Blonde sta già affrontando diverse polemiche ma questo non toglie che sarà un altro capolavoro di Andrew Dominik.
Non è facile fare un buon lavoro quando si tratta di film biografici, spesso infatti sono bombardati da pesanti critiche sulle scelte di come è stato riportati il protagonista sullo schermo e questo sta succedendo anche a Blonde del regista Blonde che vuole raccontare la storia di Marilyn Monroe non prendendo una strada convenzionale.
Il film si è trovato costretto a ritardare notevolmente il suo debutto, quindi adesso che è pronto ad arrivare sembra quasi un evento miracoloso, si tratta di un dramma biografico molti diverso da quello che viene definito un biopic, la pellicola è stata definita subito controversa per quanto riguarda gli aspetti della vita privata di Norma Jeane Mortensen e del suo personaggio iconico del cinema che tutti conosciamo Marilyn Monroe.
con il tempo abbiamo imparato che il regista Andrew Dominik non scende mai a compromessi quando si tratta di un suo progetto, e anche in questo caso non avrebbe girato il film se non avesse potuto avere carta bianca visto che nei suoi interessi non c’è per forza accontentare il pubblico, ma rendere la storia unica senza levigarne i contorni per renderla più morbida quindi anche Blonde sarà un film complesso come i suoi precedenti lavori che gli ha anche richiesto moltissimo lavoro e tempi lunghi.
La storia prende ispirazione dal romanzo di Joyce Carol Oates sulla vita della Monroe, anch’esso intitolato Blonde e verrà presentato su Netflix alla fine di quest’anno, in passato aveva già parlato di come avrebbe affrontato la storia e tutto partiva dalla psiche della diva essendone lui particolarmente affascinato e definendo la storia un film da incubo emotivo.
Ad interpretare la Monroe nel ruolo di protagonista troviamo Ana De Armas e le prime immagini dell’attrice nei panni della diva senza tempo hanno dimostrato una somiglianza incredibile togliendo qualsiasi dubbio che fosse perfetta per la parte, inoltre per Dominik è stato un successo riuscire a collaborare con Netflix che sappiamo avere un debole per i progetti controversi e i registi pericolosi.
Chi ha letto il libro di Oates sa molto bene che il racconto che descrive gli stati emotivi della Monroe è brutale e probabilmente non facile da digerire, inoltre alcune scene potrebbero essere disturbanti e per questa ragione è stato classificato come vietato ai minori di 17 anni per quella che sembra essere una sequenza di violenza sessuale.
Ci sono buone probabilità che la pellicola venga presentata fuori concorso al festival di Cannes di quest’anno e in seguito avrà uno spazio anche nelle sale cinematografiche prima di approdare sulla piattaforma, a oggi infatti non si conosce ancora la data ufficiale di uscita, ma è sicuramente uno dei film più attesi del 2022.
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