Quindicesimo cortometraggio tratto dal celebre manga One Piece il film Red prova a calare il mondo dei pirati creato da Eichiro Oda nel genere del musical. Con un incasso record di 117 milioni di euro in Giappone il film è finalmente giunto in sala anche qui in Italia.
Un genere diverso dai precedenti film e dai toni dell’opera originale, questo film Red prova a adattare il mondo di One Piece al genere del musical. La musica e le canzoni la fanno da padrone nella pellicola ma il risultato è tutt’altro che convincente.
Il problema più grosso di questo film è sicuramente che è un musical ma al tempo stesso non lo è. Le parti cantate infatti non si amalgamano con il flusso narrativo del film ma sono quasi un vero e proprio concerto, che intervalla le fasi di avventura e di azione che risultano decisamente più intriganti. L’effetto ottenuto è di spezzare il ritmo del film allungando i tempi della pellicola e creando così un pericoloso effetto di noia.
Non aiuta nemmeno il fatto che queste siano concentrate quasi tutte nella prima parte del film lasciando la seconda parte quasi del tutto assente da queste se non nel finale. Una scelta che lascia di certo la seconda parte libera di esprimersi al meglio ridonando ritmo al film ma che rende così più pesante la prima metà.
Uta, voce delle canzoni del film ma anche antagonista di questo, è un personaggio in pieno stile Eichiro Oda che di certo convincerà molti fan. Ispirata al mondo delle idol giapponesi si distingue per la splendida voce (in originale la voce è della cantante Ado) e per la sua caratterizzazione non banale.
Cresciuta assieme ai pirati di Shanks il Rosso, uno dei personaggi più amati dell’opera, e vecchia conoscenza del protagonista Rufy Cappello di Paglia viene abbandonata misteriosamente sull’isola di Elegia dopo che questa è stata devastata e saccheggiata. Evento traumatico che sviluppa nella ragazza un odio viscerale verso i pirati e che la porta a voler creare un mondo fittizio nel reame dei sogni dove tutti siano felici e sereni, anche contro la loro volontà.
Un villain ben caratterizzato che, al di fuori delle parti cantate, riesce a rendersi interessante per il suo passato e a caricare così con il giusto pathos i momenti più drammatici del film.
Il primo concerto dal vivo della famosa cantante Uta è l’evento usato dalla ragazza per attirare a sé più spettatori e portare così più persone possibile nel suo mondo dei sogni. Questo espediente non giustifica però la presenza di molti dei personaggi di One Piece qui presenti. Se siete fan dell’opera la presenza di questi vi sembrerà esagerata se non inutile, se invece siete spettatori occasionali vi creerà soltanto confusione.
Un fan service troppo spinto che porta a storcere il naso e a creare una situazione fin troppo caotica, con personaggi che appaiono solo per fare presenza e creare un effetto di stupore gratuito e stucchevole.
Di per sé la storia risulta buona nella sua semplicità, anche se molto standard, ma la presenza delle canzoni e una generale tendenza ad allungare gli avvenimenti la rendono fin troppo lunga e stancante.
Uno dei punti deboli del film, ovvero il musical che finisce per stonare con il tipo di prodotto, è però anche uno dei suoi punti forti. Le canzoni cantate da Uta sono infatti sicuramente una delle cose migliori del film, grazie anche alla voce della già citata Ado, e la colonna sonora (riarrangiamento delle musiche originali dell’anime) è ben fatta.
Ottime le animazioni e i colori scelti i quali danno vita ad un mondo colorato e vivace come già l’anime di One Piece ci ha abituati. Punto debole in proposito è però l’inserimento di elementi in CGI decisamente di scarsa fattura e che finiscono per stonare con il resto del film.
In definitiva One Piece film Red è una pellicola che non convince e l’esperimento di un musical nel mondo dei pirati è decisamente bocciato. Un film che, per elementi differenti, farà storcere il naso sia ai fan dell’opera sia a chi non è un appassionato del prodotto.
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