La mostra “Marc Chagall. Una storia di due mondi” unisce storia, arte e cultura riportando in vita un artista unico ed eclettico. MUDEC e Israel Museum di Gerusalemme raccontano quest’esperienza vissuta e impressa, fondamentale per l’evoluzione poetica dello straordinario protagonista.
Nato quasi 140 anni fa, Marc Chagall (1887-1985) è oggi uno degli artisti moderni più popolari e amati. La sua opera continua a riscuotere interesse in tutto il mondo. La sua biografia si intreccia con gli eventi cruciali dell’Europa del Novecento e i suoi capolavori sono riconosciuti da un pubblico estremamente eterogeneo perché entrati ormai nella memoria collettiva mondiale.
Prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata dall’Israel Museum di Gerusalemme, la mostra ospitata al MUDEC “Marc Chagall. Una storia di due mondi” affronta l’opera di Marc Chagall da un punto di vista nuovo, collocandola nel contesto del suo background culturale, grazie alla straordinaria collezione nell’Israel Museum, che presenta in mostra una selezione di oltre 100 opere donate per la maggior parte dalla famiglia e dagli amici di Chagall. L’allestimento della mostra è stato curato dall’Architetto Corrado Anselmi. Main Sponsor della mostra è il Gruppo Unipol.
Il progetto espositivo è dedicato in particolare ai lavori grafici di Chagall e alla sua attività di illustratore editoriale. La mostra ripercorre alcuni temi fondamentali della vita e della produzione dell’artista: dalle radici nella nativa Vitebsk (oggi Bielorussia) all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld.
“Marc Chagall. Una storia di due mondi” mette in relazione le opere con il contesto culturale da cui nacquero: la lingua, gli usi religiosi e le convenzioni sociali della comunità ebraica yiddish, così come i colori e le forme che Chagall assimilò da bambino ed espresse al meglio da adulto, il rapporto esistente nell’opera di Chagall tra arte e letteratura e tra linguaggio e contenuto.
I lavori esposti riflettono dunque l’identità poliedrica dell’artista, che è al tempo stesso il bambino ebreo di Vitebsk; il marito che correda di immagini i libri dell’amata moglie; l’artista che illustra la Bibbia, volendo rimediare così alla mancanza di una tradizione ebraica nelle arti visive; e infine l’originale pittore moderno che, attraverso l’uso dell’iconografia cristiana, piange la sorte toccata nel suo secolo al popolo ebraico.
Sono presenti, infine, una selezione di oggetti rituali, usati nelle cerimonie religiose delle comunità ebraiche e che sono spesso raffigurati nelle opere di Chagall.
All’interno del percorso espositivo “Marc Chagall. Una storia di due mondi”, alcune sale ospitano anche installazioni multimediali, ideate e curate da Kaos produzioni per accompagnare il visitatore alla riscoperta dell’artista.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 31 luglio 2022. Il catalogo della mostra “Marc Chagall. Una storia di due mondi”, edito da 24 ORE Cultura, è disponibile in libreria e online.
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Il percorso “Marc Chagall. Una storia di due mondi” offre uno sguardo illuminato e multidimensionale sulle fonti culturali dell’opera di Chagall e su un mondo perduto che essa intese evocare. Marc Chagall fu un artista intensamente umano.
Crebbe nella città ebraica di Vitebsk (nella attuale Bielorussia), nell’Impero Russo. Le scene e le esperienze della sua prima giovinezza formarono la base del suo mondo simbolico e ciò costituisce forse il segreto del duraturo successo delle sue opere.
La prima sezione di “Marc Chagall. Una storia di due mondi” abbraccia il tema della Cultura ebraica e Yiddish.
Temi fondamentali nella definizione dell’opera di Chagall, al pari della vita a Vitebsk (oggi in Bielorussia) e dell’espressione dell’identità russa, sono state l’osservanza della religione ebraica e la cultura Yiddish.
Basandosi sulla tradizione ebraica, l’yiddish preservava e rafforzava il senso di identità e la cultura della comunità; era la lingua madre che accompagnò Chagall nel suo ingresso nella vita adulta.
Molte delle scene e delle immagini create da Chagall sono spesso legate alla tradizionale osservanza della religione ebraica e hanno spesso origine in espressioni yiddish. Gli oggetti da lui raffigurati sono spesso molto simili a quelli delle collezioni “Judaica” ed “Ethnography” dell’Israel Museum di Gerusalemme.
La seconda sezione della mostra è dedicata al tema della Nostalgia, evidente in molte sue opere, dalle radici nella nativa Vitebsk all’incontro con la prima moglie Bella Rosenfeld.
Molte delle opere di Chagall sul tema dell’amore eterno sono ritratti di Bella; anche lei scrittrice in lingua yiddish, era nata a Vitebsk, dove i due si conobbero. Scrisse della sua vita nella piccola comunità ebraica in un ciclo di memorie e raccontò del suo amore per Chagall. La morte precoce di Bella fu per l’artista un duro colpo.
