Nonostante il successo stratosferico la creatrice Mindy Kaling spiega perché Non ho mai… finisce con la quarta stagione.
Non ho mai… racconta di un’adolescente indiana-americana di prima generazione mentre si districa tra i problemi della sua età, gli amori, i dubbi e la vede anche affrontare la morte del padre. La creatrice della serie Lang Fisher ha svelato che la storia è in parte autobiografica riguardo alla sua vita a Boston quando era una ragazzina.
Nella seconda stagione di Non ho mai… abbiamo visto Devi (Maitreyi Ramakrishnan) proseguire nel suo viaggio verso la crescita ancora incastrata in un triangolo amoroso tra Paxton e Ben e la situazione si fa sempre più complicata. Tra le sue relazioni abbiamo potuto esplorare meglio anche quello con la madre Nalini, tutte e due ancora in difficoltà per la perdita del padre di Devi.
In questa stagione abbiamo visto che ha fatto molti passi avanti nel suo percorso di crescita e qualcuno indietro, è riuscita a mettere dei limiti con Paxton però ha messo in giro la voce che la sua compagna di scuola Aneesa ha disordini alimentari, in preda alla gelosia per la relazione che la giovane aveva iniziato con Ben.
Nonostante ci siano molti fan che vorrebbero vedere la serie proseguire ancora per molto tempo, proprio la Kaling è intervenuta per spiegare la decisone di interromperla. La scelta è decisamente pragmatica e deriva dal fatto che i protagonisti stiano crescendo rendendo poco credibile che possano continuare a essere studenti di un liceo. Confessa che trova troppo strano vedere un attore interpretare un adolescente per troppi anni quando poi arriva ad avere 30anni, quattro anni sono esattamente il tempo che si passa al liceo e così quattro stagioni.
la Kaling e Fisher sono emozionate per la stagione che sta arrivando promettendo a tutti i fan che Non ho mai… 4 sarà avventurosa ed esilarante e ovviamente non mancheranno i momenti romantici che potrebbero lasciare i fan sbalorditi anche se quella sarà la fine del viaggio.
La scelta di mettere la parola fine alla serie è più che giustificata, soprattutto perché adesso è perfetta e segue con il giusto tempismo le storie di questi giovani ragazzi, andare avanti potrebbe portare a rovinare tutto e perdere il lavoro fatto in precedenza tralasciando la parte più importante, la credibilità. Quindi Non ho mai sarà una gioia per il pubblico e non li deluderà perché la Kaling e la Fisher sanno raccontando esattamente la storia che volevano racontare concludendola nel migliore dei modi.
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