Le storie brevi di Élite erano destinate a tornare, dopo il grandissimo successo dei primi 4 episodi, messi in onda su Netflix, prima del lancio dell’ultima stagione della serie, con il fine di dare un senso ad alcuni personaggi che sono usciti di scena.
Il pubblico ha apprezzato moltissimo queste mini serie, tanto da spingere gli autori a rilasciarne, senza preavviso, proprio come piace a Netflix, altre tre la cui trama è improntata su alcuni dei protagonisti più amati.
Rilasciati durante le feste, i corti di Élite sono ambientati proprio nel periodo natalizio, accendendo i riflettori su alcune pungenti vicende. Il primo focus è stato realizzato su Cayetana, Philippe e Felipe, la seconda si concentrerà su Omar e Samuel e, infine, abbiamo una storia natalizia tutta dedicata a Patrick, l’affascinante figlio del ricco preside de Las Encinas, che ha fatto girare la testa a Omar e Ander, ma pieno di insicurezze e problemi familiari irrisolti.
I personaggi analizzati sono tutti e tre molto complessi, con un passato discutibile e complicato, ma allo stesso tempo con poco spazio, all’interno della serie “madre”, per poter sviscerare fino in fondo la loro complessità.
Pare proprio che Caye (Georgina Amorós) sia maturata e cresciuta tantissimo in questi anni, dall’essere la new entry tanto odiata, il suo ruolo si è sviluppato, fino a diventare uno dei personaggi più amati della serie: appassionata, determinata e, finalmente, indipendente. Cosa manca alla nostra eroina bionda? Il suo principe azzurro.
Pareva proprio averlo trovato in Phillipe (Pol Granch), ma le avventure dell’Élite madrilena non hanno limiti, ecco perché proprio sul più bello, il sogno finisce e l’incanto si spezza.
Ecco che, proprio mentre la ragazza ritrova la voglia di mettersi in gioco con un nuovo ragazzo, Felipe, proveniente dal suo stesso ceto sociale e in grado di farlo ridere, Phillipe torna e si adopera per riconquistare il suo cuore. Di fatto, non ci vuole molto per far traballare il cuore di Caye, sensibile al suo fascino. Così, tra una giornata di volontariato e l’altra, Caye prova a lasciarsi andare alla nuova storia con Felipe ma, sul più bello, è proprio Felipe a fare un passo indietro, rendendosi conto che ciò che lega Cayetana e Phillipe è troppo forte per essere messo da parte.
Che ne sarà di loro? Lo scopriremo solo nella nuova stagione della serie tv.
Samuel (Itzan Escamilla) è senza dubbio il personaggio più incasinato della serie tv: sempre in mezzo ai guai e alle belle ragazze ricche de Las Encinas. Quel che a volte si dimentica, è la sua provenienza: i quartieri meno abbienti di Madrid, in cui è cresciuto insieme ad Omar (Omar Ayuso); qui, il protagonista di Élite, si è sempre districato tra affitto e bollette da pagare.
In queste feste natalizie, Samuel riceve la cattiva notizia da parte del suo padrone di casa: sua madre ha lasciato un arretrato di ben 3 anni di affitto. Una bella batosta per il ragazzo, intenzionato a salvare la casa in cui è cresciuto, pagando il debito.
Inizialmente, Samuel ripiega su doppi turni e lavori stagionali, ma non è sufficiente; entra in ballo, dunque, l’amico Omar, con i suoi piccanti consigli su come fare soldi sfruttando il proprio corpo e le allusioni sessuali.
Così, il ragazzo comincia a scattare foto sexy al suo corpo, ma non è ancora abbastanza: per questo i due si spingono oltre, scattando foto esplicite con indosso la divisa de Las Encinas.
Tutto questo gli provoca l’espulsione, dapprima, e poi la riammissione, grazie all’intervento di tutti i suoi amici che scattano altrettante foto esplicite con la divisa del collegio. Tutto ciò avrà delle ripercussioni sulla classe? Anche questo lo scopriremo presto.
Proprio come la migliore delle favole di Natale, la storia breve più attesa è quella di Patrick (Manu Rios), il problematico figlio del Preside che, alla vigilia del Natale, si abbandona ad un viaggio tra alcol e droga, in cui riesce a prendere consapevolezza del suo passato e del suo presente.
Tra un trip e l’altro, Patrick rivive alcuni momenti tragici della sua infanzia: la perdita della madre tra tutti. A questo evento, Patrick risponde colpevolizzando sua sorella, Mencìa, e poi colpevolizzando se stesso.
In un momento di totale perdizione, Patrick vede Mencìa in preda ad una crisi, mentre tenta il suicidio; abbandona la festa per correre dritto a casa, dove si catapulta nella camera della sorella, scusandosi per ciò che avevano passato.
La famiglia, riunita attorno ad una cioccalata calda e le luci natalizie, tenta di aprire, finalmente, un dialogo: è il padre a scusarsi per un passato di distacco e di colpe addossate reciprocamente. Ora il muro è crollato e gli uni possono prendersi cura degli altri come una vera famiglia unita. L’idillio è solo opera del Natale o riuscirà a protrarsi anche nella nuova stagione?
Insomma, se le storie brevi di Élite rispondono ad una serie di domande a cui non si riesce a dare voce nella serie madre, ne apre altrettante, non vediamo l’ora di avere delle nuove risposte, e se non avete ancora letto le novità sulla data di rilascio della nuova stagione, trovate qui tutto ciò che sappiamo a riguardo.
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