Nel terzo episodio della serie tv Marvel Hawkeye, “Eco”, facciamo la conoscenza di Maya Lopez alias Echo e del suo braccio destro Kazi, che sono attualmente a capo della Tracksuit Mafia di New York per un misterioso boss del crimine, mentre l’amicizia e la fiducia tra Kate Bishop e Clint Barton cresce. È un episodio quasi impeccabile del MCU che contrappone i profondi problemi psicologici e il torbido passato di Clint, all’entusiasmo e alla gentilezza caparbia di Kate, inoltre introduce il personaggio di Echo in un modo che fa a a pezzi le vostre simpatie con un taglio netto.
“Eco” inizia riportandoci al 2007, incontriamo una giovane Maya a scuola che lotta per capire di ciò che la sua insegnante sta dicendo alla classe. Lungi dall’arrendersi, Maya eccelle andando avanti utilizzando sia le sue abilità innate che quelle apprese. A casa, il suo amorevole padre William (Zahn McClarnon) gioca con lei e le parla di draghi, facendo immediatamente scattare i nostri sensi verso Shang-Chi.
Echo si chiede perché non vada in una scuola specializzata per sordi, William si scusa ma dice che sarà meglio per lei a lungo termine scontrarsi con queste difficoltà e che dovrà imparare a saltare tra due mondi. Ci sono diversi livelli in questa conversazione, ma alla fine dell’episodio diventa chiaro che quei due mondi sono esistenziali, letterali e radicati nella mentalità inclusiva ma implacabile della Marvel: il mondo di Daredevil di Netflix e il mondo del MCU si stanno lentamente unendo in Hawkeye tramite Echo.
Mentre la giovane continua il suo allenamento con le arti marziali, suo padre le dice che suo “zio” la porterà a casa dopo le lezioni. In questo momento possiamo solo supporre sia l’anticipazione di Kingpin, ma non vediamo mai il volto dello “zio” di Echo, solo la sua mano che stringe amorevolmente la sua guancia prima che venga rivelato che ha anche una protesi alla gamba. Questa bambina è una combattente dotata e crescerà ancora più forte e più abile, come scopriremo quando la incontreremo di nuovo nel presente.
Echo è tosta, va in moto ed è tormentata dalla morte del padre. William, a quanto pare, è stato ucciso da Clint durante la furia Ronin per via del Blip, quando si è opposto ai loschi affari della Tracksuit Mafia. Il mistero del perché Echo desse la caccia a Kate e Clint è risolto: lei vuole sapere chi è veramente Ronin e ottenere la sua vendetta.
La scacchiera è ora emotivamente complessa sia per i personaggi di Hawkeye che per il suo pubblico, Clint è tecnicamente uno dei nostri “buoni”, ma ha commesso atti terribili e violenti, per un periodo di cinque anni ha ucciso senza pietà, e solo perché ha considerato coloro che ha ucciso “criminali” non lo rende giusto per niente.
Ma anche se comprendiamo lo strazio di Echo, non pensiamo che Clint meriti di morire, abbiamo passato troppo tempo con lui e lo abbiamo visto perdere troppo. Sappiamo ancora, nel profondo, che dovrebbe essere punito, che dovrebbe essere costretto ad affrontare le conseguenze delle sue azioni e che forse Maya Lopez dovrebbe essere il volto di quella resa dei conti.
Clint sceglie di non rivelare a nessuno che era lui sotto il cappuccio mortale di Ronin durante questo episodio, ma Kate si sta avvicinando abbastanza all’enigma da sospettare la verità. Mentre cerca di andare in fondo nella questione, sonda Clint in modo non diretto e scatena in lui un senso di colpa schiacciante per la sua fase Ronin.
Kate ha ragione sul fatto che Occhio di Falco è un eroe, ma Ronin era un cattivo, e alla fine spingerà Clint oltre il limite, sta diventando sempre più evidente che ha bisogno di liberarsi da questo peso, perché sta cadendo a pezzi sia fisicamente che mentalmente, e mentre il suo udito va sempre peggio, l’abilissima e sorda Echo sta premendo pulsanti che lui non sapeva nemmeno di avere. Quando scoprirà la sua storia, Clint dovrà ascoltarla a cuore aperto.
Anche se sembra che questa serie sia iniziata solo ieri, in realtà siamo già a metà strada, questo episodio ignora per lo più i misteri che stavamo seguendo – l’orologio dell’Avengers Compound è brevemente menzionato; Kate non si spinge oltre nella sua indagine su Jack – in favore dell’ampliamento della storia e dello sviluppo nei suoi personaggi.
Mentre lo fa, lancia alcune battute perfettamente sincronizzate intorno a scene strazianti e ad un impressionante inseguimento in auto. Naturalmente è stato bello vedere la freccia Pym manifestarsi e il ritorno della freccia USB che solo recentemente ha salvato il multiverso in What If…?, ma è la lotta di Clint per comunicare con il piccolo Nate al telefono, aiutato da Kate, che resta la più forte e incredibilmente emotiva della puntata.
La puntata di Hawkeye Eco ha semplicemente funzionato, senza sforzo; se la sua energia non fosse diminuita leggermente negli ultimi cinque minuti, sarebbe stato quasi perfetto. Mentre ci dirigiamo verso la scoperta dell’identità di Ronin, l’arrivo di Wilson Fisk nel MCU e l’inevitabile consapevolezza di Kate che non dovresti mai incontrare i tuoi eroi, Hawkeye ha rafforzato la sua forza come serie tv, sta ufficialmente diventano una delle migliori uscite finora.
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