Pamela Prati, dopo la verità sul caso Caltagirone: “Mi volevo togliere la vita” | Straziante retroscena
Pamela Prati ha raccontato tutta la verità su Mark Caltagirone durante l’ultima puntata del Grande Fratello Vip. La drammatica confessione della showgirl ha lasciato tutti senza parole, la concorrente ha confessato di aver pensato di togliersi la vita. Ecco il racconto completo.
Il drammatico racconto
Finalmente ieri è stato affrontato l’argomento più atteso di questa edizione del Grande Fratello Vip. Pamela Prati, al centro dei riflettori, ha raccontato tutta la verità sul caso Caltagirone.
Violenza psicologica, furto di denaro, truffatori, manipolazione mentale, suicidio: tutte queste drammatiche parole sono ingredienti della tragica storia di Pamela Prati. Il pubblico in sala era sotto choc mentre la ascoltava. Ecco cosa ha detto.
Come è iniziato tutto? Signorini lo chiede alla Prati, e lei chiarisce:
“Io Mark l’ho conosciuto in un ristorante…. Mi ero lasciata, avevo perso una sorella, ero molto fragile. Non l’ho visto in realtà. I truffatori me ne parlarono, dicevano che lui mi seguiva”.
“Mi hanno detto che mi seguiva – racconta Pamela – che si era lasciato con questa donna e che avevano adottato un bambino, Sebastian, che aveva un tumore alla gola. Allora io gli ho scritto quella famosa parola Buona primavera. Da lì iniziamo a scriverci su WhatsApp e a flirtare”.
Durante il racconto scorrono sul grande schermo del GF gli innumerevoli messaggi scambiati tra Pamela e Mark, che raccontano di un grande amore e di un uomo che la colpisce proprio nelle sue ferite.
“Ho trovato le mie stesse fragilità, aveva le mie stesse problematiche, mi diceva che il bambino soffriva tanto. Io ho tanti fratelli e sorelle e quando ero piccola a me e ai miei fratelli ci hanno allontanati da casa.
Mio padre ci aveva lasciati e secondo quelle persone mia madre non poteva occuparsi di noi e dopo aver lavorato tutta la vita è venuta a riprenderci. Io capivo che Mark mi somigliava, che aveva bisogno d’amore, ci mandavamo canzoni, ci scrivevamo cose belle”.
“Abbiamo fatto l’amore al telefono”
“Perché non vi siete mai visti?”, chiede Signorini. “Lui mi ha detto che era il figlio di un boss – racconta Pamela – un testimone di giustizia che aveva visto il padre ammazzato, che la famiglia Caltagirone lo aveva adottato e fatto studiare.
Io in videochiamata l’ho visto due o tre volte. Abbiamo fatto l’amore al telefono, non mi vergognavo, gli ho mandato le foto nuda e lui a me ma senza volto. Io l’ho intravisto, era un bell’uomo, ho tutti gli audio, mi addormentavo con il telefono sul cuscino.
Mi faceva sentire viva, stavo sempre al telefono con lui, era molto geloso, mi faceva sentire in colpa. Io per 10 giorni lo bloccai perché mi fece cancellare delle foto di uno dei miei migliori amici. Quando ho visto che era così eccessiva lo bloccai, una mia amica mi fece ragionare. Quando l’ho sbloccato lui era più dolce”.
Signorini si lascia andare di fronte alla fragilità della donna e racconta la truffa d’amore che lui stesso aveva subito in passato. “Quando ho letto la tua storia mi sono ricordato di quello che era successo a me, ti ho detto Pamela sei vittima di una truffa togliti da quel giro perché è pericoloso e non mi hai creduto, perché?”. “
Pensavo ti sbagliassi. Io sono stata minacciata perchè non potevo parlare di lui. Avevo solo Mark, Sebastian e i truffatori.
Mi avevano scritto che io non volevo parlare di loro perché erano bastardi, mi si è gelato il sangue, ma perché quando ero piccola mi chiamavano così. Io non volevo andare a fare quella puntata (da Mara Venier) menomale che ci sono andata perché ora sono salva.
Io mi volevo togliere la vita perché non ce la facevo più, sono dei truffatori, mi hanno maltrattata, sbattuta contro uno sportello, mi hanno detto che Mark aveva avuto un infarto per colpa mia”.
“Dopo che sono andata a Domenica In – programma in cui la Prati aveva raccontato della sua vita da mamma – mi hanno chiamata e detto che ero stata fantastica. Spero un giorno di sapere chi è veramente quest’uomo e si deve vergognare. Io dovevo fare il bagaglino, una pubblicità che non mi hanno rinnovato, i colleghi sono stati i peggiori. Hanno cucito una trappola mortale tremenda per distruggermi, sono persone cattive e malate”.
“Sebastian me lo hanno portato in un bar al Fleming, per me era l’amore, l’ho scoperto dopo. Questi truffatori sono 15 anni che fanno questo. Io non ho mai tradito il mio pubblico, ho mentito per non far del male a quei bambini. Non li ho mai messi in mezzo, grazie di tutto quello che mi avete dato. Se io esisto è solo grazie a voi”, conclude Pamela.
L’avvocato della donna, presente in studio, ha sottolineato un particolare importante a proposito del processo: “In questi giorni siamo in una fase delicata del procedimento e non posso parlarne ora. Chiederemo anche noi l’acquisizione dei messaggi, ne abbiamo 70mila in nove mesi. Fino ad ora ha pagato solo Pamela”.