Arte e Mostre

Zerocalcare alla Fabbrica del Vapore di Milano: oltre 500 opere in mostra

Zerocalcare arriva alla Fabbrica del Vapore di Milano con la sua grande mostra “Dopo il botto“. Il racconto del talento del fumetto italiano che, con oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera site specific, racconta di noi, della politica e di storie di resistenza collettiva.

Zerocalcare (Michele Rech), classe 1983, fumettista italiano tra le figure più interessanti, complesse e di denuncia della scena culturale contemporanea, dopo il grande successo riscosso con l’omonima serie TV, è protagonista di una grande mostra personale a Milano, negli spazi della Fabbrica del Vapore, fino al 23 aprile 2023.

La frammentazione sociale all’indomani della pandemia, l’accrescimento delle paure all’epoca di una crisi globale e di un conflitto nel cuore dell’Europa, il forzato isolamento e la solitudine che hanno inevitabilmente generato disgregazione e causato la perdita di contatto con la realtà, la politica e  le resistenze. Attraverso oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera site specific, questi sono solamente alcuni dei temi al centro di questa importante esposizione milanese.

Il meteorite non sta cadendo. È caduto“. – ha dichiarato Zerocalcare – “Il covid ci ha dato la possibilità di ripensare la società, di tirare fuori uno spirito diverso,più attento agli altri e alla collettività ma non è accaduto. La mostra riflette anche su questo, guardando i lavori che sono stati realizzati a servizio delle lotte e delle vertenze collettive degli ultimi 20 anni fino ad oggi, si può scorgere un pezzo, parziale ma significativo,  di quelle tensioni che attraversano le strade di questo paese.

Zerocalcare Regeni senza, 2017 Disegno di copertina per il numero di Internazionale del 25-31 agosto 2017 sul caso Giulio Regeni Courtesy Zerocalcare

“Zerocalcare. Dopo il botto”: la mostra

“Zerocalcare Dopo il botto” è una mostra che accoglie in sé due anime, faccia delle stessa medaglia:da un lato i suoi protagonisti, ciascuno emblema di un portato simbolico esistenziale e collettivo di valori legati alla sopravvivenza della propria pelle in un contesto ormai sempre più difficile da vivere; dall’altra ricorda al visitatore che ancora è possibile fare “un pezzo di strada insieme” a chi ha gli stessi obiettivi, nutrire una  passione collettiva connessa all’ideale di resistenza politica, ai grandi temi dell’uomo comune di fronte alle prove della vita. Se, infatti,il frantumarsi di una comunità, come raccontato dall’autore in Macerie prime(2017) e Macerie prime sei mesi dopo(2018), è una reazione di sopravvivenza legata alla condizione di incertezza che si vive, per Zerocalcare la vera soluzione passa attraverso un’azione collettiva che ogni giorno viene messa in campo.

Zerocalcare Defend Afrin, 2018 Courtesy Zerocalcare

Sin da subito,l’allestimento proietta il visitatore all’interno di una città immaginifica e post-apocalittica dove, al centro della scena, è posta una strada circondata da palazzi disegnati dall’autore.

A partire da questo scenario, tra teche espositive contenenti alcune delle tavole realizzate dall’autore durante i mesi del lockdown, si snodano le varie sezioni che articolano la mostra seguendo i temi più cari a Zerocalcare: dalle forme di resistenza incarnate dal popolo curdo, ai lavoratori che protestano per condizioni di vita più dignitose; dal ruolo delle donne alle molte altre battaglie condotte da gente comune come espressione di quotidiana resistenza.

L’esposizione si sviluppa poi nelle due aree retrostanti gli edifici, pensate come due differenti “mondi”, quello interno e quello esterno all’autore. Chiudono il percorso i “Santi protettori“, ritratti su tela e foglie d’oro provenienti dall’immaginario mitico dell’autore che rappresentano i tipici personaggi del suo repertorio, alcuni famosi,altri meno noti.

I santi hanno un ruolo simbolico all’interno del percorso espositivo, sia come segno di protezione che come combattenti contro l’iniquità e l’ingiustizia del nostro presente. Icone centrali per la nostra contemporaneità che raccontano, in maniera scanzonata, che i santi e gli eroi di oggi non sono solo quelli che sacrificano la propria vita con gesta memorabili ma sono, anche e soprattutto, quelli che combattono quotidianamente per avere un posto nel mondo.

INFO

Titolo

“Zerocalcare. Dopo il botto”

Sede

Fabbrica del Vapore Via Giulio Cesare Procaccini, 4 20154 – Milano

Date al pubblico

17 dicembre 2022 – 23 aprile 2023

Orario apertura

Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 19.30

Sabato e domenica 9.30 -20.30

 

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