Animali Fantastici: I segreti di Silente ha fatto un passo indietro e potrebbe finirla qui. Recensione
Animali Fantastici: I segreti di Silente sovraccarica ancora una volta il mondo dei maghi con troppe informazioni inconcludenti. Ha fatto un passo indietro rappresentando un momento più che valido per concludere la storia di Newt Scamander. (Se davvero è ancora la sua storia).
Seguire il kolossal dell’Universo del Mondo Magico sembra essere una cosa complicata, specialmente quando l’autore di tale universo lo cambia costantemente. Il secondo film Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald sembrava buttare via tutto ciò che il pubblico sapeva sulla storia dell’universo di Harry Potter e, come risultato, ha creato un pasticcio.
Anche se ci sono ancora molti problemi di natura concettuale, I segreti di Silente cerca di raddrizzare alcuni errori rispondendo ad alcune delle domande che si sono attardate fin troppo a lungo – tra cui la storia della famiglia di Credence (Eza Miller), l’improvvisa svolta di Queenie (Alison Sudol) e chi è il personaggio di Jessica Williams, che abbiamo visto casualmente istruire il mago immortale Nicolas Flamel nell’ultimo film.
Ambientato prima degli eventi della Seconda Guerra Mondiale, Animali Fantastici: I segreti di Silente trova Albus Silente (Jude Law) e Grindelwald (ora Mads Mikkelsen) mentre cercano di negoziare i piani di quest’ultimo per rovesciare il mondo babbano. A causa del loro voto infrangibile di non farsi del male a vicenda – ed essenzialmente del loro amore reciproco (anche se reciproco in realtà non è per niente) – Silente e Grindelwald devono trovare altri che facciano il lavoro al posto loro.
Grindelwald ha davvero moltissimi piani che gli passano per la mente, spera che Credence usi la sua rabbia per essere stato abbandonato dalla famiglia Silente per porre fine alla vita di Albus. Nel frattempo il nostro magizoologo di fiducia, Newt Scamander (Eddie Redmayne), sta cercando un animale chiamata chilan per poterlo proteggere nel suo santuario. Ma anche lui viene ostacolato da Credence, che prende il cucciolo del chilan per usarlo a favore dei piani malvagi di Grindelwald.
Questo fa sì che Albus chiami a rapporto Newt, la professoressa Eulalie “Lally” Hicks (Jessica Williams), Yusuf Kama (William Nadylam), il fratello di Newt e capo del Ministero della Magia britannico, Theseus Scamander (Callum Turner) e il babbano (più amato della saga) Jacob Kowalski (Dan Fogler), il gruppo deve trovare un modo per impedire a Grindelwald di rovinare le prossime elezioni del capo della Confederazione Internazionale dei Maghi.
Anche se questo nuovo film cerca di essere qualitativamente migliore rispetto all’ultimo, la storia ancora una volta inizia in modo caotico ed è sovraccarica di informazioni che possono o non possono essere parte integrante della trama. Invece di andare avanti con la narrazione, il film riprende ridondantemente l’ultimo film nel tentativo di riempire le lacune di questo.
La sceneggiatura riguardo la storia di Silente, scritta da J.K. Rowling e Steve Kloves, è semplicemente troppo complessa per poter essere assimilata e compresa nei primi due atti, tanto da lasciare anche i fan più informati a grattarsi la testa per la confusione e i terribili buchi di trama. Viene dato tutto un po’ troppo per scontato, quando invece la storia di Silente è complessa e nasconde moltissime sfaccettature che, durante tutto il film, vengono solo accennate senza mai essere approfondite. Questo implica che prima di potersi godere la pellicola si rende necessario un approfondimento personale e autodidattico.
Anche la regia di David Yates è altrettanto disordinata, con un leggero senso di riorganizzazione nel terzo atto, che termina con una conclusione assolutamente non soddisfacente, ma gradevole per i puri di cuore che amano il franchise e ancora ci vogliono credere. Insomma se non ami Harry Potter difficilmente capirai e apprezzerai questo prequel.
Come i film precedenti, la scenografia e la costruzione del mondo sono assolutamente stupefacenti, il punto forte di questa produzione è l’assoluta capacità di trasportarti nel qui e ora, la fotografia è sublime, i costumi non hanno nemmeno una pecca, a parte il fatto che ancora non ci si spiega cosa sia successo nella vita di Silente per essere passato da uno stile impeccabile, con abiti sartoriali di gran classe, a delle palandrane da befana. Forse un prossimo capitolo, se ci sarà, potrebbe raccontarci questa storia, che sicuramente appassiona il pubblico più di quando ci si possa immaginare.
Tornando alla regia e scenografia, è innegabile un eccessivo uso di CGI, tanto da offuscare a volte la magnificenza della fotografia, ma a parte questo il risultato è ottimo, soprattutto quando si tratta delle sequenze di inseguimento e di combattimento, punto forza del film, forse avrebbero potuto osare leggermente e allungare i tempi su queste.
Ma quando non funzionano nemmeno le scene di azione ci si accorge che il problema è ancora una volta la trama, come per la sequenza iniziale nell’inseguimento tra Newt e Credence nella foresta, appare vertiginosa e un po’ confusa su cosa stia succedendo, o su chi sta inseguendo chi. Solo alla fine, quando Credence si presenta con il cucciolo per Grindelwald, ci si rende conto che era coinvolto nella scena precedente.
