Fabrizio Moro finisce in analisi, “Ho sbroccato”, è arrivato al limite. Ecco cos’è successo
Fabrizio Moro è finito in analisi: è stato lui stesso a rivelare il motivo. Il cantante ha fatto una confessione che ha dell’incredibile, lasciando tutti perplessi, soprattutto i suoi fan che non conoscevano questo lato di lui. Ecco cos’ha raccontato.
Fabrizio Moro è uno dei cantanti italiani più seguiti e apprezzati in assoluto. Dopo la sua vittoria al Festival di Sanremo con Pensa, nel 2007, nella sezione giovani e nel 2008 con Non mi avete fatto niente nella sezione Big, l’artista è salito alla ribalta e ha conquistato il cuore di tantissimi italiani.
Di recente ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera dove ha avuto modo di parlare di sé in maniera più intima, lasciando trasparire una parte molto oscura del suo carattere e della sua vita.
Fabrizio Moro è arrivato al limite
A vederlo e a sentirlo parlare nelle interviste non sembrerebbe, eppure dietro quel viso d’angelo e il temperamento calmo e pacato Fabrizio Moro nasconde un’anima infuocata. Lo ha rivelato nel corso di una recente intervista durante la quale ha avuto modo di svelare una parte di sé che in pochi conoscevano, quasi nessuno.
Il cantante ha infatti parlato della sua infanzia e delle difficoltà che ha incontrato. La sua vita prima del successo non è stata affatto rose e fiori, anzi. “Vivevo nelle case popolari di San Basilio, in un appartamento che era un loculo, di 25 metri quadrati” ha detto ricordando quel terribile periodo.
“Per me è un punto di forza” ha continuato. “Bisogna smettere di pensare che siano luoghi disastrati in cui crescere. Le difficoltà economiche c’erano. Ma ho sempre dato poca importanza ai soldi anche quando non ne avevo”. Il cantante ha poi svelato di essere finito in analisi per colpa di queste case in cui viveva e dei numerosi traslochi che ha fatto.
“Per ’sta storia delle case sono finito in analisi. Ne ho cambiate quattro in sei anni. Vorrei restare ma ci sono cose che mi mandano in paranoia. A Formello ho scoperto che sopra il mio tetto volavano gli aerei per Fiumicino. Un’altra volta avevo un vicino strano che rompeva quando suonavo”.
Insomma non proprio una vita facile. Proseguendo con l’intervista, Moro ha parlato anche degli inizi della sua carriera e ha raccontato un aneddoto che coinvolge il grande Renato Zero. “Mi piace Renato. Ma quando abbiamo fatto le prove era pignolo, fermava l’orchestra ogni tre secondi. Ho sbroccato: ‘Rega’ io la voce la butto un po’ lì’. Renato mi si è avventato contro: ‘Non mi far sentire queste cose. Tu devi cantare’. Ho imparato più in quelle due ore di prove che in dieci anni di concerti”.