La star di Squid Game Lee Jung-jae accenna ai risvolti della seconda stagione per Gi-hun
Lee Jun-jae fa un accenno alla potenziale svolta verso il lato oscuro della ricchezza che il suo personaggio di Squid Game, Gi-hun, dovrà affrontare nella seconda stagione dello show di successo.
La star di Squid Game, Lee Jung-jae, ha anticipato ciò che i fan possono aspettarsi dalla sua interpretazione di Gi Hun, in vista delle riprese della seconda stagione del survival drama sudcoreano. La prima stagione di Squid Game ha visto come protagonista Gi Hun, noto anche come Giocatore 456, che partecipa al letale giocoper saldare i debiti che ha accumulato mentre lottava per tenersi un lavoro e sviluppava una conseguente dipendenza dal gioco d’azzardo.
Sebbene sia un personaggio complicato che compie scelte etiche dubbie, Gi Hun è un protagonista decisamente simpatico per il quale la maggior parte dei fan della serie ha fatto il tifo mentre si trovava ad affrontare circostanze sempre più disperate.
In un’intervista ha rivelato cosa potrebbe esserci in serbo per il suo personaggio nella seconda stagione, secondo il vincitore dell’Emmy, i fan dovrebbero aspettarsi di vedere nuove dimensioni del personaggio ora che è rientrato nel mondo reale dopo essere uscito vittorioso dai giochi. Lee si è detto entusiasta di poter “interpretare il lato più oscuro di Gi Hun”, indicando che gli spettatori lo vedranno abbandonarsi alla sete di vendetta che era stata accennata nel finale della prima stagione.
Un Gi-hun più oscuro potrebbe rendere la stagione 2 di Squid Game completamente diversa
Mentre il finale della prima stagione lasciava intendere che Gi Hun avrebbe intrapreso la missione di distruggere il gioco letale che vede cittadini innocenti uccisi senza pietà solo come intrattenimento per l’élite dei ricchi, il suo ruolo nella società è diventato più nebuloso.
Dopo essere sopravvissuto al gioco, Gi Hun diventa egli stesso un uomo ricco, entrando a far parte delle alte sfere di una società molto squilibrata, è un giocatore trasformato, il cui altruismo è sfumato in un comprensibile cinismo e in un necessario egoismo. Sebbene la sua missione sembri chiara, il suo percorso sarà sicuramente costellato di ostacoli personali e contraddizioni morali, poiché ora deve lottare per ciò in cui crede, evitando al tempo stesso che il potere della ricchezza porti alla corruzione individuale.
In definitiva, che Gi-Hun diventi l’eroe o il cattivo di Squid Game, le implicazioni del suo arco caratteriale trascendono ogni giudizio individuale, le sfumature oscure e barbariche dello show parlano di realtà più ampie, come gli effetti della disuguaglianza di ricchezza e la disperazione dei membri di una società che si trova ad affrontare debiti di massa, povertà e disoccupazione.
Sebbene la serie abbia rapidamente guadagnato una popolarità globale senza precedenti per le sue premesse avvincenti, si tratta in definitiva di un’esplorazione della crisi economica della Corea del Sud, rendendo la potenziale svolta di Gi-Hun verso l’oscurità un riflesso di questioni sociali più ampie.
Tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione di Squid Game
Sebbene i dettagli relativi alla seconda stagione di Squid Game siano stati decisamente tenuti nascosti prima delle riprese, il regista Hwang Dong-Hyuk ha accennato ad alcuni aspetti che i fan possono aspettarsi dal seguito dello show più visto di sempre su Netflix.
La serie si preannuncia più ricca di giochi per bambini mortali, con nuove competizioni, tra cui un potenziale colpo di scena che vedrà i concorrenti collaborare piuttosto che competere tra loro, offrendo un taglio più ottimistico alla cupa premessa della serie.
Se i prossimi episodi saranno all’altezza della complessità e dell’intrigo della prima stagione lo si capirà quando la seconda stagione di Squid Game arriverà su Netflix.