Due grandi blockbuster fantasy si stanno sfidando in una feroce battaglia per attirare la nostra attenzione: il prequel di Game of Thrones della HBO, House of the Dragon, e l’adattamento del Signore degli Anelli di Amazon, Gli Anelli del Potere. Ma se li mettessimo testa a testa, quale dei due si aggiudicherebbe la vittoria finale?
Nonostante siano da considerare entrambe degli ottimi prodotti, questo non toglie che un feroce testa a testa tra le due è dovuto, visto che si stanno contendendo gli ascolti su due piattaforme rivali giocando sullo stesso campo di battaglia, il temutissimo fantasy con i fan difficilmente disposti a perdonare.
Game of Thrones ha avuto una delle migliori sequenze di apertura della storia della TV, e House of the Dragon… l’ha ripetuta? Per quanto comprensibile, è stato deludente vedere i produttori di Dragon utilizzare la stessa sigla e un’immagine molto simile a quella di un rompicapo a comparsa. (Sì, anche i titoli di testa degli Anelli devono molto a Game of Thrones, ma guardare i granelli di sabbia che formano varie forme e poi si disperdono è ipnotico – e la canzone è stupenda! Il tema di Howard Shore è assolutamente coinvolgente, in linea con le splendide immagini e ci prepara all’epico viaggio che ci attende.
Vincitore: Gli anelli del potere
Non stiamo giudicando i libri in sé; le opere scritte di J.R.R. Tolkien e George R.R. Martin sono inattaccabili nei contesti fantasy. Ma non tutti i grandi libri si traducono in grande spettacolo televisivo, perciò quale materiale di partenza si presta meglio a un adattamento per il piccolo schermo?
Entrambi gli universi sono realizzati in modo vivido e riccamente popolati, e Tolkien ha certamente dato agli scrittori degli Anelli molto su cui lavorare, ma in questo caso dobbiamo dare il vantaggio a Dragon. La prosa di Martin è sempre stata perfetta per la televisione – dopotutto, è stato autore televisivo per anni prima di scrivere i libri di Game of Thrones – le manovre politiche e i colpi di scena scioccanti la rendono ideale per il palinsesto settimanale. Questo aspetto sta già dando i suoi frutti su Dragon.
Un altro problema da non sottovalutare è che per il riadattamento televisivo degli Anelli del Potere, non sono stati concessi i diritti del libro Il Silmarillion, questo ha portato a dei grassi problemi di trama rispetto al materiale originale con cui gli sceneggiatori hanno dovuto farei conti per fare in modo che la storia stesse in piedi.
Vincitore: House of the Dragon
Questa è una scelta difficile: entrambe le serie vantano cast molto ampi e ricco di interpretazioni straordinarie. Dragon ha un numero maggiore di nomi di spicco, con Matt Smith di Doctor Who nel ruolo di Daemon e Olivia Cooke di Bates Motel nel ruolo di Alicent adulta, ma abbiamo anche conosciuto star emergenti come Milly Alcock nel ruolo di una giovane Rhaenyra.
Rings ha optato per un cast pieno di esordienti, e molti di loro hanno brillato, da Morfydd Clark nel ruolo della guerriera elfica Galadriel a Markella Kavenagh nel ruolo della curiosa ragazza Pelopiede Nori. Ci siamo già innamorati di diversi attori di entrambi i cast, ma in termini di performance degne di un Emmy, Dragon offre qualcosa in più.
Vincitore: House of the Dragon (per un pelo)
Gli eserciti di Dragon e di Rings non combattono solo con le spade, ma anche con le parole, e i dialoghi di entrambe le serie sono stati estremamente stimolanti. In questo caso, però, possiamo notare una netta differenza tra le due serie: in Dragon, le parole colpiscono profondamente come pugnali, con insulti feroci e complotti subdoli che dominano i discorsi, mentre in Rings è più ottimistico, con le conversazioni dei personaggi costellate di intelligenti proverbi e stimolanti discorsi d’incoraggiamento. Tuttavia, dobbiamo essere cattivi nel profondo, perché abbiamo un debole per la scrittura più tagliente e più realistica di Dragon.
