I principali difetti della vista e le differenze che li caratterizzano
Un normale occhio sano è in grado di vedere bene sia gli oggetti vicini che quelli lontani, questo perché la retina può mettere a fuoco l’immagine nel modo corretto. Molto spesso, però, a causa di un difetto visivo, si ha una visione poco nitida delle immagini e una ridotta capacità visiva.
Il difetto della vista può essere causato da diversi vizi di refrazione e da deficit di diversa natura che possono aggravare l’entità del vizio refrattivo. Tra i difetti visivi più comuni troviamo la miopia, l’astigmatismo, ma anche l’ipermetropia e altre tipologie che andremo ad approfondire all’interno di questo articolo.
Per fortuna, al giorno d’oggi ci sono tante e diverse soluzioni da poter adottare per la correzione e la gestione dei difetti visivi, sin dall’età infantile. Grazie all’evoluzione nel campo ottico, ci sono brand come Essilor che sviluppano lenti e soluzioni innovative per salvaguardare la salute degli occhi.
Difetti della vista: principali tipologie e caratteristiche
Una visita accurata da uno specialista della vista è sempre la soluzione migliore quando, per qualche motivo, non tutto funziona bene nei nostri occhi. I difetti visivi sono tanti, ma le principali tipologie di deficit della vista che accomunano milioni di persone possono essere raccolte nella seguente lista.
Miopia
La miopia è un difetto visivo molto comune nel mondo occidentale, basti pensare che circa un abitante su quattro ha difficoltà di messa a fuoco quando guarda gli oggetti lontani. Si tratta di una problematica causata dall’eccessiva lunghezza del bulbo oculare e, nei casi più rari, provocata dalla cornea o dalla curvatura eccessiva del cristallino.
Un occhio miope non filtra correttamente i raggi luminosi che entrano nell’occhio, provocando così l’immagine sfocata degli oggetti distanti. La miopia lieve non supera le 5 diottrie, mentre la miopia elevata può essere nettamente superiore (arrivando fino a 30 diottrie).
Ipermetropia
L’ipermetropia è un difetto visivo generalmente provocato dalla cornea piatta o da un bulbo oculare troppo corto. In questo caso, i raggi luminosi sono messi a fuoco dietro la retina, provocando così un’immagine annebbiata a tutte le distanze e in particolar modo da vicino.
L’ipermetropia è asintomatica quando viene compensata dall’accomodazione, ovvero dalla capacità di mettere a fuoco spostando lo sguardo da un oggetto vicino a uno lontano e viceversa, anche se con sforzo, e ciò accade soprattutto nei casi lievi e nei giovani. Si tratta, infatti, di un difetto visivo che, se asintomatico, può essere rilevato solo se associato a sintomi di affaticamento e tende a comparire nel corso degli anni.
Astigmatismo
L’astigmatismo è una condizione ottica generalmente causata da una particolare formazione della cornea, che, anziché sferica, tende a essere ovale con un meridiano più schiacciato rispetto all’altro, e comporta una minore nitidezza visiva.
Si tratta principalmente di un’anomalia congenita che può essere individuata sin dai primi anni di vita di un individuo e nel corso degli anni tende a modificarsi leggermente. Tuttavia, può essere causata anche in un secondo momento, a causa di traumi o interventi chirurgici.
Presbiopia
La presbiopia è, in realtà, un fenomeno fisiologico che tende ad apparire con il passare degli anni: intorno ai 45 anni, l’occhio normale potrebbe cominciare a vedere più sfocati gli oggetti da vicino, mentre la visione a distanza può continuare a essere ottimale.