Coupez! di Michel Hazanavicius apre la 75a edizione del Festival di Cannes tra riflessioni sul valore del Cinema nella società e l’intervento del Presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.
A presentare la cerimonia Virginie Efira che ha presentato la giuria della selezione ufficiale composta da Rebecca Hall, Noomi Rapace, Jeff Nichols, Asghar Farhadi, Deepika Padukone, Ladj Ly, Joachim Trier e, a rappresentare l’Italia, Jasmine Trinca. Il presidente della giuria è Vincent Lindon.
Nel corso della cerimonia di apertura che ha introdotto il film di Hazanavicius è stata assegnata la Palma d’Oro d’Onore all’attore Forest Whitaker già protagonista della prima giornata del Festival per aver prodotto il film documentario For The Sake of Peace che racconta delle lotte intestine al Paese e dei tentativi di portare la pace da parte di alcuni mediatori.
Vi suona familiare? Naturalmente 8 e 1/2 di Federico Fellini ha fatto scuola e da quel film non sono state poche le pellicole che hanno imitato lo stile, non ultimo Official Competition presentato in anteprima alla 78esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia in cui lo schema è lo stesso: un regista deve girare un film e tra prove, tentativi falliti, litigi e la voglia di andare sempre avanti nonostante tutto noi spettatori vediamo quello che succede dietro la macchina da presa.
Nel caso di Hazanavicius abbiamo un cast corale capitanato da Romain Duris e Bérénice Bejo e si tratta del remake francese del film giapponese del 2017 Zombie contro zombie – One Cut of the Dead.
La sinossi è semplice un’improbabile troupe di un film di zombie si trova a dover affrontare una vera apocalisse zombie.
Questo è però un primo livello della trama poiché in realtà dopo aver visto di fatto un cortometraggio zombie che risponde alla sinossi succitata, il tempo della storia scorre all’indietro e scopriamo di essere in un altro livello della storia, il corto che abbiamo visto è stato girato da un regista francese che deve convincere una produttrice giapponese. Così inizia un countdown a partire da sei mesi prima il prodotto a basso budget che abbiamo appena visto e scopriamo così come ci siamo arrivati.
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Il film quindi parte come un horror splatter e diventa comico ribaltando completamente la situazione e riuscendo a intrattenere il pubblico soprattutto nella seconda metà della storia.
Già una volta abbiamo visto Hazanavicius parlare di cinema con il cinema nel fortunato The Artist, film muto proprio come se fosse girato negli anni Venti.
Ancora una volta quindi vediamo il regista giocare con i generi e fare diversi riferimenti al cinema di altri autori come, in questo caso, a Quentin Tarantino, che viene citato appositamente a un certo punto della storia, ma forse anche a registi italiani come Dario Argento o ancora ai classici del genere come La notte degli zombie e serie Tv come The Walking Dead, naturalmente prendendo in giro tutti e raccontando ogni cosa con ironia.
Ovviamente potrebbero essere ancora di più riferimenti e questo considerato il fatto che proprio il genere horror/splatter/zombie vanta veramente molti prodotti.
Sicuramente Coupez!, il cui titolo potrebbe tradursi in Final Cut è una dichiarazione d’intenti fin dal titolo e si presenta come un prodotto blockbuster (per usare un termine desueto) ma d’autore.
La scelta di un film del genere come apertura del Festival a mio avviso è da preferirsi ai contenuti seriosi che si prendono troppo sul serio.
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