Ms. Marvel, rallenta il ritmo ma lascia spazio al personaggio e alla storia. Recensione episodio 2
Il secondo episodio di Ms. Marvel rallenta leggermente il ritmo per permetterci di scoprire di più su Kamala, i suoi amici e la sua misteriosa storia familiare.
A differenza di Moon Knight, il personaggio di Ms. Marvel è un partito un po’ in sordina, proprio perché non molto conosciuto dal grande pubblico, per tanti dunque è stata una piacevole scoperta conoscere Kamala Khan e svelare il mistero che si cela dietro i suoi poteri.
Nel corso della serie scopriamo sempre qualcosa di più sulle sue origini nei fumetti e i Marvel Studios sembrano aver modificato in modo sostanziale i poteri di Kamala rispetto all’originale.
Non sembrano più essere radicati nella tradizione degli Inumani e questa settimana abbiamo scoperto che il braccialetto della bisnonna ha risvegliato un potere che era sempre rimasto sopito dentro Kamala. La ragazza fatica a capire la sua natura e il ruolo che ha avuto nella fuga della sua famiglia dalla violenza della Partizione, perché sua madre ha ovviamente dei sentimenti molto negativi nei confronti di sua nonna e di ciò che è accaduto durante quel periodo tumultuoso.
Di conseguenza a Kamala è stato lasciato il compito di inventarsi qualcosa e nel secondo episodio, “Crushed”, assistiamo a un traballante addestramento con Bruno e a un altro salvataggio da supereroe non proprio impeccabile, conclusosi con Kamala che scappa dalla sorveglianza sempre più fastidiosa del Dipartimento di Controllo dei Danni e sale sull’elegante auto dell’affascinante nuova cotta Kamran (Rish Shah), dove la madre di quest’ultimo è in agguato e, a quanto pare, non vede l’ora di incontrarla.
Poiché Kamala non è attualmente in grado di controllare o comprendere appieno il braccialetto, c’è sicuramente un gruppo sempre più numeroso di persone pronte a intervenire, ma le motivazioni di tutti sono al momento piuttosto losche.
Sembra ormai chiaro che la Fase 4 dell’MCU sia piuttosto incentrata sulla vecchia mitologia dei bracciali, vedremo se alla fine si rivelerà una coincidenza, ma finora abbiamo avuto i dieci anelli di origine sconosciuta in Shang-Chi, l’Uni-Mind in Eternals e ora il misterioso braccialetto sblocca-poteri in Ms. Marvel. C’è un legame tra loro?
Probabilmente non lo scopriremo a breve, tra l’altro molto probabilmente non lo scopriremo in questa particolare serie.
A proposito di Eternals, per la prima volta dal loro debutto sul grande schermo l’anno scorso, abbiamo un accenno di sfuggita a uno di questi esseri sintetici, quando Kamran si lamenta del fatto che sua madre sia ancora appassionata di “Kingo Senior” di Bollywood durante un primo appuntamento casuale con Kamala.
È un dettaglio divertente soprattutto all’idea che Raj Kingo Deva (Kumail Nanjiani) non solo abbia nascosto il suo aspetto inquietante e la sua immortalità affermando che ogni nuova star del cinema proviene da un’unica linea di famiglia, ma che i loro soprannomi sono semplicemente “Kingo Senior”, e poi probabilmente “Kingo Junior”, “Kingo III”, e nessuno lo ha mai messo in dubbio.
Viviamo in un mondo in cui si è cercato di dimostrare che Keanu Reeves è un vampiro immortale, quindi il modo plateale in cui Kingo è riuscito a tenersi stretti i riflettori di Bollywood è incredibile. All’inizio dell’episodio, Kamala scherza anche sul fatto che potrebbe avere i poteri di Ant-Man perché lei e Scott Lang sembrano molto più giovani di quanto non siano in realtà – un’allusione all’invecchiamento apparentemente lento dell’attore di Ant-Man Paul Rudd. Gli easter egg di Ms. Marvel nel MCU continuano a essere una delizia.
Sebbene questo episodio sia stato notevolmente più tranquillo rispetto alla prima, ci ha permesso di conoscere meglio la cerchia di Kamala. Il migliore amico Bruno è chiaramente innamorato di lei e non apprezza l’immediato effetto romantico di Kamran su Kamala, ma viene spinto in un’altra direzione grazie al suo talento tecnologico.
Se non fosse chiaro dai suoi gadget ispirati – o da quando nel primo episodio ha scelto come cosplay Tony Stark o Bruce Banner – Bruno è uno Science Bro in erba, ma ora è reticente a seguire i suoi sogni e a lasciarsi Kamala alle spalle. Questa parte della storia dell’amore non corrisposto forse è la più debole, sembra un cliché trito e ritrito, mentre lui è un personaggio abbastanza interessante anche senza questa goffaggine.
L’altra amica intima di Kamala, Nakia (Yasmeen Fletcher), ha aspirazioni politiche ed è desiderosa di cambiare il modo in cui le donne vengono trattate nella loro moschea. I rituali religiosi e le chiacchierate intime tra le due sono stati davvero importanti da vedere sullo schermo, possiamo solo augurarci che lo show continui a dare a Nakia la stessa profondità degli altri personaggi.
Nel frattempo, l’ex amica d’infanzia di Kamala, Zoe, autrice di un inquietante razzismo casuale nei fumetti a cui la serie si ispira, viene dipinta ancora una volta come una versione abbastanza innocua della “ragazzina popolare” Cordelia Chase o del Flash Thompson del MCU, ma sarà interessante vedere quale sarà il suo ruolo nei prossimi episodi, se è destinata a essere un semplice fastidio e non un antagonista vero e proprio.
Nel complesso, il secondo episodio di Ms. Marvel è stato un’altra visione piacevole, affascinante e divertente, ricca di momenti accattivanti per i personaggi e di interessanti punteggiature estetiche, questa serie ha un super potere reale, non si aspetta altro che la prossima puntata.
Quello che possiamo augurarci è di avere maggiori informazioni sul braccialetto, sulla bisnonna di Kamala e sui suoi nuovi poteri, in modo che possa iniziare ad allontanarsi dall’idolatria di Capitan Marvel e diventare la giovane e grande supereroina che è destinata a essere.