Emma Marrone “vergognati”, un buco nero senza fine…
Tutto è nato dopo la dichiarazione davvero inappropriata in una diretta Instagram fatta dal blogger Davide Maggio in cui criticava (cercando di fare della satira) il look di Emma Marrone al Festival di Sanremo dicendo, “Se hai una gamba importante eviti di mettere le calze a rete”.
Non è tardata ad arrivare la replica della cantante pugliese che, allibita e indignata dalla frase ha detto con fermezza, “Buongiorno a tutti dal Medioevo, il body shaming con il linguaggio politically correct, non so se è più imbarazzate o noioso. Ma non commentiamo questo”.
Poi ha proseguito “Mi rivolgo soprattutto alle ragazze, a quelle giovanissime: evitate di ascoltare o leggere commenti del genere. Il vostro corpo è perfetto così com’è, dovete amarlo, rispettarlo e soprattutto dovete vestirvi come vi pare, sia che abbiate gambe importanti o meno. Anzi, con le calze a rete abbinate anche una minigonna e mostratele queste gambe importanti”.
Infine ha aggiunto una riflessione sulla questione del body shaming, “Questo mi fa rendere conto che la mia canzone, oltre a essere bellissima, a quanto pare era necessaria a Sanremo perché è ancora necessario parlare di femminismo e di donne e del rispetto delle donne”.
Sembra davvero paradossale che nel 2022 si debba ancora giustificarsi per aver scelto di mettersi una calza a rete qualsiasi tipo di fisicità si abbia, soprattutto dopo le difficili lotte che si stanno affrontando ultimamente per cercare di combattere proprio il body shaming che compisce duramente, soprattutto tra le giovani donne, creando dei veri complessi sul proprio corpo, portando, in alcuni casi, a drammi.
Sembra fin troppo facile fare dell’ironia su una calza a rete e su quella che, in qualche modo, viene identificata da un uomo bianco con un potere mediatico, come una “gamba importante”, chissà chi detiene la misurazione ideale della gamba non importante o “giusta” per poter indossare una calza a rete. Se ve lo state chiedendo, noi no, non abbiamo la tabella della perfezione.
Emma infatti, con la sua tenacia non molla il colpo e continua, “Mi raccomando ragazze non ascoltate questo genere di commenti. Siate orgogliose del vostro corpo e mostratelo per quello che è. Le persone si dimenticano che le parole hanno un peso specifico e un peso importante.
Giustamente fa presente un dettaglio fondamentale, “C’è chi le sa reggere e le vive con ironia e c’è chi purtroppo, soprattutto sui social, dove tutti parlano, giudicano, insultano, non si rendono conto che magari c’è qualcuno che legge ed è molto fragile e rischia di cadere in un buco nero senza fine. È davvero tutto molto imbarazzate.
Quindi chiude dicendo, “Era necessario per me dire questa cosa perché non si può più stare zitti di fronte al fatto che chiunque possa parlare di un’altra persona in un modo così scorretto”.
Davide Maggio, “Emma, vergognati”
Nonostante le sacrosante parole di Emma, che non solo vanno a identificare una problematica radicata nella nostra società, ma vogliono essere anche un’ancora di salvezza per tutte quelle persone che non riescono a passare sopra a certi commenti dandogli il peso che meriterebbero: ovvero zero.
Maggio torna all’attacco con un tweet in risposta alle storie della cantante scrivendo rivolto proprio a Emma, “Mi fa tanta tenerezza, punta sul body shaming per giustificare semplicemente una scelta di stile. Da Emma Marrone proprio non me l’aspettavo. Anche perché sa benissimo che quando aizza i suoi fan, la shitstorm che scatena è ben più pesante di un commento estetico. Vergognati”.
Ma non è tutto, oltre al danno la beffa, perché in un secondo momento, indirettamente, Maggio lancia un’altra frecciatina alla cantante pubblicando la classifica delle canzoni di Sanremo più ascoltate su Spotify è quella di Emma risulta essere alla 17esima posizione, così ne approfitta per scrivere, “Eh, bisogna salire dal fondo della classifica. Qualche polemica aiuta sempre”. Anche se non cita direttamente Emma, non ci vuole Einstein per capire che il commento è diretto proprio a lei.
Il problema però rimane, sia che la canzone di Emma sia prima o ultima, questo non toglie che certi commenti fatti con leggerezza e dettati da un modo di agire fin troppo superficiale, che tende a idealizzare e distruggere il corpo delle donne, è un linguaggio tossico, dannoso.
Se la società non inizierà a cambiare i propri punti di vista partendo dalle piccole cose, come per esempio commentare Emma per la scelta del look, che può piacere o non piacere, e non per la sua forma fisica, allora non cambierà mai niente.