Orietta Berti bullizzata senza pietà: “Non riesco a crederci” | Triste episodio
Orietta Berti ha detto la sua sul caso Tenco, una tragedia accaduta ormai più di cinquant’anni fa ma intorno al quale c’è ancora un alone di grande mistero, tanto da discuterne ancora oggi.
Ma cosa c’entra Orietta Berti con Luigi Tenco? Sicuramente rispetto alla tragedia, Orietta Berti ha detto di rimpiangere la morte del cantante. Stando a quanto riportato nel corso degli anni sembra che nel biglietto scritto da Tenco prima di compiere il tragico gesto, ci fosse un riferimento alla cantante, ma lei ha detto più volte di non averci mai creduto.
Inoltre dopo la terribile vicenda la Berti ha dovuto subire un fortissimo attacco mediatico in cui veniva colpevolizzata per la morte del compianto cantautore, un periodo davvero oscuro per la cantante, bullizzata dai media e dal pubblico, proprio in occasione della puntata di ieri del Grande Fratello Vip la Berti ha deciso di parlare nuovamente dell’accaduto, considerando il bullismo una vera piaga sociale che lei in prima persona ha dovuto subire violentemente.
La ‘colpa’ della Berti era stata quella di aver portato al Festival una canzone che era stata apprezzata dal pubblico, ma dopo il biglietto lasciato da Tenco prima del gesto drammatico, le ha gettato addosso l’ira ingiusta e crudele di una parte del Paese.
Partiamo dalla fine della storia, quando Luigi Tenco si tolse la vita nel 1967 a Sanremo, durante il Festival, sembra abbia lasciato un messaggio scritto che diceva così:
“Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi”.
Io tu e le rose era appunto una canzone che Orietta Berti portava in concorso a quella edizione del Festival e come si legge dal biglietto il fatto che la canzone della cantante fosse arrivata in finale lo lasciava perplesso, probabilmente perché non riteneva giusto il giudizio del pubblico.
Orietta Berti negli ultimi anni ha vissuto un periodo molto prolifico durante il quale l’abbiamo vista non solo in veste di cantante ma anche come opinionista fissa al tavolo di Che tempo che fa. Nelle ultime settimane poi c’è stata una grande novità nella sua carriera televisiva poiché è entrata nello staff di Grande Fratello Vip nelle vesti di opinionista fissa.
Orietta Berti riscuote sempre un grande successo e raccoglie un bacino di pubblico molto ampio che riguarda non solo i suoi fan storici, ma anche i giovani e questo anche grazie al suo saper reinventarsi nel mondo della musica, basti pensare a Mille, hit estiva cantata con Fedez e Achille Lauro.
Ma gli interventi di Orietta Berti in Tv non si fermano qui, perché molto presto la vedremo su Rai 1 in veste di giurata della nuova edizione di The Voice senior. In una recente intervista proprio per parlare di questi suoi impegni Orietta Berti ha rivelato di avere un solo rimorso ed è legato proprio alla morte di Luigi Tenco.
Orietta Berti non crede al biglietto di Tenco
Orietta Berti nel corso di un’intervista rilasciata in occasione di questo florido periodo lavorativo, ha rivelato di non aver mai creduto al biglietto di Tenco, secondo lei non aveva veridicità: “Ancora oggi non credo che lui abbia scritto quel famoso biglietto. Non credo che fosse la sua grafia, anche Sandro Ciotti, uno dei suoi più cari amici, me lo confermò: c’erano quattro errori di ortografia, errori che Tenco non avrebbe mai fatto”.
Il mistero quindi si infittisce sempre di più se consideriamo le molte ipotesi che sono state fatte sulla morte del cantante, a maggior ragione adesso che si è parlato di un biglietto scritto da qualcun altro. Nel corso dell’intervista Orietta Berti ha poi aggiunto: “Non ci ho mai creduto e mai ci crederò, ma per me è stata una pagina molto brutta della mia carriera e solo attraverso il mio pubblico che mi ha sostenuto sono riuscita ad andare avanti. Quella canzone fu molto amata”.