Vincitore: House of the Dragon
Qui ci imbattiamo nel più grande ostacolo che Dragon ha incontrato. Il ritmo della prima stagione è stato a dir poco irregolare, caratterizzato dai salti temporali – di qualche anno una settimana, un decennio la settimana successiva – che hanno reso difficile il coinvolgimento emotivo nei personaggi e nei loro conflitti (anche le relazioni chiave, come quella tra Daemon e Rhaenyra, sono state affrettate).
Gli Anelli soffre del problema quasi opposto: in alcuni punti si è trascinato, con alcune storie come quella di Nori e dello Straniero che sono rimaste bloccate nelle sabbie mobili della narrazione per settimane. Eppure, finora quasi tutti i fili della trama stanno funzionando e si ha l’impressione che la serie stia acquisendo uno slancio significativo, soprattutto nel finale dell’ultimo episodio.
Vincitore: Gli anelli del potere
Se confrontato con qualsiasi altro show televisivo, Dragon vincerebbe questa categoria in modo schiacciante. La HBO ha chiaramente investito decine di milioni nell’aspetto del prequel e questo ripaga, con costumi sontuosi e tanti bei draghi sputafuoco che si librano nei cieli di Westeros.
Ma Amazon ha investito decine di milioni anche negli Anelli e il risultato è una delle serie televisive più belle che si siano mai viste, con paesaggi incredibilmente colorati e un graphic design splendido e dettagliato. Gli effetti di Dragon sono impressionanti, ma quelli degli Anelli sono coinvolgenti e portano la Terra di Mezzo a una realtà così vivida che nemmeno i film di Peter Jackson possono reggere il confronto.
Vincitore: Gli Anelli del Potere
Le grandi scene di combattimento sono il pane quotidiano del genere fantasy, ed entrambe le serie hanno fatto centro con scontri imponenti che ci hanno lasciato esausti solo a guardarli. Dragon ci ha regalato l’infuocata sconfitta di Daemon contro Crab Feeder nell’episodio 3, ma a parte questo, la stagione è stata caratterizzata più da battaglie psicologiche che fisiche, con la maggior parte degli episodi confinati al sicuro tra le mura del castello, solo il finale ci ha letteralmente scioccati.
Gli Anelli sono stati sorprendentemente quelli più grintosi, con una serie di piccole schermaglie tra orchi che hanno portato alla sanguinosa battaglia per le Terre del Sud dell’Episodio 6, un’ora di combattimenti spettacolarmente intensi che hanno riportato alla mente il classico episodio di Game of Thrones “Aspra Dimora”. Adesso gli Anelli non sono ancora al livello di Trono di Spade… ma ci sono più vicini di quanto non lo sia il prequel de il Trono di Spade.
Vincitore: Gli Anelli del Potere
No, non abbiamo bisogno di storie d’amore per guardare una serie Tv, ma aiuta! Non solo ci sono pochissime storie d’amore in Dragon, ma non siamo nemmeno sicuri che nessuno dei personaggi si piaccia poi così tanto. (Quando la storia d’amore meglio sviluppata è quella tra uno zio e una nipote, beh, non è il massimo).
Gli Anelli, invece, in questa stagione hanno dato vita a una serie di coppie intriganti, tra cui il legame proibito tra l’umana Bronwyn e l’elfo Arondir e le scintille che stiamo percependo tra Galadriel e Halbrand con tutte le conseguenze del caso. (Inoltre, Durin e Disa sono assolutamente una coppia voncente) Lo capiamo, Dragon non sta cercando di strapparci il cuore, ma questo significa che gli Anelli vincono praticamente di default.
Vincitore: Gli Anelli del Potere
Si è trattato di una gara molto combattuta, ma se si considerano solo i numeri, gli Anelli hanno superato Dragon per cinque categorie su tre, ovviamente rimangono solo pareri personali, non esiste un vero vincitore, entrambe le serie sono meritevoli e tra i prodotti di quest’anno restano indiscutibilmente tra i migliori.
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