Dopo la morte del re Viserys I Targaryen la fazione dei Verdi, fedeli alla regina Alicent e suo figlio Aegon, si muove fin da subito per mettere sul trono il giovane principe Aegon.
Una lotta che vede però parecchi nemici, molti tradimenti e la resistenza dello stesso futuro re scappato dalla Fortezza Rossa per non adempiere al suo dovere.
La ricerca dello scomparso principe Aegon (Tom Glynn-Carney), sparito nella notte per dedicarsi alle passioni più sfrenate nel fondo delle pulci, viene affidata ai fratelli Cargyll da parte del primo cavaliere del re Otto Hightower (Rhys Ifans) mentre la regina Alicent (Olivia Cooke) invia suo fratello Aemond (Ewan Mitchell) e Criston Cole (Fabien Frankel). Una ricerca per portare il futuro re nelle proprie mani prima di altri così da organizzare l’incoronazione secondo i propri piani.
Le divergenze tra padre e figlia si basano su cosa fare dell’amica e pretendente al trono Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy), il primo cavaliere del re la considera troppo pericolosa e ne appoggia la morte mentre la figlia è restia all’ipotesi perché disonorerebbe la memoria del neo defunto marito Viserys (Paddy Considine).
Lo scomparso Aegon è trovato dai fratelli Cargyll i quali sono però scoperti da Aemond e Cole dando il via alla lotta per la custodia del fratello.
Nell’alterco nato tra i due fratelli, Aegon ed Aemond, capiamo come entrambi non vedano di buon’occhio l’incoronazione del fratello maggiore, lui in quanto non desidera il peso della corona e il minore in quanto pensa che suo fratello non lo meriti. Una visione comune che non risparmia però Aemond dall’obbligare il fratello a tenere fede alla sua posizione.
Altro tipo di dissidi invece quello tra i membri della guardia reale e fratelli gemelli, Erryk Cargyll (Elliott Tinnensor) ed Arryk Cargyll (Luke Tinnensor), divisi nel loro sostegno alla corona. Arryk, nonostante sia a conoscenza dei difetti del principe Aegon, rimane fedele alla fazione dei verdi in quanto ritiene il volere delle ultime parole di Viserys ciò che importa. Dall’altra parte Erryk ritiene i figli di Alicent e Viserys non degni del loro ruolo e decide di patteggiare per Rhaenyra e per dimostrare la sua fedeltà aiuta Rhaenys (Eve Best), tenuta segregata nelle sue camere, a fuggire.
Una diversa visione d’intenti che porta i due fratelli a prendere due strade separate ed Erryk ad unirsi ai Neri seguendo le orme del suo collega, ser Harrold Westerling (Graham McTavish), il quale rifiuta di prendere parte al piano per mettere Aegon sul trono e consegna la sua cappa bianca prima di lasciare la corte.
Più volte nel corso dell’episodio capiamo il ruolo importante di una buona rete di spie nella lotta per il potere, tra informatori e sussurri queste aiutano chi regna a tenere sott’occhio anche i nemici più impensabili.
La ricerca del principe Aegon si conclude solo quando la Larva Bianca, ovvero la padrona del bordello Mysaria (Sonoya Mizuno), decide di vendere il nascondiglio del principe in cambio della promessa di mettere fine ai combattimenti tra bambini che si tengono nei bassifondi di Approdo del Re.
Sempre più subdolo si dimostra anche Larys Strong (Matthew Needham), nominato lord confessore, che aiuta la regina a rafforzare il suo potere tra torture ed esecuzioni. Venuto a sapere dell’incontro tra Otto e Mysaria informa la regina dell’esistenza di questa rete segrete di spie che arriva fin alla sua ancella, chiedendo che in cambio che il suo strambo feticismo per i piedi della regina venga soddisfatto.
Una battaglia tra spie che sembra essere vinta dal subdolo lord di Harrenhall visto che l’edificio gestito dalla donna è visto in fiamme. Una mossa che però potrebbe rivelarsi azzardata dato che assicura nuovi alleati alla fazione opposta.
Obbligato a sedere sul trono di spade Aegon riceve in regalo le armi del conquistatore dei sette regni e suo omonimo Aegon I ottenendo la spada Blackfyre e la daga su cui è incisa la profezia del principe promesso nonché la corona indossata dal suo antenato. Questo, unito alla volontà mal interpretata del padre che il ragazzo sieda sul trono e al tripudio della gente alla sua incoronazione, aiuta il ragazzo a prendere coraggio e a sentirsi degno del ruolo che ricopre.
Un momento di esaltazione che ci mostra Aegon II Targaryen come una figura che sembra degna del ruolo che dovrà ricoprire e che da un notevole vantaggio alla fazione dei Verdi avendo incoronato sotto la benedizione dei Sette il loro candidato al trono. Un momento destinato però a durare poco.
Una delle figure centrali dell’episodio è Rhaenys Targaryen, signora di Driftmark tenuta prigioniera nelle sue stanze fino a che non decida di patteggiare per la causa di Aegon e dei Verdi. Una prigionia a cui scappa grazie all’aiuto di Erryk Cargyll e che permette alla donna, grazie anche alla distrazione generata dalla folla, di raggiungere la Fossa dei Draghi dove l’incoronazione avrà luogo.
Approfittando del caos e dall’assenza di guardie la donna si reca nei sotterranei dove la attende il suo drago Meleys e, ad incoronazione avvenuta, irrompe nella sala portando scompiglio tra la folla. Ciò è l’avverarsi delle parole della principessa Helaena Targaryen (Phia Saban) “attenti alla bestia sotto le assi” dimostrando ancora una volta come le sue parole siano spesso profetiche.
Con tutta la famiglia reale a tiro Rhaenys non decide però di dare al suo drago il segnale che potrebbe mettere fine alla guerra sul nascere ma solo per non compromettere la posizione di Rhaenyra. Non essendo ancora incominciata formalmente una guerra, la saggia principessa preferisce non essere la prima a spargere sangue per non permettere a nessuno di accusare la nipote di essere una tiranna e scappa quindi verso Dragonstone.
Una fuga che permetterà così a Daemon (Matt Smith) e Rhaenyra di venire al corrente della dipartita del padre e fratello e che ci porta ormai verso l’inizio della Danza dei Draghi.
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