Dramma Stefania Sandrelli “ne ho ancora bisogno”: confessione dell’attrice
Stefania Sandrelli a ruota libera, si svela con la consueta sincerità e racconta delle difficoltà economiche che deve affrontare nonostante una carriera importante alle spalle e anni di onorato servizio.
Attrice italiana tra le più amate di sempre, negli anni ha avuto un successo davvero straordinario, non è sbagliato definirla una vera e propria icona del cinema italiano, ha scritto pagine importanti della cinematografia del nostro Paese, diva e attrice la sua carriera inizia da giovanissima.
A 15 anni ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del cinema, prendendo parte a tantissime pellicole, l’anno del suo debutto è stato il 1961, da quel momento in poi la sua vita professionale è stato un crescendo di soddisfazioni e grande impegno con ruoli che l’anno vista molte volte protagonista.
Ma non solo, nel tempo si è dedicata con passione anche al piccolo schermo lavorando in diverse fiction di grande successo, come è stato con il maresciallo Rocca, lavorando al fianco di Gigi Proietti.
Oggi, a 75 anni, Stefania Sandrelli vorrebbe ancora lavorare sul set, sia perché il primo amore non si scorsa mai, sia perché la vita, per quanto meravigliosa e di successo, non le ha fatto sconti.
Stefania Sandrelli teme per il suo futuro
L’attrice italiana, che dal 1983 si è legata sentimentalmente a Giovanni Soldati, regista e sceneggiatore, ha raccontato in un’intervista a La Repubblica di temere per il suo futuro, “La mia casa è la mia tana. Mi spiacerebbe doverla cambiare: lei non ci crederà, ma io ho bisogno di lavorare per vivere”.
Prosegue, “Per carità, non mi lamento, c’è chi ha più bisogno. Ma non sono una adolescente, ho appena perso tre lavori. Ho due, ma proprio due risparmi per la vecchiaia, ancora lontana. Non vorrei dover bussare ai miei figli”. Continuando racconta, “Sono sempre stata autonoma, amo mettere le buste con i soldini per i nipoti. Vorrei la tranquillità di una vita piacevole, con piccole gioie”.
Una vita di grandi successi
Stefania Sandrelli, che nella sua vita ha preso parte a più di cento film alcuni dei quali diventati dei veri e propri punti di riferimento del nostro cinema, e non solo, come il suo film più importante, Il conformista (1970), famoso cult di Bernardo Bertolucci insieme a Jean-Louis Trintignant.
Ha poi recitato anche al fianco di Vittorio Gassman in Brancaleone alle crociate di Mario Monicelli e di Dustin Hoffman in Alfredo. Nel 1974 partecipa al capolavoro di Ettore Scola C’eravamo tanto amati con Nino Manfredi e ancora una volta con Gassman. Collabora per la terza volta con Bertolucci in un altro kolossal, Novecento (1976), recitando con attori del calibro di De Niro, Depardieu, Alida e Romolo Valli, Burt Lancaster, Sterling Hayden e Francesca Bertini.
Negli anni a seguire prende parte al genere cult: commedia all’italiana, lavorando al film di Carlo Vanzina – Eccezzziunale… veramente (1982) di Carlo Vanzina insieme al grande Diego Abatantuono e Vacanze di Natale (1983).
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A 37 anni lavora con di Tinto Bras in La chiave (1983), Nel 1985 recita nei cast al femminile di Segreti segreti di Giuseppe Bertolucci e Speriamo che sia femmina di Monicelli. Poi il ritorno con Scola in La famiglia (1987), diretta da Francesca Archibugi in Mignon è partita (1988), film che le vale il David di Donatello per la migliore attrice protagonista.
Una carriera da sogno, ma Stefania Sandrelli è una donna estremamente vera che racconta la vita per com’è, per questo risulta sempre credibile anche nei suoi film, non nega di aver vissuto momenti terribili nella sua vita privata, come quando lei e sua famiglia affrontarono l’asiatica nel 1956.
“Un ricordo brutto, l’avevo quasi rimosso, mi è tornato in mente in questi giorni – ha svelato parlando della Pandemia -. Ci ammalammo tutti, mia madre, il mio patrigno, mio fratello e la domestica”.
“Malgrado la febbre altissima e i mal di testa, facevamo i turni per i letti, la pulizia. Ci salvava l’ironia da toscanacci, io e mio fratello scherzavamo dei nostri acciacchi. Oggi dico a figli e nipoti: sono qui viva e vegeta, per dare loro coraggio e speranza.
È brutto vedere in tv la gente che soffre. Gli anziani mi sono sempre stati nel cuore, mamma raccontava che da bambina volevo portare a casa ogni vecchino incerto che incontravamo per strada”.
Stefania ha quella delicatezza innata, è difficile non innamorarsi perdutamente di lei, perché lei stessa sprigiona amore e solarità, anche nei momenti terribili è capace di affrontare le situazioni con il sorriso e una forza d’animo non scontati.
Il suo desidero più grande è quello di tornare a recitare, “E poi vorrei tornare sul set. Perché dopo cento film la mia passione per il cinema è rimasta intatta”.