Jovanotti, il suo Jova Beach Party mette in allarme. Evento estivo nel mirino con forti preoccupazioni
Nelle ultime settimane si è parlato molto del Jova Beach Party e purtroppo non bene dal momento che l’impatto ambientale del concertone in spiaggia del “ragazzo fortunato” sembra avere conseguenze problematiche.
Negli ultimi giorni è scattato anche l’allarme degli ambientalisti che si sono espressi sull’impatto ambientale del Jova Beach Party, che quindi visto da vicino non sembra più il grande evento divertente e spensierato che ci sembrava prima.
Jovanotti, lo sappiamo tutti, è uno dei primi rapper nella storia della musica italiana ed è uno di quei cantanti che unisce più generazioni.
La sua carriera è cominciata, come abbiamo già raccontato, grazie al visionario discografico milanese Claudio Cecchetto che insieme a lui ha scoperto altri talenti come Amadeus e Fiorello.
Le canzoni di Jovanotti le abbiamo cantate tutti e alcune di queste hanno segnato l’infanzia e l’adolescenza di molti che hanno vissuto a pieno gli anni Novanta. Per esempio non possiamo non citare Penso positivo, Ciao mamma, L’ombelico del mondo e Serenata rap.
Negli ultimi anni Jovanotti ha anche composto canzoni per il cinema e ha stretto un vero e proprio sodalizio artistico con l’amico Gabriele Muccino per il quale ha composto la romantica canzone Baciami ancora per l’omonimo film, seguito de L’ultimo bacio.
Tornando al Jova Beach Party il suo successo è dovuto al fatto che non si tratta di un semplice concerto ma di un evento musicale a 360 gradi che coinvolge molto la folla oceanica che ogni volta si riversa sulle spiagge. Tutto questo non può non avere conseguenze sull’ambiente ed è ironico se pensiamo che l’intero evento viene sponsorizzato come qualcosa in favore dell’ambiente.
Jovanotti nel mirino degli ambientalisti
Il concept dietro il Jova Beach Party è semplice, un maxi concerto sui litorali italiani più famosi e frequentati. L’idea è quella di ballare e cantare a bordo spiaggia e l’esibizione di Jovanotti, dei musicisti coinvolti e dei relativi ospiti si svolge dal primo pomeriggio.
Il caos, l’estasi, il delirio e la gioia sono garantiti e anche giustamente, visto che in estate eventi simili sono molto ricercati e lo sono ancora di più in questo periodo storico nel quale siamo appena usciti da una pandemia o almeno cerchiamo di uscirne.
È inevitabile però che intorno a un mega evento come questo si scatenino i dibattiti più disparati che ruotano intorno ad argomenti scottanti come: la diffusione di covid e l’aumento di contagi che proprio a luglio hanno toccato le stelle, passando per l’impatto ambientale le cui conseguenze sono riscontrabili anche nell’immediato. Basti pensare ai pesci trovati morti in mare per i rumori troppo forti, oppure a Fileni, sponsor principale dell’evento per il food e tristemente noto per i suoi allevamenti intensivi.
Una delle ultime discussioni da parte degli ambientalisti si è scatenata proprio in merito alle ultime date previste del Jova Beach Party lo scorso 23 e 24 luglio sul litorale di Campo di Mare sul litorale romano.
Gli ambientalisti hanno segnalato le problematiche legate all’evento e le conseguenze per la fauna del posto, si parla dei Fratini e delle tartarughe caretta caretta. I residenti poi si sono lamentati per i problemi di accessibilità lungo le strade viste le chiusure adoperate in favore del concerto.
Il Comitato Nazionale per la Conservazione del Fratino (CNCF) si è espresso con queste parole: “Forte preoccupazione per la conservazione di una delle specie più a rischio dell’avifauna nazionale, a fronte del disturbo dovuto alla realizzazione di grandi eventi negli habitat di nidificazione, alimentazione e sosta del Fratino”.