece degli amanti della serie delle ballerine o dei cavalli e non potreste immaginare una mostra senza questi temi, la seconda tappa di questo ideale viaggio nel tempo è quella che fa per voi perché potrete ammirare tutti questi elementi: ballerine, prostitute, cavalli da corsa e café-chantant della Belle Époque. Gli appassionati di disegno e di pittura potranno scorgere proprio qui lo stile, la tecnica e molti altri segreti di un pittore che fu sì impressionista ma che non poteva prescindere dal disegno.
Come molti colleghi di quella meravigliosa corrente Degas si è poi naturalmente dedicato anche al colore ma non ha mai dimenticato la sua prima passione.
A proposito di passioni l’unico dispiacere per gli avventori della mostra è stata l’assenza dei dipinti sui temi più famosi sopra citati che in un ideale percorso espositivo del pittore ci si sarebbe aspettati. Ma trattandosi di una porzione della vita artistica di Degas, la fase napoletana è anche piuttosto comprensibile l’assenza di dipinti realizzati in Francia.
Gli organizzatori della mostra hanno anche pensato di contestualizzare il percorso artistico e storico di Degas, affiancando le sue opere a quelle di altri artisti famosi come Pablo Picasso (acquaforte Degas e Desboutin, serie La Celestine) e Jules Pascin (disegni a inchiostro Maison Close).
Edgar Degas 32 monotipi, 33 x 25,5 cm, ed. 1938 e 2 litografie, stampati per Ambroise Vollard da Maurice Potin per l’editore Auguste Blaizot & Fils Parigi. Carta a mano con filigrana di Auguste Blaizot.A conclusione del viaggio possiamo poi ammirare la vita mondana dell’artista e la sua conoscenza con personaggi di spicco dell’arte napoletana del periodo tra i quali Filippo Palizzi, Domenico Morelli, Frank Boggs, Giuseppe Canova, Ferdinando Pappacena e Édouard Manet, con il prezioso olio su cartoncino Vase de fleure.
Forse il gioiellino più importante della mostra è proprio alla fine con trentaquattro fotografie realizzate da Degas, provenienti dalla Bibliothèque Nationale de France . Anche Degas come molti pittori dell’epoca si appassionò alla fotografia e ciò non dovrebbe proprio stupirci vista la provenienza dell’artista. La fotografia per molti diventava un’occasione per studiare ancora meglio la realtà.
Degas, il ritorno a Napoli sarà visitabile sino al 10 aprile con orario continuato, giorni feriali dalle ore 9:30 alle 19:30 mentre sabato, la domenica e festivi dalle 9:30 alle 20:30. Costo biglietti a partire da 10 euro. 8 euro per i possessori del pass turistico Artecard, realizzato dalla società Scabec della Regione Campania per la promozione turistica della Campania. Biglietteria sul posto, e online con ticketone.it. Info e prenotazioni prenotazioni@navigaresrl.com
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