Blonde confonde spesso i confini tra la vita reale e la finzione del personaggio Marilyn Monroe. Ecco tutto ciò che il film ha cambiato e quanto è realmente accaduto.
Blonde di Netflix offre una rappresentazione controversa della vita di Marilyn Monroe, ma quanto è realmente accaduto? La vita tragicamente breve della storica star di Hollywood, Marilyn Monroe è stata spesso oggetto di rappresentazioni cinematografiche e televisive dopo la sua morte, e Blonde è l’ultimo film che ha adattato la sua vita per il grande schermo.
Blonde non è considerato tecnicamente un biopic bensì è basato sull’omonimo libro semi-romanzato; il film confonde spesso i confini tra la vita reale e la finzione del personaggio, rendendo difficile decifrare ciò che è reale e ciò che è stato inventato.
La pellicola conduce gli spettatori in un viaggio attraverso la vita di Marilyn Monroe (interpretata da Ana de Armas), a partire dalla sua infanzia travagliata fino alla sua morte prematura nel 1962, concentrandosi principalmente sulla sua vita personale, in particolare sulle relazioni, le gravidanze e la lotta con il suo personaggio pubblico di Marilyn Monroe, mentre evita i dettagli più profondi dei suoi matrimoni e della sua carriera.
Invece di esaminare i dettagli della vita di Marilyn Monroe come farebbe un biopic tradizionale, Blonde è più interessato all’idea stessa di Marilyn Monroe. Questo potrebbe spiegare perché il film ha scelto di snobbare alcuni dei fatti che riguardano il suo personaggio.
La rappresentazione di Marilyn Monroe da parte di Blonde è stata controversa fin dall’inizio e si è ipotizzato che il film e il suo materiale di partenza potessero essere strumentalizzati. Tuttavia, nonostante le recensioni discordanti, Blonde è riuscito a cogliere alcuni aspetti chiave della vita della star, pur cambiando molti dettagli per adattarli alla sua narrazione.
Ecco una sintesi di ciò che è accaduto a Marilyn Monroe in Blonde e di quanto il film si discosti dalla vita reale.
Uno dei temi principali di Blonde è il desiderio di Marilyn di conoscere il suo vero padre. All’inizio del film, la madre le mostra una foto di Clark Gable e dice alla giovane Norma Jean che lui è il suo vero padre. Sebbene questo sembri un’invenzione, in realtà sembra che Marilyn Monroe ad un certo punto abbia pensato che Gable fosse suo padre, anche se non risulta che nella vita reale questa convinzione si sia spinta tanto in là quanto Marilyn ha fatto in Blonde. La Monroe e Gable furono anche co-protagonisti del film Gli spostati del 1961, fu anche l’ultimo film che entrambi girarono nella loro vita.
All’inizio di Blonde, Marilyn viene rappresentata mentre intraprende una relazione poliamorosa con gli attori Charles Chaplin Jr. e Edward G. Robinson Jr. (che in Blonde vengono chiamati rispettivamente Cass e Eddy). Quando vengono visti insieme in pubblico, Marilyn riceve dallo studio l’ordine di smettere di passare del tempo con i due, ponendo di fatto fine alla loro relazione.
Mentre si sostiene che la Monroe abbia avuto relazioni con entrambi gli attori separatamente, non ci sono prove della relazione poliamorosa che viene descritta. Probabilmente Blonde ha scelto di includere questa trama perché faceva parte del romanzo originale, nonostante la relazione non abbia alcun legame con la vita reale della Monroe.
Blonde si concentra sulle gravidanze di Marilyn Monroe in vari punti del film, anche se non sempre sono state reali. In realtà, non ci sono prove che la Monroe sia rimasta incinta nel 1953 o che abbia abortito (la cui rappresentazione ha probabilmente contribuito alla classificazione vietato ai minori di 17 anni). Tuttavia, la gravidanza e l’aborto della Monroe durante il matrimonio con il drammaturgo Arthur Miller (interpretato da Adrien Brody) sono reali, anche se le circostanze dell’aborto sono state probabilmente inventate per il film.
Blonde descrive il matrimonio di Marilyn con la leggenda del baseball Joe DiMaggio come un rapporto instabile, soprattutto dopo le riprese della famosa scena della grata della metropolitana in Quando la moglie è in vacanza. Purtroppo, questa rappresentazione della vita della Monroe è realistica. Nella realtà, la Monroe e DiMaggio (interpretato da Bobby Cannavale) ebbero un matrimonio breve e tumultuoso, lui si sentì oltraggiato dalla scena del vento della metropolitana, una delle immagini iconiche più ricorrenti associate a Marilyn. Lei chiese il divorzio un mese dopo aver girato la scena e la coppia divorziò dopo soli nove mesi di matrimonio.
In Blonde, Marilyn scopre che il suo terzo marito, il drammaturgo Arthur Miller, ha scritto di lei in una delle sue opere, includendo un dialogo identico a quello di una loro conversazione, cosa che crea una frattura tra i due. Questo dettaglio sul matrimonio della Monroe e di Miller è vero, tanto che lui ha scritto della Monroe nelle sue opere anche anni dopo il loro divorzio, ha persino scritto la sceneggiatura dell’ultimo film della Monroe, Gli spostati (basato sul suo racconto omonimo), in cui uno dei personaggi, Roslyn, presenta notevoli somiglianze con la Monroe.
In Blonde, Marilyn si dimostra difficile da gestire come attrice, tanto da arrivare a lasciare infuriata il set di uno dei suoi film. A quanto pare, questo accadeva anche nella vita reale. In parte a causa della crescente dipendenza da farmaci, la Monroe era nota per arrivare in ritardo sul set e per essere poco collaborativa durante la sua carriera di attrice. Ciò si verificò in particolare durante la lavorazione de Il principe e la ballerina a causa delle sue difficoltà a lavorare con Laurence Olivier, probabilmente il film a cui si riferisce Blonde nel rappresentare questo lato di Marilyn.
Verso la fine il film mostra Marilyn mentre viene portata dai servizi segreti in una stanza d’albergo per incontrare il presidente John F. Kennedy, dove viene aggredita sessualmente dallo stesso. La presunta relazione di Marilyn Monroe con il Presidente Kennedy è forse uno dei dettagli più noti della sua vita, in particolare la sua famosa e sensuale interpretazione di “Happy Birthday” per lui nel 1962.
La Monroe e Kennedy ebbero una sorta di legame nella vita reale, ma non sembrava affatto come Blonde lo rappresenta. È probabile che il film abbia scelto di mostrare la loro relazione in questo modo a causa della sua rappresentazione nel romanzo da cui è tratto il film, che ritrae il presidente come un uomo crudele nei suoi confronti.
Questo aspetto di Blonde è piuttosto difficile da verificare, dal momento che i dettagli della presunta relazione tra la Monroe e Kennedy sono torbidi a causa della natura delle loro personalità pubbliche, ma non ci sono prove che la raffigurazione di Kennedy mentre aggredisce sessualmente la Monroe sia realmente avvenuta.
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