Vite al limite: si è suicidato, aveva solo 35 anni | Il dottor Nowzaradan al centro del caso più drammatico
Vite al limite è il programma di Real Time dove spesso vengono raccontate storie “al limite” appunto e molto estreme che raccontano di persone in condizioni di salute molto complesse da affrontare e che per questo motivo si rivolgono al dottor Nowzaradan.
Una delle storie più drammatiche del reality ha visto il suicidio di un paziente del dottore. Aveva solo 35 anni e la famiglia di questo giovane paziente ha fatto causa al programma. Ecco come sono andate le cose.
Il paziente del dottor Nowzaradan, morto suicida a 35 anni era James Bonner e la sua famiglia ha deciso di denunciare il programma per danni, in particolare l’accusa sarebbe contro il dottor Nowzaradan, che non avrebbe mantenuto la “promessa” fatta di aiutarlo.
Spesso capita che quando il paziente di un medico muore nel corso di una cura che stava seguendo, prescritta dal suddetto medico, i familiari della “vittima” se la prendono con il medico per come sono andate le cose e quindi sempre più spesso le famiglie fanno causa al medico. Queste cose capitano continuamente nella vita di tutti i giorni e molti medici si ritrovano con cause pendenti perché qualcosa è andato storto con un loro paziente.
Anche Vite al limite, il seguitissimo programma di Real time si è trovato in una situazione come questa e il caso di James Bonner non è l’unico finito con una denuncia da parte dei familiari. In passato lo show aveva già ricevuto denunce e spesso le famiglie hanno ricevuto dei risarcimenti importanti per i danni subiti e per l’accusa al programma di spettacolarizzare il dolore e certi drammi. Un caso precedente a quello di James fu quello di Annjeanette Whaley che fece causa al programma e ottenne milioni di dollari.
James Bonner, la vittima di questa storia e di alcune circostanze si è tolto la vita a 35 anni e ora sono i familiari a chiedere un risarcimento al programma. Ecco come sono andate le cose.
La drammatica fine di James Bonner
Quando il concorrente di un programma come Vite al limite muore per complicazioni dovute alle sue condizioni di salute per le quali nulla possono fare le cure mediche, è già di per sé molto grave, figuriamoci quando il paziente si suicida. James, appunto si è suicidato in seguito alla sua partecipazione allo show. La storia commuove anche perché sembrava che i suoi problemi di salute si stessero risolvendo grazie alle cure del dott. Nowzaradan.
Già in passato era successo che la cura proposta dal dottore sembrava funzionare bene e poi un drammatico imprevisto ha messo fine alla vita del paziente. Ricordiamo quanto successo a Sean che dopo un primo periodo in cui le cure stavano facendo effetto su di lui, l’improvvisa morte della madre mise fine alla sua voglia di provarci e il ragazzo si lasciò andare fino a ricadere nuovamente nel baratro e morire per complicazioni respiratorie.
Una situazione molto simile si è verificata con il 35enne James, le cure sembravano funzionare e il suo corpo reagiva positivamente finché qualcosa non è andato secondo i piani e il ragazzo si è suicidato. A Houston, Texas, dove si trova il dottor Nowzaradan, James è andato quando il suo peso arrivava a 291 chili. Le cure a lui destinate prevedevano un intervento di chirurgia bariatrica.
Oltre che affrontare l’operazione in sé e per sé James ha dovuto prima fare un percorso che prevedeva un cambiamento nel suo stile di vita. Malgrado ciò Bonner è comunque riuscito a perdere molto peso nel primo anno di cure. James Bonner ha perso 143 chili, raggiungendo il peso di 148 chili. Una situazione davvero ottimale se pensiamo alle condizioni di partenza, ma poi cosa è andato storto?
James era andato a convivere con la sua fidanzata Destiny, e quindi iniziando anche una nuova vita. Eppure il 2 agosto del 2018 James è stato trovato morto in casa sua con accanto la pistola con si è sparato.
Un segnale che qualcosa non andava c’era già stato il 1 agosto quando James scrisse qualcosa sul suo profilo facebook. Da lì il peggio non è finito, i familiari distrutti di James hanno intentato causa a Megalomedia la società di produzione di Vite al limite.