Redmayne e Law continuano a dimostrare che erano destinati a rappresentare i due personaggi iconici in questo mondo e a creare nuovi personaggi memorabili come il fratello di Albus, Aberforth (Richard Coyle), l’espansione del ruolo di Bunty (Victoria Yeates). Purtroppo invece molti altri personaggi sono starti sprecati, basti pensare alle storyline di Yusuf, Credence, Queenie e Theseus che appaiono come secondari, quasi ci si può dimenticare che siano fondamentali per la storia. Senza contare che alcuni degli archi dei personaggi non hanno nemmeno senso.
È importante ricordare sempre che l’intero scopo del franchise di Animali Fantastici era quello di introdurre il mondo al magizoologo Newt Scamander e alle persone nella sua vita, invece gli ultimi film finiscono per metterlo in disparte in un ruolo di supporto per dare spazio alle star che danno vita ai personaggi di Silente e Grindelwald. Anche se Mikkelsen ha fatto del suo meglio nel ruolo che gli è stato dato dimostrando di essere un attore incredibile, (ruolo che inizialmente era interpretato da Johnny Depp), la sua versione del personaggio ora sembra fuori luogo, a tratti imbarazzante.
Il precedente film si è concentrato sul far capire quanto Grindelwald sia un mago minaccioso, quasi ariano e totalitario e su quanto sia disposto a fare per spingersi in una guerra totale per spazzare via qualsiasi sangue babbano. Il personaggio è arrivato persino a far uccidere un bambino babbano.
Ma questa versione di Grindelwald, il cui cambio di identità non viene mai affrontato, sembra quasi moderata e più docile quando si tratta di torture. Non siamo qui per dire che aspettiamo solo di vedere immagini agghiaccianti e crude, è sicuramente piacevole non dover vedere la violenza sullo schermo, ma ci vuole anche un po’ di coerenza. Questo nuovo Grindelwald sembra completamente fuori registro dal personaggio che si volevano far percepire al pubblico, doveva rappresentare il male assoluto.
Tuttavia possiamo dargli una nota di merito in quanto questa nuova versione di Grindelwald mostra anche il forte legame che il personaggio ha con Silente, lo stesso proclama con orgoglio il suo amore per l’ex amico, al contrario della terrificante versione di Depp che non mostrava alcun sentimento.
Entriamo nell’argomento, il film affronta finalmente la sessualità di Silente facendogli confessare il suo amore per un altro uomo. Ma dopo tutti questi anni in cui volevamo che i film confermassero ciò che si sapeva da anni, la presentazione è stata deludente. A causa delle continue controversie che circondano la Rowling e la comunità LGBTQ+, la grande rivelazione sembra purtroppo più un arginare i danni piuttosto che qualcosa di sincero e romantico. Un’altra occasione sprecata.
LEGGI ANCHE-> Silente è gay? Spiegata la relazione di Albus con Grindelwald
Nel film troviamo molti elementi che richiamano direttamente il mondo di Harry Potter, fatti apposta per tenere incollati i fan più accaniti, questi regalano qualche piccola gioia per gli occhi, come il ritorno a Hogwarts e vedere gli studenti nelle loro diverse delle casate interagire con i personaggi principali. È stato commovente vedere Grifondoro e Serpeverde mostrare i loro tipici e noti comportamenti con Jacob, compresi gli studenti di Serpeverde che fanno scherzi al povero babbano con caramelle insetto.
Nonostante il film non aggiunga nulla di nuovo al franchise, se non continuare la narrazione, i temi secondari sono stati un bell’elemento da introdurre, specialmente l’importanza della fratellanza. Newt e Teseo condividono un momento speciale mentre si trovano ad affrontare alcune complicazioni nei loro piani contro Grindelwald, questo aspetto di famiglia e fratellanza è ancora più intenso e accattivante quando riecheggia tra Albus e Aberforth.
Purtroppo, I segreti di Silente non rende giustizia ai personaggi di colore. Uno potrebbe pensare che dopo il trattamento riservato a Nagini (Claudia Kim) – far trasformare una donna asiatica in un animale solo per essere schiavizzata e tramutata in un animale domestico per un eventuale padrone – il film avrebbe imparato la lezione sull’inclusione e la diversità.
Eppure le due nuove persone di colore, che si candidano a capo della Confederazione Internazionale dei Maghi, la ministra brasiliana Vicência Santos (Maria Fernanda Cândido) e il ministro cinese Liu Tao (Dave Wong), non dicono quasi una parola nonostante la loro importanza nella trama generale. Cândido e Wong sono semplicemente usati come scenografia per i personaggi bianchi da salvare dal terrore di Grindelwald.
Anche se I segreti di Silente cerca di rispondere a molti dei buchi di trama dell’ultimo film, sorgono nuove domande sulla storia in questione. La serie di film è ambiziosa nel cercare di creare questo grande mondo con molti personaggi importanti, (come per esempio è stato per il Signore degli Anelli), ma il mondo della Rowling ovviamente non è quello di Tolkien, era stata magistrale nell’approfondimento dei personaggi per la saga di Harry Potter, tutti avevano senso di esistere, ma qui mancano quasi completamente di sostanza anche le figure principali.
Anche se ci sono altri due film del franchise di Animali Fantastici in lavorazione, il team di scrittura ha bisogno di trovare un modo migliore per incorporare Newt e i suoi amici in questa storia ormai dedicata a Silente e l’eventuale duello leggendario che tanto aspettiamo con Grindelwald. Altrimenti, I segreti di Silente si rende perfetto per una conclusione gioiosa per il magizoologo e i suoi amici, quindi se questa storia dovesse segnare la fine per Newt e i suoi animali fantastici, non ci sarebbero rimpianti.