Decesso della regina Elisabetta, ecco quanto costa agli inglesi. Una vera bastonata all’economia
Le condizioni della regina Elisabetta stanno mettendo in serio allarme, il fatidico annuncio dal palazzo “potrebbe arrivare in qualsiasi momento”.
Adesso si trova nel castello di Balmoral dove un’equipe di medici la sta tenendo sotto osservazione ma la prognosi è riservata, quello che è trapelato è che i medici sono seriamente preoccupati.
Nel frattempo, verso le 17.00 sono arrivati i figli, atterrati con l’aereo reale ad Aberdeen, in Scozia per recarsi al capezzale della monarca. Quello che ha allarmato ulteriormente i sudditi è stata la cancellazione del cambio della Guardia e vedere i conduttori della BBC in diretta in abiti neri, questo fa parte del protocollo in caso di decesso della regina, il protocollo ufficiale porta il nome di London Bridge is Down.
Quello che forse non tutti sanno è che il decesso della regina Elisabetta II, oltre a essere un evento dolorosissimo non soltanto in Regno Unito, ma in tutto il resto del pianeta, è anche estremamente complesso e incredibilmente costoso, anche per le tasche del Paese.
Non a caso, visto la figura che ricopre la reggente e il ruolo che si appresta a cambiare, è stato proprio stabilito negli anni un protocollo ben preciso da seguire per fare in modo che tutto funzioni alla perfezione, diversamente in UK potrebbero esserci dei grossi problemi a livello gestionale e finanziario.
Quando costa agli inglesi il decesso della regina Elisabetta II
Oltre alle questioni legate alla successione, che per linea diretta dovrebbe passare a Carlo, quindi nelle prossime ore potremmo avere Carlo come re, sempre che non decida di abdicare per lasciare il posto a suo figlio William, ci sono altre questioni apparentemente sottotono che in realtà porteranno delle potentissime ripercussioni economiche.
Non è un mistero che molti settori dell’economia del Regno Unito girino intorno proprio alla figura della sua Regina, da anni si fanno questi calcoli e quello che ne è uscito è che il costo per il Paese dopo il decesso si aggira intorno a qualche miliardo di sterline.
Ma andiamo con ordine, ci saranno due giorni di lutto nazionale per il funerale e per l’incoronazione (forse) di Carlo e in totale solo questi due eventi costeranno dai 2 ai 3 miliardi di sterline al Pil, in conseguenza a tutto questo, per 12 giorni molti negozi e uffici rimarranno chiusi per lutto nazionale.
Anche l’emittente nazionale BBC, che sarà quella a dare ufficialmente la notizia, dovrà cambiare tutto il suo palinsesto eliminando commedie e show in rispetto alla situazione, fare un’operazione del genere metterà a rischio diversi contratti pubblicitari per migliaia e migliaia di sterline.
Le spese del governo dopo il decesso della regina Elisabetta II
Al momento del decesso della regina Elisabetta il governo si troverà ad affrontare una spesa davvero incredibile, che in questi anni ha già messo in conto, prima di tutto le monete e le banconote che portano l’effige della Regina andranno sostituite con l’immagine del nuovo re (che presumibilmente sarà Carlo, ma bisognerà attendere la conferma), idem per i francobolli.
Invece sugli elmetti dei poliziotti, sulle cassette postali, sugli stendardi militari e su tantissime altre insegne viene riportata la sigla EIIR (Elisabetta II Regina), anche questi dovranno tutti essere sostituiti.
Per i cittadini si prevedono file infinite agli uffici amministrativi, dovranno presentarsi con i passaporti per cambiarli, visto che viene riportata la scritta Sua Maestà (Her Majesty) come richiesta di far passare il proprietario del documento.
Se questo sembra già un delirio, e lo è, pensate che dovrà essere modificato anche l’inno nazionale che adesso recita God Save the Queen, quindi sia che Carlo diventi il nuovo re, sia che passi lo scettro al figlio William, dovrà essere modificato in God Save the King e migliaia di registrazioni diventeranno inutilizzabili.
Bisogna poi tenere in considerazioni tutte le cerimonie che verranno fatte e se già per il Giubileo di Platino era stato fatto qualcosa di enorme, in questa triste occasione il governo si vedrà costretto a mettere mano al portafoglio per parecchi milioni.
Ma questo non è il vero dramma, quello che più potrebbe portare drammi all’economia è se qualcuno dei 53 Stati del Commonwealth, 16 dei quali hanno la regina ancora Capo dello Stato, dovessero decidere di proclamarsi indipendenti approfittando della situazione, un timore che sta mettendo in allarme diversi politici proprio in queste difficili ore.