Emanuela Orlandi: l’audio di una persona vicina a De Pedis che potrebbe ribaltare il caso. Agghiacciante
È appena saltato fuori un ex socio di De Pedis che in una registrazione ha menzionato alcune persone che potrebbero mettere sotto sopra il Vaticano. I parenti di Emanuela Orlandi sperano che questa volta vi sia una consistente svolta nel caso.
Ancora una volta si torna a parlare del caso più misterioso tra i casi di sparizione in italia, un caso mai risolto che ha sconvolto il nostro Paese all’inizio degli anni Ottanta.
Se oggi fai il nome di Emanuela Orlandi a qualcuno delle generazioni precedenti agli anni Novanta, ricorderà perfettamente il caso di quella quindicenne scomparsa un pomeriggio del 22 maggio 1983 e mai più ritrovata. Questo nome riecheggia nella memoria di tutti e divenne un caso non solo nel nostro Paese ma anche in America, dove si interessarono alla vicenda, perché qualcosa in questa storia ricordava un libro di Dan Brown.
Certe storie, per inquietante che possa sembrare, fanno la storia del nostro Paese e alcuni nomi sono impressi nella memoria sociale di tutti, anche coloro che non erano presenti quando sono accaduti certi fatti. Per un certo tempo, gli anni di piombo, in Italia sintonizzarsi sul telegiornale era come aprire un bollettino di guerra, ne succedevano di ogni ed era anche un periodo in cui molti giovani lasciavano la casa materna e si allontanavano spontaneamente.
Non fu questo il caso di Emanuela che invece fu rapita. Erano gli anni del povero Alfredino Rampi, caduto in un pozzo e morto in diretta televisiva, erano gli anni dell’attentato al Papa, delle bombe, pochi anni prima il sequestro Moro aveva riempito le pagine dei giornali e nel 1983 mancavano nove anni alla morte di Falcone e Borsellino.
In queste pagine si inserisce la banda della Magliana capitanata da Renatino De Pedis e proprio una persona a lui vicina avrebbe recentemente fatto delle dichiarazioni, nomi e cognomi di persone che avrebbero avuto parte attiva nella sparizione di Emanuela Orlandi.
Nuove confessioni sul caso Orlandi
A quanto sembra un giornalista, curatore di un blog d’inchiesta, sarebbe entrato in possesso di una registrazione nella quale si sente parlare un ex collaboratore di “Renatino” De Pedis e quest’uomo avrebbe fatto il nome di qualcuno, un nome che farebbe crollare le fondamenta del Vaticano.
La notizia è stata pubblicata da Il Giornale e sembra che nella redazione abbiano ascoltato l’audio fornito dal giornalista d’inchiesta e si tratta di una registrazione del 2009, quando il giornalista in questione avrebbe incontrato l’ex socio di “Renatino”, ex boss della banda della Magliana. L’uomo non si è accorto della registrazione e avrebbe parlato a tutto spiano.
L’oggetto della discussione erano le dichiarazioni di Sabrina Minardi, l’ex compagna di Renatino la quale il 14 marzo del 2008 raccontò tutto quello che sapeva su Emanuela in relazione a De Pedis.
Nel corso di questa conversazione l’uomo punta il dito contro una persona di cui fa il nome e cognome e lo stesso Giornale ha definito “scioccante” quanto detto dall’ex collaboratore di De Pedis. La registrazione dura circa due minuti. Si parla di “accuse pesantissime” che potrebbero provocare un “terremoto di proporzioni catastrofiche all’interno del Vaticano”.
Al momento non è stata confermata l’attendibilità di questa registrazione e dunque neppure delle parole che vi si ascoltano, anche perché non è mai saltato fuori neppure il nome della fonte in questione, questo ex socio di De Pedis. Il giornalista che ha riportato il fatto ha detto che l’identità sarà resa nota solo su richiesta dell’autorità giudiziaria.
Sembra che tra qualche giorno l’autore del blog Notte Criminale, Alessandro Ambrosini nonché autore della registrazione, rilascerà un video in cui spiegherà le motivazioni che lo hanno spinto a far uscire tutto questo 14 anni dopo l’accaduto.