Noah Baumbach ha adattato White Noise (Rumore bianco) per Netflix. Dopo un evento tossico trasmesso nell’aria e l’ansia per la morte che incombe, analizziamo il finale del film.
(*Attenzione: questo articolo contiene importanti spoiler su White Noise (Rumore bianco)*)
White Noise ha uno dei finali più memorabili di tutti i film realizzati nel 2022, scritto e diretto da Noah Baumbach, che ha adattato l’omonimo romanzo di Don DeLillo del 1985, la pellicola ha debuttato su Netflix il 30 dicembre dopo un’uscita limitata nelle sale a novembre. Interpretato da Adam Driver, Greta Gerwig e Don Cheadle, porta sul grande schermo l’opera di DeLillo per la prima volta dalla pubblicazione del libro.
White Noise non solo è il primo adattamento diretto da Noah Baumbach, ma segna anche la prima volta che l’acclamato romanzo di DeLillo viene trasformato in un film. Il regista dà vita alla satira che esamina l’umanità attraverso una serie di eventi e calamità che costringono i personaggi a riflettere sulla morte.
Rumore bianco si conclude in una delle sue ambientazioni più importanti: un supermercato luminoso e ordinato. Nell’interpretazione di Baumbach, rimangono molti degli stessi temi del romanzo e il contenuto della storia afferma che c’è ancora molto da riflettere sull’opera dello scrittore e sul finale del film.
Arrabbiato e agitato per il fatto che Babette asumesse un farmaco, il Dylar, ancora in fase di sperimentazione clinica, in cambio di sess0 con Mr Gray, Jack si mette alla ricerca dell’uomo, con l’intenzione di ucciderlo sparandogli. Jack non riesce a togliersi dalla testa l’immagine di Babette sdraiata sul letto con la TV accesa in sottofondo e questo lo spinge a compiere atti di violenza, mettendo da parte le sue ansie per la morte imminente.
Spara a Mr. Gray con la pistola che Murray Siskind gli ha dato mentre era in preda a un’allucinazione; in seguito Jack tenta di far credere che si sia trattato di un suicidio.
Babette arriva per fermarlo, ma Mr Gray spara a entrambi e i tre finiscono in un ospedale in cui delle suore atee tedesche si prendono cura delle loro ferite.
Babette e Jack, che ha finalmente abbandonato la rabbia, si riappacificano dopo essere stati in disaccordo riguardo alla vicenda del Dylar. Trovarsi in una condizione di pericolo, con la morte ancora una volta alle porte, ha fatto capire loro che la discussione non era nulla in confronto al rapporto e alla famiglia che hanno costruito insieme. Rumore bianco termina con la famiglia Gladney che torna al supermercato, dove tutti iniziano a ballare tra le corsie.
Il negozio di alimentari è uno degli ambienti principali di Rumore bianco, è una rappresentazione della monotonia della vita quotidiana, in quanto il negozio stesso non cambia mai, sempre affidabile e rifornito degli stessi prodotti che i personaggi sono stati influenzati a comprare attraverso campagne pubblicitarie e promozionali mirate, che modellano i loro gusti.
A tal fine, l’ambientazione del supermercato è anche un simbolo del consumismo e del capitalismo. Quando i Gladney vanno al supermercato, sono ancora una volta distratti dall’idea della morte. Il supermercato stesso è un modo per evitare la morte, con i personaggi del film che comprano cibo e generi alimentari per mantenersi in vita.
Il personaggio di Adam Driver è stato esposto alla nube chimica creata dall’evento tossico aereo per un periodo di tempo prolungato. Questo ha indotto un esperto a dirgli che morirà, anche se non è chiaro quanto tempo gli rimanga da vivere, perché gli effetti dell’esposizione alla nube chimica non sono mai stati studiati nel corso degli anni.
Jack teme che la morte per lui sia dietro l’angolo, ma è possibile che il decesso non avvenga prima di qualche decennio, è difficile valutare l’effetto che l’evento tossico nell’aria avrà sul corpo delle persone, ma è possibile che Jack muoia per altre cause molto prima che l’esposizione chimica lo uccida.
Dopo essere stato esposto alla nube chimica, Jack inizia ad avere allucinazioni di un uomo – Mr. Gray – che lo segue. Per lui è una manifestazione fisica della morte, dopo l’evento tossico nell’aria, la paura per la morte si accentua e Mr. Gray è una figura simile al Tristo Mietitore che lo segue.
Jack vuole fuggire dalla morte, ma sente di non poterne uscire, la sua decisione di trovare e uccidere Mr. Gray non è dovuta semplicemente al fatto di aver capito che Babette faceva sess0 in cambio di pillole; uccidere Mr. Gray sarebbe stato come uccidere la morte stessa, dandogli forse un po’ di conforto nell’idea di averla in qualche modo sconfitta.
Babette diventa sempre più ansiosa dopo l’evento tossico aereo, nonostante non sappia se le pillole funzioneranno si fida di Mr. Gray perché la sua paura della morte ha il sopravvento su tutto, anche sulle sue capacità decisionali.
La sia ansia per la morte impedisce qualsiasi pensiero o domanda razionale sulle pillole fornite, il personaggio di Greta Gerwig è disposto ad arrivare addirittura ad avere rapporti sessuali con questo sconosciuto poiché non sopporta il pensiero di morire, e preferisce correre il rischio con queste pillole in quanto le danno un po’ di conforto. Restituendole un senso di controllo sui suoi sentimenti riguardo alla morte, simile a quello che Jack cercava di fare uccidendo Mr. Gray.
White Noise di Noah Baumbach rimane abbastanza fedele al materiale di partenza di Don DeLillo, ma come in tutti gli adattamenti cinematografici, il regista ha apportato alcune modifiche. Nel libro è il suocero di Jack Gladney a dargli la pistola, mentre nell’adattamento cinematografico è il collega, Murray Siskind.
Wilder è solo il figlio di Babette nel romanzo, ma Rumore bianco cambia le cose in modo che sia il figlio biologico di entrambi. Forse il più grande cambiamento nel romanzo avviene alla fine del film, con Babette che appare al motel nel tentativo di impedire a Jack di uccidere Mr. Gray, cosa che non fa nel romanzo.
White Noise parla delle cose che distraggono dal quadro generale, degli aspetti banali della vita che impediscono di prestare attenzione alle cose più importanti e di guardare al quadro generale.
Il film, come il romanzo, esplora i modi in cui la cultura capitalista del consumo ha plasmato le menti e le percezioni delle persone al punto che un evento tossico nell’aria è l’unica cosa che può scuotere i personaggi dal loro torpore e farli concentrare sulla loro mortalità.
A tal fine, White Noise esplora anche le ansie legate alla morte, che è parte del motivo per cui i personaggi si distraggono così facilmente, felici di concentrarsi sulle cose insignificanti senza pensare alle ragioni che vi stanno dietro.
È solo quando la minaccia della morte è alle loro porte che devono affrontare la paura di morire e la verità della loro esistenza: ovvero che le loro vite prima o poi finiranno ed è solo una questione di tempo prima che accada.
Inoltre, White Noise affronta il tema dei disastri ambientali, della disinformazione diffusa e del profondo distacco che le persone hanno nei confronti della società.
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