Tiziano Ferro in depressione: “l’obbligo alla solitudine, pensieri suicidi”, una terribile verità
Tiziano Ferro, ospite a Verissimo, ha confessato segreti difficili del suo passato. Il cantante a cuore aperto con Silvia Toffanin. L’uomo si racconta in una difficile intervista. Vediamo nei dettagli.
Tiziano Ferro è uno dei cantanti più amati e apprezzati in Italia e all’estero. Da vent’anni sulla cresta dell’onda, l’uomo ha collezionato successi su successi diventando un simbolo della musica nel nostro paese e nel mondo. Purtroppo, però, per lui vale il detto: non è tutto oro quello che luccica.
La sua vita privata è stata sicuramente molto complicata soprattutto perché nel corso del tempo ha dovuto subire la pressione mediatica della curiosità sulle sue relazioni amorose. Per anni Tiziano Ferro ha tenuto nascosto la sua vera natura per paura del giudizio altrui ma adesso, finalmente in pace con sé stesso, ha deciso di mettersi completamente a nudo e raccontare i momenti difficili della sua vita.
Ospite a Verissimo, il programma condotto da Silvia Toffanin, Tiziano Ferro ha confessato i demoni del suo passato e la sua storia ha lasciato completamente spiazzato il pubblico.
L’intervista a Verissimo
A Verissimo, Tiziano Ferro si è confidato con la Toffanin in una puntata speciale a lui dedicata. L’uomo ha parlato della sua difficile infanzia, degli atti di bullisimo subiti da adolescente, del suo rapporto con il successo e la caduta in depressione. Ecco le sue parole riguardo alla fama conquistata inaspettatamente:
“Non riuscivo a crederci quando mi dicevano che ero bello e bravo. Mi sentivo fuori luogo e, adesso, posso dire che non l’ho vissuto benissimo all’epoca.”
Il momento più brutto della sua esistenza, Ferro ricorda essere il suo trasferimento in Messico ed il successivo spostamento in Inghilterra. Questo il suo racconto: “In Inghilterra però l’anonimato è diventato l’obbligo alla solitudine. Non riuscivo a guardarmi più allo specchio: non ho fatto amicizie, non andavo a scuola, ho toccato la punta più bassa.
Lì ho iniziato anche a fare i conti con la mia omosessualità: subivo mobbing, tutti mi chiedevano con chi stavo, chi volevo, ogni intervista era angosciosa perché sapevo che mi avrebbero fatto quella domanda. Mi sentivo di nuovo in terza media. Avevo paura e mi sentivo difettato e l’Inghilterra ha fatto diventare legge l’idea della solitudine. Lì è esploso, in peggio, il mio rapporto col bere e con l’alcol, questo annichilimento della mente.”
A Londra, Tiziano aveva ricercato una solitudine che, però, lo aveva reso ancora di più solo: “Non avevo chiesto aiuto perché non pensavo di averne bisogno, pensavo semplicemente di essere nato difettato. La prima svolta è del 2008, perché non riuscivo a parlare con una persona senza sentire che mi puntava un dito pensando che fossi gay.
Mi sentivo come messo all’angolo, ero un sociopatico e a quel punto ho cominciato ad andare in analisi, ho abbracciato una condizione di bellezza, ho iniziato a parlare con amici e famiglia ed è stato automatico parlare con tutti.”
Tiziano Ferro ha parlato della profonda depressione che lo ha colpito e che lo ha portato ad avere anche pensieri suicidi: “L’obiettivo della depressione è vederti a terra. La depressione è furba, ti convince che la zona di conforto tua, quella del dolore, vada bene così.”
Il cantante attualmente sta vivendo un periodo di gioia e rinascita soprattutto grazie all’amore del suo compagno e a quello dei suoi due bellissimi figli. La famiglia vive a Los Angeles circondata da amici e Tiziano ha ritrovato finalmente la serenità di cui aveva bisogno.
Ecco le sue parole a riguardo. “Quando ti rassegni al fatto che la realtà, se non è bella, è colpa tua e quindi la devi semplicemente prendere in consegna. Io ho vissuto gran parte della mia vita con questa consapevolezza. Poi il miracolo, quella cosa che accade contro ogni probabilità.”