Una delle cose più belle di Star Wars è la capacità di immaginare la vita quotidiana in quel mondo. Su Tatooine, è chiaro che la vita mondana potrebbe includere l’acquisto di acqua e la presenza di razziatori (Tusken o altri) all’orizzonte. In The Book of Boba Fett “Le strade di Mos Espa”, scorci di Tatooine relativamente urbani continuano a dare alla galassia lontana lontana il tipo di colore e di struttura in cui si può immaginare di vivere. Mentre il tentativo di Boba Fett di creare solida base di potere tra la malavita di Mos Espa va avanti, gli eventi reali sembrano più una lunga serie di liste della spesa, piuttosto che un’avventura di vita quotidiana sottintesa.
In questo episodio di The Book of Boba Fett, Boba lotta ancora per mantenere la presa sul suo territorio criminale, quando un venditore d’acqua va da lui per lamentarsi di una banda di motociclisti, scopre che i motociclisti sono in realtà ragazzi sfortunati e li assume. Un breve ritorno ai flashback mostrano Boba che impara a negoziare per conto dei Tuskens, ma finisce con una lezione più violenta: la tribù massacrata per vendetta. Tornati nel presente, il cacciatore di taglie Wookiee Black Krrsantan lo attacca mentre Boba sta guarendo nella vasca di bacta. Boba e Fennec catturano il Wookiee con l’aiuto dei loro alleati Npew, i motociclisti. Si scopre che i gemelli Hutt hanno mandato Krrsantan, ma invece di essere arrabbiati che il loro cacciatore di taglie abbia fallito, sono venuti a conoscenza di alcune notizie che li fanno fuggire nel loro territorio. I Pykes stanno arrivando in forze. Il tiro alla fune tra gli interessi criminali su Tatooine trova la sua nuova stabilità con un grande alleato dalla parte di Boba: un giovane rancor, regalatogli dagli Hutt come riconoscimento per aver vinto contro Krrsantan.
Si rivela molto interessante il concetto di un episodio che si concentra interamente sulla vita di strada, ma questo aggiunge poco alla storia che già non conoscevamo dai primi due episodi. Le spiegazioni e i dialoghi peggiorano ulteriormente la situazione, nella scena di apertura, 8D8 spiega la composizione delle fazioni criminali di Mos Eisley. È un mix di informazioni che già conosciamo e informazioni che sarebbe stato bello conoscere nel primo episodio, in particolare, il droide spiega dove ogni banda ha la sua base fisica, ormai è già abbastanza chiaro come funziona il potere in questa città: tre bande si sono divise il controllo di Mos Espa e il sindaco inefficace e corrotto sta al gioco.
Forse la rigidità di questo dialogo potrebbe essere spiegata dal fatto che è un droide a parlare, tuttavia, il dialogo in tutto l’episodio è anche noioso sia in termini di parole pronunciate che di significato effettivo. “Nessuno ti rispetta”, dichiara a Boba l’apparentemente piuttosto coraggioso mercante d’acqua Lortha Peel (Stephen Root), insomma sia 8D8, che il mercante d’acqua e anche il guardiano dei rancor (un divertente cameo di Danny Trejo) spiegano le cose in modo così diretto che sembrava di leggere un’enciclopedia di Star Wars.
Anche il ruolo di Fennec è ancora piuttosto monocorde, anche se Ming-Na Wen continua a interpretarla con un’energia d’acciaio, è bello vederla sorridere all’idea di mangiare come un re (e il cibo preparato per la cena dei signori del crimine è davvero appetitoso), ma mentre il suo passato con la misericordia dei Tuskens avvalora il motivo per cui adesso Boba vuole risparmiare quanti più nemici possibile, la sua motivazione è ancora piuttosto oscura. Va bene, persino divertente, che lei voglia solo potere e lusso, ma abbiamo visto abbastanza versioni diverse della conversazione in cui lei è a favore di uccidere e Boba è per la misericordia. Non ci sono altri temi che la loro collaborazione potrebbe esplorare?
Oltre al dialogo che suona piatto, ci sono alcuni strani casi di personaggi che camminano goffamente dentro e fuori le scene, quanto è lontano da Mos Espa il palazzo precedentemente conosciuto come quello di Jabba? Perché Black Krrsantan sembra camminare verso casa. E cosa stava facendo il mercante d’acqua prima di sentire la conversazione dei motociclisti con Boba?
I motociclisti offrono una delle due grandi scene di lotta dell’episodio, i loro costumi sembravano del tutto fuori luogo, più simili a degli hipster che a degli orfani di strada sfortunati, anche le loro moto sono completamente fuori contesto con quei colori sgargianti che ricordano più un mashup con i Power Rangers. L’azione nel suo complesso non era malvagia mentre i motociclisti inseguivano l’aiutante del sindaco, con un sacco di scontri con droidi e alieni, e con gli acceleratori che rovesciano carichi e brocche d’acqua a destra e a manca, l’inseguimento non sembrava affatto svolgersi su un set. Alcune inquadrature in CGI erano più evidenti di altre, e le strade della città erano troppo affollate perché l’inseguimento prendesse molta velocità. Ma ha fatto sentire Mos Espa completamente vissuta. Questa versione di Tatooine è tutt’altro che vuota e sterile.
Black Krrsantan offre l’altra grande scena di combattimento, trascinando Boba fuori dalla sua vasca di bacta, deve essere stato fatto davvero un gran lavoro per creare questi costumi, immagino che non sia un’impresa da poco realizzare abiti Wookiee e Gammorean che possano essere belli mentre gli attori si scontrano e addirittura rotolano giù per le scale. Gli alieni erano del tutto convincenti, ma, come in questo show in generale, anche una scena di lotta sostenuta sembrava stranamente statica. Black Krrsantan che alza tirapugni elettrificati o che morde la mano di Boba sono presentati con circa lo stesso peso.
Boba chiaramente non ha avuto il tempo di elaborare il trauma del suo ultimo ricordo della vasca di bacta, vedere i Tuskens uccisi lo ricollega a come si è sentito abbandonato da suo padre. Il massacro sembra forzato e inutilmente crudele. Dopo tutto il lavoro fatto per imparare a conoscerli nell’episodio 2, i Tusken vengono tutti eliminati fuori dallo schermo, senza nemmeno avere del tempo per realizzare cosa sia successo. Anche se alcuni di loro torneranno più avanti nella stagione, è comunque un congedo frettoloso di tutto quello che è successo negli episodi precedenti. Non è soddisfacente, se non come un’altra mancanza di chiusura nella vita di Boba.
Stiamo pian piano capendo la storia vogliono raccontare, ovvero dei sentimenti irrisolti di Boba nella sua vita i quali influenzano il modo in cui diventa il signore del crimine, ma è un peccato che sia fatto per lo più attraverso la ripetizione di immagini e dialoghi spicci. Aspettiamo la prossima settimana con il nuovo episodio di The Book of Boba Fett, magari con l’arrivo in città di vecchi nemici di Boba, i Pykes, potrebbero esserci dei cambiamenti a Mos Espa.
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