The Imperfects: una serie tv dalla trama scontata con personaggi stereotipati e banali. Recensione
Il tentativo (quasi) fallito di creare un nuovo gruppo di supereroi con The Imperfects.
The Imperfects è una nuova serie tv Netflix che presenta una comitiva di tre ragazzi diversi tra loro per età, sesso, provenienza geografica, ma soprattutto per superpoteri. Questo gruppo di giovani dovrà affrontare, prima di tutto, il cambiamento che sta avvenendo ai loro corpi e, in secondo luogo, le eventuali conseguenze che ciò comporterà nel mondo “reale”.
Tilda Weber (Morgan Taylor Campbell) è la leader di una punk band che, esaurendo le sue pastiglie (che deve assumere fin dall’infanzia a causa di vari esperimenti subiti e che servono per mantenere i suoi valori stabili), scopre l’effetto collaterale dell’ipersensibilità acustica e la capacità di emettere grida frastornanti come una banshee (creatura leggendaria dei miti scozzesi e irlandesi).
Così come Tilda, anche Abbi Singh (Rhianna Jagpal), studentessa di biologia, finendo la sua dose di pillole, scopre di avere un effetto collaterale, ovvero emanare in grande quantità i suoi ferormoni, schiavizzando così chi le sta accanto, come una succuba (demone femminile che ammalia le sue vittime).
Anche Juan Ruiz (Iñaki Godoy), giovane fumettista e cavia del medesimo esperimento delle ragazze, esaurendo i suoi farmaci scopre di avere vuoti di memoria durante i quali si trasforma in un chupacabra (creatura leggendaria che uccide gli animali succhiando loro tutto il sangue). La causa di questi effetti collaterali sono stati gli esperimenti che il Dott. Alex Sarkov (Rhys Nicholson, celebre per aver preso parte nel cast di “Orange Is the New Brown”) aveva effettuato su questi giovani durante la loro infanzia.
Per tenere a bada le spiacevoli conseguenze dei suoi esperimenti, lo scienziato aveva prescritto una cura ma, una volta terminata, ritiene non più necessario sprecare il suo tempo con loro. Così inizia l’avventura di questi tre ragazzi superdotati che, con l’aiuto della Dott.ssa Sydney Burke (Italia Ricci, conosciuta per i ruoli che ha avuto in serie tv come “Dr. House” e “Supergirl”), ex collega del Dott. Sarkov, si mettono alla ricerca dell’uomo che li ha trasformati in mostri (come loro molte volte si definiscono).
Durante questa ricerca, però, scoprono che loro non sono stati gli unici bambini sui quali lo scienziato aveva condotto vari esperimenti. Infatti, incontrano Hanna Moore (Celina Martin) che, immune all’esperimento del Dott. Sarkov, avrebbe avuto un’aspettativa di vita di circa 40 anni. Gli eventi che si susseguono costringono Abbi a compiere una scelta importante nei confronti di Hanna, cambiando il suo futuro radicalmente. Così come cambierà anche quello dei tre giovani, perché scoprono che esiste una cura per eliminare gli effetti indesiderati che hanno sviluppato e faranno qualsiasi cosa pur di ottenerla.
The Imperfects è diretta da Shelley Eriksen e Dennis Heaton, che avevano già collaborato per la serie “The Order”. Entrambi sono noti per aver diretto altre serie, Heaton per “The Listener”, “Blood Ties” e “Call Me Fitz”, mentre la Eriksen è conosciuta per la produzione di serie come “Private Eyes”, “This Life” e “Flashpoint”.
The Imperfects è l’ennesimo tentativo di portare sullo schermo un gruppo di supereroi che combattono contro dei cattivi e ottengono la prevedibile vittoria. In questa serie, oltre alla trama scontata, abbiamo anche i soliti personaggi stereotipati e banali: la ragazza aggressiva e ribelle che poi si rivela tenera (Tilda), la perfettina e saccente studentessa (Abbi), il goffo e timido ragazzo un po’ emarginato (Juan) e lo scienziato apatico e amorale (Dott. Sarkov).
Questa serie tv ha provato a proporre delle novità, come i superpoteri dei ragazzi, ma le vicende, le scene e i personaggi stessi sono scontati e prevedibili. I produttori avrebbero potuto fare un tentativo che poteva portare un po’ di originalità nel mondo dei supereroi, ma non è stato questo il caso. Un aspetto da mettere in rilievo, però, è che la storia espone molto bene gli argomenti scientifici, spiegando nel dettaglio come sono avvenuti gli esperimenti, che cosa è stato modificato a livello genetico e come sono riusciti a creare una cura. Anche se la scienza può non essere interessante per alcuni, queste spiegazioni sono utili per la trama.
Per chi è amante dei mondi della DC, della Marvel o, in generale, adora le storie che narrano di supereroi versus supercattivi, e non è mai stanco di vedere sempre la stessa vicenda con (all’incirca) il medesimo epilogo scontato, allora questa è la serie tv che fa per voi. Quindi preparatevi per una carrellata di 10 episodi che si barcamenano tra fantascienza, ilarità e scene crude e sanguinarie. Consiglio: se la guardate con le cuffie, non mettete il volume troppo alto (le grida della banshee sono assordanti!).