Mahmood, l’attacco è pesantissimo con parole violente, l’accusa è di furto

Il famoso cantante è stato preso di mira e l’attacco nei suoi confronti è pesantissimo, si parla di furto. Una situazione che ha lasciato tutti sbigottiti.

In questi anni il giovane cantante di grande talento Mahmood è salito alla ribalta per i suoi innumerevoli successi musicali, inoltre è stato uno dei pochissimi concorrenti del Festival di Sanremo ad aver vinto tutte le edizioni in cui si è presentato, un vero asso.

Infatti si è aggiudicato la vittoria come solita sul palco dell’Ariston nel 2019 con il brano che ha spopolato le classifiche, Soldi e proprio quest’anno ha deciso di ripresentarsi, questa volta accompagnato da un altro amatissimo dal pubblico, Blanco, il duo ha portato al festival la canzone toccante e profonda Brividi che di è aggiudicata la vittoria dell’edizione 2022.

Classe 1992 Mahmood ha origini mezze italiane e mezze egiziane, fin da quando è molto giovane ha sempre coltivato la passione per la musica, era nelle sue corde da sempre, infatti a soli dodici anni decide di prendere lezioni di canto e di chitarra, in seguito decide si dedicarsi in maniera più approfondita allo studio del pianoforte, insomma, la musica è davvero la sua vita e il suo talento è indiscusso.

La vita di Mahmood, aka Alessandro, è partita dalla gavetta, non ha avuto sconti dalla vita, tutto quello che ha ottenuto è frutto di grande lavoro e sacrifici, prima di iniziare seriamente a lavorare nel mondo della musica, faceva il cameriere in un bar. Anche da piccolo non sono mancati i momenti difficili, proprio lo stesso cantante ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera di un periodo della sua vita in particolare che lo ha particolarmente turbato, “Dai sette ai quindici anni sono stato cicciotto. Cicciotto e con gli occhiali da vista, mi mancavano tre gradi. Un giorno si presenta il bullo che mi butta la cartella dalla finestra”. 

Il bullismo è una piaga feroce della nostra società che purtroppo non finisce con l’adolescenza, ma si trasforma, purtroppo sfocia in episodi di odio che riscontriamo negli adulti, quelli che dovrebbero dare il buon esempio per crescere le generazioni di domani, e invece proprio lo stesso Mahmood questo odio lo deve ancora affrontare.

L’odio razziale contro Mahmood

Come detto prima Mahmood e Blanco hanno vinto l’ultima edizione del festival di Sanremo con il brano Brividi, lo stesso cantante ha deciso di spiegare il brando andando in profondità nel testo, e dice, “In Brividi due ragazzi, appartenenti a due generazioni, amano con lo stesso trasporto e gli stessi timori – la paura di sbagliare e di sentirsi inadeguati, incapaci di riuscire a trasmettere ciò che si prova – e con la voglia di amare in totale libertà, dando tutto di sé. La visione romantica e quella più concreta e passionale dell’amore sono accomunate dalla volontà di vivere un sentimento puro e totalizzante. Abbattendo barriere, in completa libertà”.

Un testo maturo, desideroso di aprire le coscienze e abbattere molte barriere dettate da stereotipi, proprio per questo volersi esporre per le giuste cause il cantante si ritrova a dover fronteggiare attacchi, a volte anche pesantissimi, proprio come è successo in questo caso.

A parlare pesantemente contro Mahmood in questo caso è stato Mario Adinolfi leader del Popolo della Famiglia che si lascia andare a dei commenti decisamente fuori luogo.

Adinolfi accusa Mahmood di furto… e non solo

Le parole di Andinolfi non lasciano tempo all’interpretazione, scagliandosi contro i vincitori di questa edizione del Festival di Sanremo e soprattutto contro Mahmood, lo stesso afferma, “Dopo aver rubato la vittoria a Ultimo, sulla spinta dell’ideologia immigrazionista allora da contrapporre a Salvini, stavolta Mahmood opera il furto ai danni di due giganti come Elisa e Morandi, che han la sfortuna di essere etero quando dominano gli Lgbt. Non esistono poteri buoni”.

Affermazioni che ovviamente lasciano il tempo che trovano e sicuramente gli stessi chiamati in causa, Elisa e Morandi, non vorranno essere associati a queste parole che non trovano giustificazione in alcun modo, ma purtroppo sappiamo che Andinolfi è sempre stato infastidito del successo ottenuto dal talentuoso cantante Mahmood solo per via del suo orientamento sessuale, qualcosa che nel 2022 risulta inaccettabile.

Ancora una volta Andinolfi si rende protagonista di un commento imbarazzante dettato da un odio insensato, che non riguarda un personale gusto a livello musicale, ma colpisce la sfera personale di una persona, oltre che un’intera comunità.

Per fortuna la maggior parte delle persone (ci auguriamo) la pensano diversamente e Mahmood continua a rimanere uno degli artisti più apprezzati del nostro paese perché è bravo e sprizza talento da tutti i pori!

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