I Goonies, film cult d’avventura degli anni Ottanta, potrebbe avere un sequel? Un riadattamento cinematografico in versione contemporanea? Sono molte le voci e le indiscrezioni che circolano, analizzandole è possibile trovare una risposta.
Un film diventato ispirazione, modello, culto per la generazione dei ragazzi degli anni Ottanta è sicuramente I Goonies, prodotto da Spielberg e uscito nel 1985. Già ai tempi il successo fu assicurato: con un budget di 19 milioni di dollari, l’incasso è stato di 124 milioni di dollari in tutto il mondo.
Venne riproposto nei cinema italiani, nel dicembre 2019, in risoluzione 4K per un breve periodo di tempo, dato il successo e l’apprezzamento conosciuto dei fan. Alla luce dei diversi remake e dei seguiti fatti a film storici, anche per questa pellicola si è recentemente parlato di una prosecuzione o di un rifacimento. Già dagli anni 2000 era nell’aria questa notizia che necessita, però, di un’analisi e di una considerazione particolari.
All’epoca il regista Richard Donner e il produttore Steven Spielberg avevano optato per un “I Goonies 2” ma la Warner Bros. non era dello stesso avviso, ha lasciato cadere nel vuoto il progetto. Stessa sorte è capitata nel 2019, quando per mancanza di budget e dell’accordo su una trama condivisa, questa possibile prosecuzione del film non ha mai trovato una genesi certa. Questo possibile, secondo film rimase perciò nel limbo e nell’incertezza più assoluti.
Oggi torna a parlare Corey Feldman (Clark “Mouth” Devereaux nel film), uno degli attori principali accanto a Sean Astin (Mikey Walsh), Josh Brolin (Brandon “Brand” Walsh), Ke Huy Quan (Richard “Data” Wang), Jeff Cohen (Lawrence “Chunk” Cohen), Kerri Green (Andy Carmichael) e Martha Plimpton (Stef Steinbrenner).
Feldman chiarisce il suo punto di vista, mettendo un punto quasi fermo alla questione. Alla domanda di un possibile secondo film, l’interprete ha sinceramente risposto:” Speriamo di no“, aggiungendo:” quei remake rovinano tutto“, in riferimento al Ghostbusters del 2016.
Tuttavia, non scarta del tutto un possibile nuovo film ma chiarisce che l’originario I Gonnies deve restare intatto, senza aggiornamenti o rifacimenti vari. Tutto deve essere quindi portato ad un livello e ad una storia diversi, che non intacchi e non si leghi al primo film, per mantenerne l’originalità e il fascino quasi infantile, creativo che da sempre lo contraddistinguono.
Feldman cita anche un evento rilevante, che pesa su un possibile remake: “il regista dei Goonies, Richard Donner, è morto l’anno scorso, il che rende molto più difficile la realizzazione di questo progetto“.
Un film senza il suo regista originario diventa quasi superficiale, privo della sua anima vera. Senza il cast al completo il rischio è grosso, tutto potrebbe addirittura trasformarsi in una caricatura banale dell’originale intramontabile.
A fornire un quadro più completo e incoraggiante della situazione ci pensa anche Disney+, che attualmente sta lavorando ad una serie nuova, che ha come protagonista un giovane gruppo di ragazzi ispirata ai Goonies.
Non c’è sempre bisogno di un sequel o di un remake, sono pochi i film a raggiungere l’intento di catturare il vecchio e il nuovo pubblico. Top Gun in questo è riuscito con eccezionalità e rarità, ma non tutti sono destinati alla stessa sorte.
Un film classico come I Goonies resta immortale proprio perché ancorato al suo anno di vita, ai suoi personaggi e alla sua intoccabile storia, che non smetterà di sorprendere nonostante i 37 anni passati.
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