She-Hulk: Attorney at Law, finalmente il tanto atteso ritorno e che ritorno. Recensione episodio 8
Matt Murdock torna finalmente nell’universo televisivo del MCU nel miglior episodio della stagione di She-Hulk.
Dopo settimane di allusioni e frecciatine, Matt Murdock è tornato finalmente nell’universo televisivo Marvel in She-Hulk: Attorney at Law e probabilmente non sorprenderà nessuno sapere che l’episodio “Abiti e costumi” è anche il migliore della serie.
Sebbene la tanto attesa apparizione di Daredevil sia perfetta – e ci è mancato lo humor sornione di Charlie Cox – ciò che rende questo episodio unico è il fatto che finalmente raggiunge quello che sembra un perfetto equilibrio tra azione emozionante e umorismo processuale fuori dagli schemi, all’interno della più ampia questione di cosa significhi per Jennifer Walters essere non solo una supereroina donna, ma anche una Hulk donna.
Per tutta la prima stagione, She-Hulk ha dato il meglio di sé mettendo in luce i bizzarri supereroi di serie B che sono passati per lo studio di Jen, tra cui Eugene Patilio appare come uno dei più ridicoli. Un ragazzino ricco è viziato che lavora sotto copertura come Leapfrog, un presunto “eroe” con uno dei tormentoni più stupidi che esistano e un abbigliamento simile a un pessimo cosplay di Super Mario Bros. 3.
Non vede l’ora di fare causa quando un presunto malfunzionamento del costume gli provoca gravi ustioni alle gambe, il problema è che il suo sarto è Luke Jacobson, lo stesso che ha realizzato anche i costumi di She-Hulk, quindi le cose si complicano molto rapidamente.
L’ambientazione processuale di She-Hulk ha sempre fatto sì che questa serie fosse il luogo ideale per un’apparizione di Matt Murdock. E come sappiamo da Spider-Man: No Way Home, dopo tutto è un ottimo avvocato. Da settimane sappiamo che Matt è un cliente di Luke, ma nel momento in cui entra in aula, giustificando il suo ritardo con una battuta sull’impossibilità di trovare parcheggio, tutto si è trasformato in un meraviglioso e inaspettato momento.
Moltissimi fan che hanno sofferto della perdita della serie originale di Daredevil su Netflix, erano sinceramente preoccupati che questo ritorno non avrebbe funzionato, o che sarebbe sembrato forzato e strano, come l’apparizione di Wilson Fisk in Hawkeye l’anno scorso. Di rado in questo casi si può dire di essere felici di aver erroneamente pensato male, ma She-Hulk azzecca tutto di Matt Murdock, dalla sua dedizione nel proteggere coloro che sono ai margini del mondo dei supereroi, al suo fascino adorabilmente imbranato. Si assiste persino a un combattimento in corridoio, non credo si possa chiedere di più.
L’episodio 8, inoltre, presenta un grande impegno nel trasmettere ciò che rende Matt Murdock un grande personaggio senza cadere troppo nei discorsi del tipo “questo è ciò che vi siete persi in Daredevil”, offrendo agli spettatori che non conoscono il mondo di Hell’s Kitchen una rapida guida su chi è, come funzionano i suoi poteri e la portata della sua abilità di avvocato.
Jen si ritrova in egual misura in tribunale – per non parlare del fatto che Matt ha ragione nel non voler rivelare la lista dei clienti di Luke, anche se parte del motivo per cui la nasconde è che lui stesso ne fa parte – e nel regno dei supereroi, quando finisce per affrontare Daredevil in un combattimento dopo aver erroneamente creduto che il giustiziere cornuto stesse aggredendo Eugene. (Senza rendersi conto che il suo ex cliente aveva in realtà rapito il suo ex sarto).
Si tratta di una scena di combattimento molto soddisfacente, che mette in mostra il meglio delle abilità di entrambi i personaggi e nel frattempo ci regala qualche bella battuta, Cox ha una chimica deliziosa con Tatiana Maslany e le loro vibrazioni civettuole sono qualcosa che non sarebbe male vedere di più in futuro. È davvero la prima volta che vediamo Jen in coppia con qualcuno che si sente un partner alla pari, sia in termini di intelligenza che di abilità da supereroe, ed è una boccata d’aria fresca.
Anche se il divertente incontro tra Matt e Jen sarebbe bastato a fare dell’episodio una mezz’ora eccezionale di per sé – l’inquadratura della camminata della vergogna di Matt con il costume di Daredevil diventa subito iconica – non è nemmeno la fine della storia di questa settimana. Mentre Matt torna a Hell’s Kitchen, Jen, appena riconciliatasi con Luke e in possesso di un nuovo vestito, si reca al gala per la premiazione dell’Avvocato donna dell’anno, dove Intelligencia hackera la presentazione per divulgare tutte le informazioni personali che ha rubato dal telefono di Jen.
Infine, quando la rabbia di Jen si fa sentire, e a giusta causa, visto che anche i suoi genitori stanno guardando i dettagli più intimi della sua vita personale, compreso quello che sembra essere un video hard registrato senza il suo consenso, proiettato su un maxischermo di fronte a loro, senza alcuno scopo oltre a quello che appare come una mera umiliazione pubblica, la ragazza perde il controllo.
Certo, Jen è una Hulk, quindi la sua rabbia incontrollata ha un prezzo più alto per i danni alla proprietà rispetto alla maggior parte delle donne che si trovano in situazioni simili, ma c’è qualcosa che vale la pena sottolineare in questo caso, ovvero quanto una donna arrabbiata metta a disagio le persone e quanto rapidamente queste siano disposte a prendersela con quella stessa donna quando non esprime la sua rabbia in un modo da loro approvato.
C’è la sensazione che gran parte del pubblico sia d’accordo con She-Hulk semplicemente perché è una donna, e quindi non le è esplicitamente permesso di essere arrabbiata come potrebbe esserlo suo cugino Bruce. La squadra di uomini della sicurezza con armi molto grandi apparse dal nulla per puntarle contro Jen piuttosto che contro i sicari ovviamente mascherati che hanno letteralmente commesso un crimine e sono impegnati a fuggire è stata rivelatrice. Jen non si è mai presentata pubblicamente come una sorta di minaccia? La gente stava solo aspettando che diventasse pericolosa?
Non è chiaro se l’obiettivo di Intelligencia sia quello di costringere l’opinione pubblica a rivoltarsi contro Jen e gli altri eroi o se si tratti di una ragione nefasta più grande, o ancora se volessero solo abbattere una donna potente che non gli piace, tuttavia, mentre ci avviciniamo al finale di She-Hulk della prossima settimana, speriamo di riuscire a fare un po’ di chiarezza su ciò che questo gruppo sta cercando, e magari anche di ottenere qualche conseguenza dovuta visto le azioni.
Sì, sì, so che probabilmente si tratta di un colpo di scena meno realistico di un uomo che indossa un costume da rana per combattere il crimine, ma ehi, le ragazze possono sognare.