“Era l’unica via di fuga”, l’amara confessione di Can Yaman | nessuno sapeva avesse affrontato tanto
Can Yaman ha rilasciato un’insolita confessione che nessuno si aspettava. “Non avevamo alternativa”, afferma commentando la difficile decisione presa in tenera età. Il suo passato pesa ancora su di lui. Ecco cosa è successo.
Protagonista della serie Day Dreamer e dell’italiana Viola come il mare, Can Yaman nasce a Istanbul nel 1989. Nella città turca viene cresciuto dall’amore delle sue nonne in quanto i suoi genitori, in gravi difficoltà economiche, hanno deciso di proseguire la loro vite separati quando il piccolo Can aveva solo cinque anni.
La confessione
Nonostante le difficoltà, Yaman non abbandona mai gli studi e a 24 anni si laurea in giurisprudenza. Dopo la laurea comincia a collaborare per la sezione fiscale del quotidiano Dunya. Tutto, poi, prenderà una strada diversa grazie al suo talento per la recitazione e la sua bellezza mozzafiato.
Il successo è arrivato grazie al ruolo di Ferit Aslan, interpretato dall’attore turco nella serie televisiva Bitter Sweet – Ingredienti d’amore, insieme a Özge Gürel. Ma il suo successo in Italia è arrivato con la serie tv DayDream – Le ali del sogno: da quel momento, Can è entrato nel cuore degli italiani.
L’attore nato in Turchia ha rivelato quanto si sia impegnato per migliorare il suo italiano, raccontando le difficoltà che ha incontrato durante il suo percorso:
“Era una sfida per me recitare per la prima volta in Italia e soprattutto in italiano. Non è una cosa comune che un turco diventi protagonista in Italia. Mi sono preparato molto bene con la mia acting coach, la mia maestra di italiano Francesca Rizzi.
La Lux ci teneva tantissimo che io migliorassi la mia dizione, l’articolazione, con un italiano un po’ forbito. Era un ruolo che non avevo mai interpretato, quello di un poliziotto, quindi ci sono tantissime scene in questura e ci volevano parole un po’ tecniche che ho dovuto imparare a memoria” […]
Ma arrivando alla confessione che ha sconvolto tutti, le parole di Can Yaman sono state rilasciate al quotidiano il Corriere della Sera e dal quel momento non si parla d’altro. Il racconto, infatti, rivela un lato dell’attore di DayDreamer che nessuno conosceva.
Can Yaman si è lasciato andare sottolineando l’importanza di studiare le lingue straniere, portando alla luce la sua personale esperienza e testimonianza.
“Ero secchione proprio – racconta. Il lavoro di mio papà andava sempre peggio. Mi sentivo così incastrato da cercare una via di scampo e l’educazione era questo. Migliorarmi era l’unica via di fuga”.
Inoltre ha che lui ha scelto il liceo italiano al posto di quello inglese: “La cultura italiana mi è sempre stata simpatica. Mi piaceva tutto, dall’architettura alla cucina fino alle macchine”.