Come già annunciato dalla produzione il sesto episodio di House of the Dragon ci porta 10 anni nel futuro e tra nuovi volti e vecchie conoscenze siamo sempre più vicini all’inizio della danza dei draghi.
Una cosa è certa: nel mondo di Westeros ogni famiglia è strana a modo suo. L’episodio ci porta a conoscere le tre famiglie protagoniste del futuro della serie, unite dal sangue e dalla volontà di giocare e vincere al gioco del trono.
La prima famiglia di cui facciamo la conoscenza è quella della principessa Rhaenyra Targaryen (Emma D’arcy) e Laenor Velaryon (John Macmillan), che si allarga ad inizio puntata quando l’erede al trono dà alla luce il suo terzo genito Joffrey.
Avevamo lasciato i due nel bel mezzo della loro cerimonia di nozze, dopo la morte dell’amante di Laenor, e ora li ritroviamo dopo 10 anni di matrimonio con ben tre bambini maschi: il primogenito Jacaerys (Harry Collett), il secondo genito Lucerys (Elliot Grihault) e il piccolo Joffrey. Tutti e tre però sono stati concepiti da Rhaenyra con Harwyn Strong e non con il marito e discendente della casa Velaryon.
Anche la famiglia del re Viserys Targaryen (Paddy Considine) e della regina consorte Alicent Hightower (Olivia Cooke) si è allargata contando ora due figli maschi, Aegon (Tom Glyn-Carney) e Aemond (Ewan Mitchell) oltre alla figlia Helaena (Phia Saban).
Una famiglia in cui l’unica a dover svolgere la funzione di genitore è Alicent, un ruolo ingrato viste le difficoltà date dei figli maschi. Aegon, ormai fattosi adolescente, sembra aver ereditato la parte sbagliata del sangue Targaryen essendo molto meschino e con bizzarre pulsioni sessuali. Aemond è invece un ragazzo impaurito e abbattuto dall’essere l’unico a non possedere un drago. Di Helaena ci è stato mostrato poco, ma la scena sembra mostrare un’apparente incomunicabilità tra madre e figlia.
La terza famiglia è quella composta dal fratello del re Daemon Targeryn (Matth Smith) e la sposa Laena Velaryon (Nanna Blondell) e dalle figlie Baela (Bethany Antonia) e Rhaena (Phoebe Campbell). Per quanto Daemon sia rimasto la persona fredda di sempre, il rapporto tra i due consorti, entrambi cavalcatori di draghi, ci viene mostrato come sincero. Difficile, invece, quello tra il padre e le figlie, soprattutto con la piccola Rhaena che lamenta come il padre le rivolga di rado la parola, dando la colpa al fatto di non possedere un drago come la sorella.
È in realtà un matrimonio non consumato quello tra Rhaenyra e Laenor, dato che i figli della principessa sono stati concepiti con Harwyn Strong (Ryan Corr), comandante della guardia cittadina, fatto di cui il consorte è consapevole e che approva senza problemi. Ma se la questione sembra non creare problemi tra i due consorti può riserbare invece qualche ostacolo nelle pretese al trono del giovane Jacaerys: se, infatti, la notizia che i figli di Rhaenyra sono in realtà dei bastardi venisse scoperta, metterebbe in serio pericolo la loro pretesa al trono.
Un segreto che non sembra però essere tale, anzi pare essere conosciuto da tutti, soprattutto da Alicent, che non perde occasione per far notare la poca somiglianza tra i figli e Laenor, e da ser Criston Cole che ritroviamo sano e salvo, alleato della regina e nemico di Rhaenyra.
Incaricato dell’addestramento dei giovani, il cavaliere del re riserva un trattamento speciale ai figli di Alicent, provocando le ire di Harwyn Strong usando i pettegolezzi sulla paternità dei giovani principi e spingendo quest’ultimo ad aggredirlo.
Pettegolezzi che arrivano anche all’orecchio del re Viserys, il quale preferisce essere cieco davanti alla verità pur di proteggere la pretesa al trono di Rhaenyra e di mantenere la promessa data alla defunta moglie e di vederla succedergli al trono.
La rivalità tra le due ex amiche imperversa al momento più con la lingua che con la spada, anche se i preparativi per l’imminente guerra proseguono nell’ombra. Una rivalità che non sembra essere percepita dai figli, ancora giovani ed ingenui per capirne i motivi, ma che è sicuramente destinata a svilupparsi in futuro.
Una Alicent che al momento si sente sola in questa battaglia, con Criston Cole (Fabien Frankel) a spalleggiarla, tanto da lamentarsi con Larys Strong (Matthew Needham) di non avere alleati a corte e nessuno che la ascolti. Una lamentala che si rivelerà fatale per il primo cavaliere del re Lyonel Strong (Gavin Spokes) e suo figlio Harwyn.
È proprio Larys, ormai l’equivalente di Varys e Ditocorto della serie originale, ad orchestrare senza alcuno scrupolo la morte del padre e del fratello per aiutare la regina grazie alla sua insospettabilità. Un avvenimento che ci ricorda ancora una volta come in Game of Thrones i legami famigliari possano essere una forza, ma anche una trappola.
Il finale di puntata ci mostra così come i protagonisti che avevamo imparato a conoscere nei primi 5 episodi siano cambiati a causa dei loro figli.
Rhaenyra non è più la ragazza scontrosa e sognatrice a cui ci eravamo abituati, ma ha lasciato spazio a una donna forte e determinata pronta ad accettare il suo ruolo pur di proteggere i suoi figli. Stessa sorte è toccata ad Alicent, sempre più calata nel suo ruolo di regina e madre e sempre più invischiata negli intrighi nella speranza di vedere un giorno i suoi figli ascendere al trono; un obiettivo che sembra portarla sempre più verso la figura di regina e madre spietata e senza scrupoli che abbiamo già visto in Cersei nella serie originale.
È cambiato, anche se non abbiamo ancora visto quanto, persino Daemon. Un personaggio sempre freddo e probabilmente sempre spietato, ma che lascia intravedere amore per le figlie e per la moglie soprattutto quando quest’ultima, percependo una morte imminente a causa del parto fallito, ordina al suo drago di bruciarla per ottenere quella morte da vera discendente di Valirya che tanto agognava.
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