In questi due gironi si è davvero scatenato l’inferno intorno alla separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi, ma a parte la morbosità della questione, vale la pena chiedersi come mai un evento del genere porti i giornali, di qualsiasi caratura, a tuffarsi nel mare magnum della scabrosità più becera.
Non si fa che parlare della separazione di Francesco Totti e Ilary Blasi, si aprono i giornali ed è tutto un chiedersi come sia possibile, quali possano essere le cause, si scorrono i social e la notizia rimbalza da una parte all’altra peggio di una pallina del flipper, ci sono i meme, titoloni come “il giorno dopo, ecco cosa succede…”, un po’ alla The Day After Tomorrow, insomma è l’apocalisse.
Ciliegina sulla torta, proprio per rimarcare quanto evidentemente l’argomento sia importante per un Paese che sta vivendo delle situazioni attualmente ancora difficili a livello sociale e politico (per non dire sanitario), i due in via di separazione decidono di convocare i giornalisti per una conferenza stampa atta proprio a comunicare ufficialmente la fine del loro matrimonio.
Allora diventa difficile non chiedersi come sia possibile che l’Italia abbia bisogno di una conferenza stampa per apprendere una notizia del genere, in quale punto della storia la separazione dei due intacca, influisce o ha qualche reale ripercussione sulla vita dei cittadini?
Forse una percentuale dei beni viene ridistribuita in modo equo su tutti quelli che hanno creduto nella loro storia e adesso meritano un compenso per la delusione subita? Se è così allora capisco il loro interesse, anche finanziario.
Hanno così tanti parenti stretti che per comunicarlo a tutti necessitano addirittura di una conferenza stampa diversamente avrebbero dovuto scrivere troppi messaggini tipo “Guarda zia, io e mio marito ci siamo lasciati, e niente è andata così, quando hai tempo ci vediamo per un caffè e ti spiego”. Difficile da crederlo, ma chi sono io per giudicare la numerosità della loro sfera familiare?
Quello che però appare davvero curioso e che merita una riflessione è il modus operandi con cui i due chiedono un po’ di privacy sulla vicenda, soprattutto nel rispetto dei loro figli. Diventa chiarissimo che questo matrimonio, sicuramente nato dall’amore, è diventato anche un business da centinaia di migliaia di euro, quindi è impensabile non strumentalizzare anche un momento così delicato in cambio di quella fetta di eclatante boom mediatico che ne consegue.
Alcuni diranno: loro non hanno bisogno di questo per mettersi in mostra, sono già famosissimi.
Ma è qui che casca l’asino, il gossip, il pettegolezzo, la morbosità verso i Vip va alimentato, curato, coccolato, è come un delicatissimo fiore che se tutti i giorni non viene sublimato perde la sua luminosità e rischia di rinsecchirsi e morire.
Così, allo stesso modo, il personaggio pubblico sa di essere ancora ‘importante’ proprio perché di lui si parla, e non è solo il gioco delle vanità (in parte sì) ma si tratta di lavoro, di portare a casa la pagnotta, è un’equazione matematica tanto precisa quanto instabile.
Ci sono personaggi dello spettacolo che hanno perso tutto proprio perché non avevano più nulla da dire, da esporre o mostrare, la macchina del gossip ha smesso di interessarsi a loro, di conseguenza le reti televisive non li hanno più chiamati per lavorare perché chi vuole vedere in televisione qualcuno di cui non frega nulla a nessuno? Non porta soldi.
Così si chiude un cerchio che racconta chiaramente anche il grande interesse mediatico per questo divorzio tra una showgirl presentatrice e un ex calciatore. Sono oggettivamente due persone sulla cresta dell’onda, quindi perché perdere l’occasione di alimentare la fiamma che li tiene al calduccio, coccolati e amati da tutti, oltre che sfacciatamente ricchi?
Molto male chi addita loro come i responsabili di essere stati falsi: prima vanno in televisione o sui social a dire che tra di loro va tutto bene, anzi, aggiungono ‘cattivi giornalisti che dite cose brutte brutte sulla nostra meravigliosa vita di coppia e non tutelate i nostri figli. Tra noi va tutto bene’.
Questo per annunciare solo qualche mese dopo un divorzio imminente, il risultato: una valanga di interesse che sfocia quasi in ossessione da parte del pubblico, probabilmente alcuni giornali si staranno già accaparrando le interviste in esclusiva (soldi), i format televisivi in stile salotto sono già famelici di averli ospiti per sentire la loro storia (soldi), i rotocalchi di cronaca rosa sono già sintonizzati sulle reti per captare ogni minima parola per scriverne dei pezzi eclatanti (soldi).
A questo punto proviamo a chiederci chi sta alimentando davvero questa macchina, chi sta facendo il proprio lavoro e cerca la notizia? Chi usa la propria notorietà per arrivare al successo o mantenerlo stabile? Oppure chi continua a leggere ossessivamente di questa storia dalle sfumature ormai grottesche?
Sinceramente: ma a noi comuni mortali, e non dei dell’olimpo come Totti e Ilary Blasi, cosa interessa della loro separazione? Perché ci fossilizziamo sul voler sapere i dettagli della fine di questo matrimonio?
Nel 2020 le separazioni nel nostro Paese sono state complessivamente 79.917 e i divorzi 66.662 e credo che, a parte i parenti e amici stretti, per tutti gli altri al mondo sia stato un enorme, gigantesco, mastodontico “ecchissenefrega”.
Quindi la prossima volta che leggerete una notizia di gossip, non indignatevi del fatto che sia morbosa, sciocca, inutile perché è esattamente quello che il lettore medio vuole e di conseguenza il marketing risponde con tutte le armi che ha a disposizione, corrompendo la vostra anima, chiedendovi di cliccare su quel titolo che forse nasconde una verità celata, scabrosa, scandalosa.
Provate a frenare l’irresistibile desiderio di andare a leggere la notizia della separazione tra Ilary Blasi e Francesco Totti, che tanto dei loro VERI fatti privati non vi metteranno mai davvero al corrente, saranno solo speculazioni che valgono, però, vagonate di soldi.
Oppure sì, continuate a cliccare perché in qualche modo l’economia deve continuare a girare e per quanto tutti grideranno allo scandalo, una buona fetta è data proprio dalla curiosità morbosa verso personaggi famosi e le loro normalissime vite che se paragonate alle nostre, alla fine, sono identiche, solo con qualche zero in più sul conto corrente.
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