Joaquin Phoenix, attore e volto di Joker, ha la possibilità di sperimentare una nuova parte e un nuovo ruolo nell’inedito e prossimo film di Ari Aster dal titolo “Disappointment Blvd”. Una pellicola che immaginiamo già essere una grande sorpresa.
Il tema della malattia mentale non è scontato ed è difficile, impegnativo portarlo sulle scene senza correre il rischio di risultare banali, superficiali e poco attenti. Lo dimostrano tanti film e diversi tentativi che potrebbero far passare determinati messaggi, tralasciando l’essenza e il significato di quest’esperienza. La sottile differenza che demarca la soglia tra stato di malessere e benessere, salute e patologia.
Un film che può aver corso questa sorta di rischio è Joker, con uno straordinario Joaquin Phoenix nei panni del clown di Gotham più celebre dei fumetti. Ad essere messa in discussione non è la sua interpretazione ma l’immagine del personaggio che esce dal film, l’icona creata che, forse, poco rispecchia e non è aderente alla reale problematica mentale.
Il merito e la recitazione di Phoenix però restano intatti: i suoi ruoli già comprovati in altri film dimostrano la sua grande capacità professionale ed espressiva. “The Master” (nei panni di Freddie Quell), “I’m Still Here”, tutte interpretazioni che rispecchiano veridicità, grande sensibilità e immedesimazione. Joker, invece, è stato un azzardo e una parte diversa, dettati anche dalle scelte e dallo stile adottato dal regista del film Todd Phillips.
Approssimazione, la creazione di un’immagine stereotipata e quasi ripetitiva, il concetto di malattia mentale poco approfondito e a tratti “confuso”: questi i punti fragili di Arthur Fleck, il Joker rappresentato.
Dotato di una personalità particolare, quasi affabile e odiosa allo stesso tempo, Joker oscilla continuamente tra gli opposti: gioia e malinconia, sensibilità e violenza, scatenata dall’interruzione dei farmaci. A ciò si aggiungono delle comuni caratteristiche ad altri film come “Taxi Driver”, “Il re della commedia” del regista Martin Scorsese. Un cattivo quindi ricalcato su altri.
Battute troppo convenzionali e la prevedibilità della trama chiudono i tratti negativi di questo Joker che si salva in extremis grazie a Phoenix e alla sua straordinaria interpretazione. In realtà è solo questo a rendere Joker universale, apprezzato e di grande successo.
Il cambio e il salto di qualità per un attore come Phoenix possono derivare dal nuovo film di Ari Aster, Disappointment Blvd. Non sappiamo ancora quanto il tema della malattia mentale sia al centro di questa prossima uscita cinematografica ma basti pensare ai lavori precedenti svolti da Aster per immaginare un’impostazione diversa, un tocco più delicato per la trattazione di questa tematica.
“Hereditary”, “Midsommar” con personaggi caratterizzati da disturbi, disagi interni rappresentano gli esempi di come lavora questo regista e del significato che riesce a conferire alla trama, alle azioni. In questo senso Joaquin Phoenix rappresenta la persona e l’attore adatto a questo tipo di film e al “mondo cinematografico” che solo Aster riesce a creare.
Quando uno dei migliori registi si incontra e lavora con uno dei migliori attori, le combinazioni possono essere sorprendenti, uniche. Non resta che aspettare Disappointment Blvd in uscita nel 2023.
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