The White Lotus 2, prepara il terreno per conseguenze fatali. Recensione episodio 1
La seconda stagione di The White Lotus inizia in maniera abbastanza uniforme rispetto alla sua prima stagione vacanziera ma qualcosa manca.
È difficile individuare un elemento preciso che renda The White Lotus una serie televisiva così avvincente. La prima stagione (che originariamente doveva essere una miniserie a sé stante) è stata caratterizzata da alcune delle migliori interpretazioni del 2021, con le performance di Jennifer Coolidge e Murray Bartlett che hanno vinto l’Emmy.
Il compositore della serie, Cristobal Tapia de Veer, ha fatto un lavoro fenomenale per immergere il pubblico in questa versione immaginaria delle Hawaii che è in egual misura inquietante ed effervescente; questa combinazione perfetta non è per nulla semplice da replicare, questo in fatti si è sentito fin dall’inizio della seconda stagione.
Lo stile satirico di ogni episodio è diretto, eppure sufficientemente sottile da risultare imbarazzante e riconducibile, i personaggi si dicono cose che lasciano perplessi gli spettatori e che ci fanno ricordare le volte in cui abbiamo vissuto conversazioni simili.
Queste componenti rendono The White Lotus un mix quasi perfetto tra le qualità di un’antologia, con temi e strutture facilmente traducibili in un nuovo cast di personaggi sullo sfondo di un’ambientazione lontana migliaia di chilometri dalla prima stagione. L’episodio di apertura della seconda stagione, “Ciao”, spalanca il sipario in modo fin troppo identico a quello dell’episodio pilota, “Arrivi”, uscito nel luglio del 2021.
Una scena che, guarda caso, rappresenta un salto temporale di una settimana in avanti, vede gli ospiti di cui ci occuperemo, concludere la loro vacanza in Sicilia. Una donna decide di fare una nuotata nelle splendide acque al largo di una spiaggia italiana quando si imbatte in un cadavere annegato che giace supino nell’oceano.
Spaventata dalle circostanze, avverte il personale dell’hotel e il pubblico ha un’anteprima intima di che tipo di resort sia questo, come nel caso dell’hotel White Lotus alle Hawaii, il personale non è molto attento ai dettagli della struttura e questo ha conseguenze fatali per chi osa soggiornarvi.
La trama ci riporta poi indietro di sette giorni, fino al presente in cui si svolgeranno i prossimi sette episodi. Gli ospiti scendono dalle imbarcazioni d’arrivo, pronti a prendere le chiavi delle loro stanze d’albergo e a flirtare con gli abitanti del posto e i loro fisici scolpiti.
Tanya McQuoid interpretata da Jennifer Coolidge è uno dei due personaggi ricorrenti della prima stagione, l’altro è l’attuale marito Greg (Jon Gries). In precedenza la coppia aveva una dinamica bizzarra, in cui Greg sembrava in qualche modo entusiasta delle stranezze di Tanya. Con la nuova stagione, il passare del tempo e il matrimonio, Greg non accetta più i modi stravaganti di Tanya, ma si infastidisce molto.
Si accanisce sulla sua dieta e sulla sua incapacità di perdere peso quando crede che lei abbia mangiato tutti i macarons in omaggio nella stanza d’albergo, e manifesta un comprensibile disappunto anche dopo che Tanya lo lascia a metà proprio nel bel mezzo dell’atto amoroso.
La Coolidge è ancora una volta in forma fenomenale, riuscendo in qualche modo a far simpatizzare il pubblico con una milionaria boomer egoista che di solito rappresenta lo stereotipo della ‘Karen’, facendoci vedere una donna di mezza età incompresa in cerca del suo scopo.
Sebbene ogni nuovo personaggio abbia tratti di personalità unici ed esilaranti, vogliamo concentrarci su un trio che si preannuncia un punto di forza della seconda stagione e se non dovesse esserlo sarebbe una grande delusione, vista la partenza un po’ scarna del primo episodio.
F. Murray Abraham (che ha appena fatto il botto con il suo ruolo in Cabinet of Curiosities), Michael Imperioli e Adam DiMarco rappresentano tre generazioni di uomini che cercano di entrare in contatto con le loro origini italiane.
Bert, Dominic e Albie Di Grasso sembrano vacanzieri con buone intenzioni, ma possiamo aspettarci che qualcosa possa andare storto quando verranno scoperti alcuni strati delle loro vite. Bert soffre di una dipendenza da flirt con donne che potrebbero essere le sue pronipoti, Dominic è alle prese con un matrimonio fallito e Albie cerca solo di mantenere la sua sanità mentale tra i drammi familiari.
Altri nuovi personaggi sono le coppie Ethan e Harper Spiller (Will Sharpe e Aubrey Plaza) e Cameron e Daphne Babcock (Theo James e Meghann Fahy). Le coppie di coniugi sembrano essere già molto affiatate e c’è stato un accenno alla futura infedeltà quando Cameron si è cambiato in costume da bagno proprio di fronte ad Harper.
Ciò che rende speciale The White Lotus è quando tutte queste persone iniziano a interagire e a influenzare i viaggi degli altri. La prima stagione lo faceva solo di rado, il che rendeva allo stesso tempo appagante la situazione quando si verificava e deludente quando non si sfruttava maggiormente.
Arriviamo ai punti dolenti che fanno stridere l’anima, per adesso la meravigliosa terra sicula non ha avuto il giusto riconoscimento che merita, le riprese di una spiaggetta triste non danno minimamente l’idea dell’immensità paesaggistica che è la Sicilia, abbiamo solo qualche fugace scorcio di mare, ma si spera che la forza del territorio possa essere esplorato andando avanti con gli episodi.
Un altro aspetto che è impossibile non considerare è il doppiaggio, i personaggi americani vengono doppiati in modo magistrale, come sappiamo siamo una forza in questo capo, ma gli attori italiani che hanno preso parte alla serie, come Valentina interpretata da Sabrina Impacciatore, che prende lo scettro di un ruolo difficile da eguagliare dalla prima stagione, ovvero la direttrice del resort White Lotus, ne esce malissimo.
Il suo ruolo è fondamentale, ricordiamo l’interpretazione di Murray Bartlett nella prima stagione per cui ha vinto l’Emmy come miglior attore non protagonista, in questa seconda stagione Valentina sembra una caricatura di se stessa, mentre la produzione rimane sempre di altissimo livello, le sue apparizioni appaiono amatoriali.
Si spera in un ravvedimento andando avanti con gli episodi, anche il dialetto siciliano stride, apparendo forzato e poco realistico a un orecchio italiano, così le due giovani ragazze siciliane, Mia (Beatrice Grannò) e Lucia, (Simona Tabasco), escort che cerca di intrufolarsi nell’hotel in cerca di clienti, appaiono poco credibili proprio nella recitazione.
Questo però non deve abbattere gli animi, perché sin dal primo episodio The White Lotus 2 non delude, il creatore Mike White e la sua compagnia sembrano essersi meritati il rinnovo che sicuramente sta preparando il terreno per dare il meglio di sé.