Terribile dramma di Loredana Bertè, “Mi ha violentata e riempita di botte”
Loredana Bertè è senza ombra di dubbio una delle protagoniste più amate e conosciute della musica italiana. Non ci sono altri modi per definirla se non una diva del rock, il suo carattere forte, fuori dagli schemi è un suo marchio di fabbrica ed è sempre pronta a lasciare il segno.
E anche oggi, a settantun anni, è rimasta la stessa di quando, poco più che ventenne, ha esordito nello storico Piper Club di Roma dove incontra tantissimi artisti tra i quali Patty Pravo e Renato Zero con cui instaura una forte amicizia. Nel 1975 arriva il suo primo grande successo discografico con il brano Sei bellissima. Di lì in poi la sua carriera prende il volo.
Anche oggi il suo look rimanda quell’immagine di forza e decisione: capelli blu, abiti da vera rocker e grinta da vendere, ma anche le rocce più dure possono sgretolarsi e trasformarsi in devastante frana. Loredana, nella sua vita ha gestito duri colpi, sorella della compianta Mia Martini, ha dovuto superare un dolore immenso. La sua infanzia è costellata di problemi, con un padre violento e una madre assente, i due non amavano le figlie e imponevano costantemente una disciplina rigidissima. Proprio ai genitori attribuisce una parte di colpa per la scomparsa prematura della sorella e i problemi psicologici che ha dovuto affrontare.
Loredana non ha mai avuto sconti dalla vita, proprio durante la trasmissione Verissimo, condotta da Silvia Toffanin, la cantautrice ha catturato l’attenzione dei telespettatori tra aneddoti legati al passato e nuovi progetti per l’immediato futuro.
Ma tra le tante storie sulla sua vita c’è né stata una in particolare che ha sciocco il pubblico e la stessa padrona di casa, un racconto drammatico che affonda le sue radici nel passato, un episodio vissuto quando aveva solo 16 anni. Poco più che una bambina.
Il drammatico racconto di Loredana
Durante l’intensa chiacchierata, Loredana ha ripercorso la sua lunga storia, sia parlando della carriera sfavillante, sia raccontando della sua vita privata, come i grandi successi ottenuti e gli amori importanti, indimenticabile la relazione con Adriano Panatta.
Ha riportato alla luce ferite mai chiuse, la morte dell’amata sorella Mimì e in questo percorso lungo una vita è arrivata a raccontare un episodio privato e decisamente doloroso legato alla sua adolescenza.
Ero solo una sedicenne quando una sera venne adescata da un uomo senza scrupoli che abusò di lei, il racconto è straziante, “Avevo 16 anni, facevo serate, eravamo sempre in giro per l’Italia, ma del gruppo ero l’unica vergine. Tutte mi dicevano di decidermi. C’era questo tizio che mi riempiva di fiori ogni sera, così alla fine dopo un mese ho deciso di uscire con lui. Mi portò in un appartamento scannatoio e quando ho sentito che chiudeva la porta col lucchetto mi sono spaventata. Ero terrorizzata, mi ha violentata e riempita di botte, sono riuscita ad uscire per miracolo, con tutti i vestiti strappati. Mi reggevo in piedi a malapena, un taxi mi portò in ospedale”.
Una storia raccapricciante che ha segnato duramente Loredana, quei calci, pugni, il sangue, la violenza fisica, che si trasforma in trauma psicologico, non l’hanno mai abbandonata, “Per anni non ho fatto avvicinare nessun uomo. Ero traumatizzata”, ma ha sempre taciuto l’accaduto con i suoi cari per timore. Un evento doloroso che l’ha fortemente segnata e che col tempo è riuscita a superare anche grazie all’amore per Panatta.
Durante la trasmissione Loredana Bertè ha voluto lanciare un messaggio ai giovani d’oggi che si scontrano con un mondo dove la violenza è, purtroppo, sempre più presente proprio per questo ha consigliato di denunciare, nonostante sia difficilissimo, “Non l’ho mai raccontato alla mia famiglia, sennò le prendevo anche da mia madre, quindi non l’ho potuto denunciare. Le uniche con cui mi sono confessata furono le mie amiche, ho tenuto tutto per me. Fu uno sbaglio, perché, care donne, al primo schiaffo bisogna denunciare. Non fate come me, non fate questo errore, denunciate sempre”.