Tutankhamon. L’ultima mostra: l’inedito ed esclusivo docu-film al cinema
Tutankhamon. L’ultima mostra è in arrivo al cinema: a cent’anni dalla scoperta della tomba del faraone, questo racconto visivo, accompagnato dalla voce narrante di Manuel Agnelli, ripercorre le tappe dell’ultima grande mostra di Tutankhamon.
Per celebrare il centenario della tomba di Tutankhamon, solo il 9, 10, 11 maggio 2022 arriva al cinema il docu-film Tutankhamon. L’ultima mostra, diretto da Ernesto Pagano e prodotto da Laboratoriorosso e Nexo Digital. La colonna sonora del film è firmata da Marco Mirk.
Per la prima volta gli spettatori cinematografici avranno un’opportunità straordinaria: incontrare il faraone, rivivendo sul grande schermo quei momenti unici e seguendo in esclusiva lo spostamento di 150 oggetti del tesoro di Tutankhamon per la più grande mostra internazionale mai dedicata al Golden Boy che il fotografo Sandro Vannini ha seguito in esclusiva mondiale: l’ultima mostra in assoluto dedicata al tesoro perché per volere del governo egiziano ora questo patrimonio immenso diverrà inamovibile e potrà essere visitato solo nella sua sede del Cairo.
A guidare lo spettatore attraverso la scoperta, la voce di Manuel Agnelli, sin da giovanissimo appassionato di Antico Egitto e rimasto folgorato dalla visita della tomba di Tutankhamon nel 1996.
Attraverseremo così i dipartimenti dell’area restauro del nuovo Grand Egyptian Museum di Giza, ancora chiuso al pubblico, e il Museo Egizio di piazza Tahrir del Cairo, dove – in occasione dell’ultima tournée internazionale organizzata per la mostra “KING TUT. Treasures of the Golden Pharaoh” – osserveremo a pochi centimetri di distanza gli oggetti del tesoro del faraone e i passaggi più impegnativi e poco noti del backstage della mostra, come lo spostamento dell’imponente Statua del Guardiano del Re in legno dipinto e dorato.
Grazie a uno dei più ricchi archivi fotografici privati del mondo dedicati al tesoro e grazie a materiali fotografici e cinematografici originali raccolti tra il Metropolitan Museum di New York e il Griffith Institute di Oxford, gli spettatori potranno rivivere i momenti più emozionanti della scoperta di Carter, l’eco della celebre maledizione di Tutankhamon, i frammenti della storia del giovane faraone: un ragazzino elevato al rango di semidio, morto prematuramente e accompagnato in una tomba di fortuna per intraprendere il viaggio attraverso l’eternità insieme al suo ricchissimo corredo funerario.
Dopo un regno effimero, Tutankhamon morì nel 1824 a. C. e venne ben presto dimenticato. Ma per un intreccio di casualità, 3342 anni dopo la sua sepoltura, il suo nome è diventato, tra quello dei faraoni dell’antico Egitto, l’unico capace di travalicare ogni confine, guadagnando una forma di eternità del tutto inattesa: quella della celebrità.
Il racconto storico permetterà di arrivare anche all’epoca contemporanea quando il celebre archeologo Zahi Hawass, Ministro delle Antichità Egizie fino al 2011, trasformò il Golden Boy in un ambasciatore d’Egitto nel mondo. Fu in quegli anni che per la prima volta venne fatta una TAC alla mummia del faraone per indagarne le cause della morte: proprio alle scansioni di quelle TAC è stato concesso l’accesso esclusivo in occasione del docu-film.
Saranno le fotografie ad altissima risoluzione di Sandro Vannini, fotografo tra i più prolifici del tesoro di Tutankhamon e unico ad aver avuto acceso al tesoro liberato dalle sue vetrine prima della partenza della tournée della mostra “KING TUT. Treasures of the Golden Pharaoh”, a raccontare come gli oggetti danneggiati nel corso della Rivoluzione del 2011 abbiano recuperato le loro fattezze originarie grazie al sapiente lavoro dei restauratori.