Christian De Sica travolto dalle critiche: “Mi sputerebbero in faccia” | bufera mediatica
Il re dei cinepanettoni, Christian De Sica fa una dichiarazione sconvolgente: “Mi sputerebbero in faccia”, ammette. Ecco cosa ha raccontando spiazzando tutti i suoi fan.
Figlio d’arte e dell’immenso Vittorio De Sica, Christian De Sica è un attore, showman, cantante, conduttore, sceneggiatore e regista italiano.
Una curiosità che forse non tutti sanno è che l’attore – subito dopo aver conseguito il diploma – ha iniziato la sua carriera, ma non in Italia e non nel campo della recitazione: infatti, esordisce in Venezuela come artista musicale.
Con il tempo il destino lo riporterà in Italia dove diventa uno degli attori più amati di sempre. Dal 19 dicembre sbarcherà sulla piattaforma di streaming Netflix con la commedia natalizia italiana dal titolo Natale a tutti i costi. Infatti, lui detiene il titolo di Re dei cinepanettoni.
Nonostante il film non sia ancora debuttato sul piccolo schermo, De Sica ha già ricevuto parecchie critiche per via di una battuta contenuta nel film, in cui definisce il vino abruzzese “una me***”.
A spiegarlo è lui stesso in una lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Corriere della Sera. De Sica ammette: “So che è una sciocchezza, la battuta era nel trailer, nel prosieguo del dialogo dico che è un vino buono, corposo. Potevano pazientare e vedersi il film, prima di giudicare”, chiosa De Sica.
Parlando dei tipici film cinepanettone, poi, De Sica dice che non rinnega “per niente” di averli fatti. “Ne ho fatti una trentina, mi hanno dato successo, ed è il motivo per cui dopo 40 anni sono qui. Il più bello è il primo, Vacanze di Natale, perché raccontava al meglio la borghesia degli Anni ’80; il più brutto I tifosi, ma uscì poco prima di Natale.
Ho postato la locandina di questo film, ho ricevuto 1.700 messaggi, per la maggior parte mi chiedevano: quando rifai un cinepanettone? Non me li hanno più offerti, io li rifarei di corsa. Ma di anni ne ho 71, Alberto Sordi poteva fare tutta la vita Un americano a Roma, o Carlo Verdone Un sacco bello? Se rifacessi Yuppies con Boldi, la gente ci sputerebbe“, racconta l’attore.
Riguardo il suo rapporto con Massimo Boldi, grande compagno di cinepanettoni, De Sica ammette che c’è stato il timore per gli incassi del film. “Avremmo continuato, – racconta – solo che i produttori hanno avuto paura per gli incassi“. Però il pubblico vuole bene a De Sica, “non perché sono bravo: sono simpatico, i ragazzi mi chiamano zio per strada…”.