I libri della moglie “Burning Lights” e “First Encounter” furono pubblicati dopo la sua morte, negli anni Quaranta, corredate da vivaci illustrazioni eseguite dal marito.
La mostra comprende i disegni originali per i libri di Bella, donati all’Israel Museum dalla loro figlia Ida.
La mostra presenta inoltre una selezione di oggetti rituali ebraici dell’Europa orientale, conservati alla sezione dell’Israel Museum dedicata all’arte e alla vita ebraiche. Questi manufatti, usati nelle cerimonie religiose delle comunità, sono spesso raffigurati nelle opere di Chagall, in particolare nelle illustrazioni per i libri di Bella e per le stampe da lui realizzate negli anni Venti in “Ma vie”.
La terza sezione in mostra descrive le Fonti di ispirazione di Chagall.
La mostra presenta le sue illustrazioni della Bibbia: disegni e stampe che rivelano un’interpretazione straordinariamente “umanista” delle Scritture; la Bibbia Ebraica (quella che racconta l’Antico Testamento) è infatti rappresentata come un ciclo di incontri storici tra l’uomo e Dio.
Infine, l’ultima sezione ci porta in Francia, la nuova patria. Il ricco cromatismo che si suole associare ai dipinti e alle stampe di Chagall emerse solo nel momento in cui egli lasciò la Russia per la Francia. Stabilitosi a Parigi, Chagall abbracciò la sua nuova, colorita patria assimilando tutte le risorse culturali che essa gli offriva. Il paesaggio e la cultura francesi divennero parte della sua nuova vita, e Chagall li incorporò nei dipinti e nelle illustrazioni di scene bibliche e di classici della letteratura.
Durante la sua lunga e fertile carriera a Parigi e a Saint-Paul de Vence in Provenza, Chagall continuò a evocare i ricordi della sua casa natale e l’atmosfera della sua infanzia. Allo stesso tempo, divenne il “cittadino del mondo” per eccellenza; le sue magistrali stampe per “Le anime morte di Gogol”, anch’esse incluse nella mostra, rivelano la sua nuova identità di artista ebreo – matura e complessa – nel momento in cui, residente in Francia, illustra un classico romanzo russo del XIX secolo.
Nel corso della sua straordinaria carriera, Chagall ha prodotto numerose opere grafiche – disegni, incisioni, litografie – dimostrando di essere un maestro della linea e della superficie oltre che un eccellente colorista. Probabilmente rimane ineguagliato nell’abilità di tradurre il colore in un mezzo esclusivamente bianco e nero, mantenendo le gradazioni dei toni.
Nelle illustrazioni per i libri – dall’autobiografia alla Bibbia – rimane fedele al testo accompagnandolo con immagini che di solito non si limitano a illustrare particolari episodi.
Dal bianco e nero al colore. La joie de vivre degli anni della sua formazione trova espressione nell’arte di Chagall in colori vivaci e in immagini ricche ed evocative, ora malinconiche ora gioiose: temi archetipici di tutto il suo lavoro, immediatamente riconoscibili da spettatori appartenenti alle più diverse culture. Al tempo stesso hanno significati più profondi, decifrabili solo per mezzo di un’analisi antropologica. Un artista poliedrico, capace di parlare le infinite lingue ed espressioni dell’arte.
INFO
Marc Chagall: una storia di due mondi. Dalla collezione dell’Israel Museum di Gerusalemme
UNA MOSTRA 24 ORE Cultura
IN COLLABORAZIONE CON Israel Museum di Gerusalemme
CURATELA Ms. Ronit Sorek, Curator, Ruth and Joseph Bromberg Department of Prints and Drawings at IMJ.
PROGETTO DI ALLESTIMENTO Corrado Anselmi + Kaos multimediale e il contributo di Jacopo Veneziani
SPONSOR MUSEO Fondazione Deloitte – Deloitte
MAIN SPONSOR Gruppo Unipol
BIGLIETTERIA Ticket 24 Ore
AUDIOGUIDE Start Srl / scritte a cura di Jacopo Veneziani
DIDATTICA Education 24 ORE Cultura
SEDE Mudec
PERIODO DI APERTURA
Dal 16 marzo 2022 al 31 luglio 2022
ORARI MOSTRA
Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30
Giovedì – sabato 9.30 – 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)
APERTURE O CHIUSURE STRAORDINARIE
Domenica 17 aprile 2022 (Pasqua) 09:30 – 19:30
Lunedì 18 aprile 2022 (Lunedì dell’Angelo) 09:30 – 19:30
Giovedì 21 aprile 2022 09:30 – 18:30 (inaugurazione Lachapelle)
Lunedì 25 aprile 2022 (Anniversario della Liberazione) ore 09:30 – 19:30
Domenica 1 maggio 2022 (Festa del Lavoro) ore 09:30 – 19:30
Giovedì 2 giugno 2022 (Festa nazionale della Repubblica) 09:30 – 22:30
PREZZI
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