Raf, una malattia rara entrata nella sua vita. La situazione è disperata
Vi raccontiamo il dramma che sta vivendo il cantante Raf alle prese con una rara malattia che ha colpito proprio la moglie.
Ecco cosa sappiamo sul drammatico momento che sta vivendo la coppia. Raf è sicuramente uno dei cantanti più rappresentativi degli anni 80 tanto che a conclusione di quel coloratissimo e spensierato periodo cantò anche una canzone celebrativa diventata iconica che titolava: Cosa resterà di questi anni ottanta.
Ma questa non è stata l’unica canzone che ricordiamo e abbiamo cantato a squarciagola, per esempio Self control è un altro brano iconico che il cantante pugliese cantava in inglese. Agli inizi del Duemila Raf tornò alla ribalta con Infinito, altro brano diventato tra i più cantati e tra i primi in classifica.
Di recente il cantante si è ritrovato con l’amico e collega Umberto Tozzi, altra icona degli anni 80 con Tu, Ti amo, Gloria, Stella stai e molte altre. I due hanno fatto un tour insieme riempiendo gli stadi, almeno finché è stato possibile prima della pandemia. Il suo legame con Tozzi ha inoltre le sue radici nella scrittura di testi, perché Raf è anche autore e non solo interprete. Il celebre brano Si può dare di più infatti è stato scritto proprio da lui e fu interpretato a Sanremo dal trio composto da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e appunto Umberto Tozzi.
Le origini musicali di Raf hanno le radici nel Rock e infatti ai suoi esordi come musicista insieme all’amico Ghigo Renzulli, che fa parte oggi dei Litfiba, ha fondato il gruppo Cafè Caracas. Raf è sposato con Gabriella e in questo periodo come dicevamo deve affrontare un grande dramma, una malattia rara che l’ha colpita.
Raf e la malattia di sua moglie Gabriella
La coppia Raf – Gabriella Labate è una delle più unite del mondo dello spettacolo, i due si sono sposati nel 1996 e da allora sono sempre molto innamorati. Come abbiamo detto la donna deve affrontare una malattia molto rara e il marito le sta accanto in questa battaglia.
Vi riportiamo le parole della diretta interessata sul tema: “Prima ero a mettere le mele nel carrello e poco dopo ero a guardare il niente attraverso il vetro dell’ambulanza con la testa nel caos della sirena. Mi hanno ricoverata per quasi due mesi all’ospedale Gemelli.
In questo periodo di incertezze e paure, spesso mi volto indietro e mi vedo con 14 chili in meno e una lunga cicatrice dal petto fino al pube. Una di quelle cose che da un secondo all’altro ti rivoltano la vita e ti spingono in un baratro, un incubo”.
Mentre si trovava a New York la donna cadde e decise di operarsi a Roma dove durante l’intervento le perforano un polmone per errore. La testimonianza di Gabriella prosegue con questo agghiacciante racconto: “Per 5 giorni ho chiesto aiuto, stavo male. Mio marito mi vedeva con la bocca viola. Sono stata con un polmone solo, l’altro è collassato, e mi è stato detto che stavo avendo solo un attacco di panico. Mi hanno sedata e operata ugualmente. È un miracolo essersi risvegliati”.
L’episodio è classificato come un caso di mala sanità e la coppia ha denunciato i colpevoli portandoli in tribunale. Per fortuna la donna è salva ma naturalmente il decorso post operatorio in seguito a un evento come questo è lento e complesso.