Terence Hill ha fatto la storia del cinema italiano e degli “Spaghetti western” formando una delle coppie più amate nel mondo dello spettacolo insieme a Bud Spencer.
La sua carriera è iniziata però quando era molto giovane e al tempo si chiamava ancora Mario Girotti. L’esordio sul grande schermo avviene infatti come attore bambino in maniera quasi casuale quando viene notato dal regista Dino Risi durante una gara di nuoto. Mario viene scritturato per una piccola parte del film Vacanze col gangster (1951), dove, insieme ad altri ragazzini, aiuta un pericoloso bandito a evadere dalla prigione, per poi trovarsi nei guai.
In seguito proseguirà gli studi tra il liceo classico e la facoltà di Lettere e Filosofia anche se nel frattempo gli vengono affidate sempre piccole parti in vari film. Tra i registi più importanti con cui ha lavorato ricordiamo Luchino Visconti con Il Gattopardo (1963) in cui interpretava un piccolo ruolo e Sergio Corbucci, fra i principali e più importanti registi del genere Spaghetti Western che gli valse il nome d’arte di Terence Hill e con il quale divenne famoso per il personaggio di Trinità in film come Lo chiamavano Trinità (1970) e …continuavano a chiamarlo Trinità (1971). Proprio con questi due film inizia il sodalizio artistico, nonché l’amicizia con Bud Spencer.
Tra i ruoli più conosciuti negli ultimi anni c’è sicuramente quello di Don Matteo con il quale l’attore ha consolidato la sua fama sia tra chi lo aveva sempre seguito e chi lo ha scoperto con la celebre serie Tv Rai. Ora considerando che ha oltre ottanta anni, ha diminuito le sue apparizioni e, di conseguenza, anche i ruoli accettati.
Per quanto riguarda la sua infanzia, però, non è stata tutta rose e fiori. Ecco cosa è successo nello specifico.
La vita di Terence Hill non è sempre stata facile e costellata solo di successi al botteghino. L’attore, infatti, ha trascorso la sua infanzia in Germania, più precisamente a Lommatzsch, poco distante da Dresda, città di origine di sua madre. La famiglia ci si trasferì proprio nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, precisamente nel 1943 mentre in Italia c’era l’armistizio e iniziava la resistenza. Sulla sua pelle purtroppo ha vissuto gli anni dei bombardamenti della guerra ed è stato un periodo difficile che non gli fa piacere ricordare.
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In un’intervista recente ha raccontato: “Con mia madre ci siamo nascosti in cantina. Da lì potevamo vedere che il cielo sopra Dresda era totalmente rosso. Mio padre lavorava come chimico in una fabbrica a Dresda e da una settimana non ne avevamo notizie. Avevamo paura. Finché un giorno un fratello di mia madre prese la bicicletta per cercarlo. Lo trovò in un bosco dove si era nascosto”.
Una volta ricongiunto con il padre tornò in Italia, precisamente in Umbria, terra di origine del padre di Terence Hill, a piedi portando con sé tutto ciò che possedevano in mano. Nel suo racconto, infatti, l’attore aggiunge: “Mio padre era italiano e, quando ha ricevuto un’offerta di lavoro, ci siamo trasferiti in Umbria. Abbiamo fatto tutta questa distanza a piedi, portando tutto quanto possedevamo in mano”.
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