David di Joele Anastasi è il nuovo lavoro di Vucciria Teatro, compagnia siciliana ormai di casa a Napoli e in forte collaborazione con il teatro Bellini che ha prodotto lo spettacolo in collaborazione con Fondazione Teatro di Napoli.
Lo spettacolo è in scena fino al 5 dicembre e vede in scena Joele Anastasi, autore e regista, con Federica Carruba Toscano, Eugenio Papalia, Enrico Sortino.
David è un lavoro autobiografico e nasce dalla storia personale di Anastasi. Si tratta della rappresentazione ideale ed artistica, come ha dichiarato lo stesso autore, di “suo fratello”, un fratello mai nato, il simbolo di una grande assenza.
La mancanza di qualcosa che poteva essere e non è mai stato.
Tutto questo è messo in scena raccontando la quotidianità sbiadita di una famiglia viva, ma che sembra morta, cristallizzata in un tempo in cui un evento tragico ha steso un velo plumbeo su tutti loro. A tavola c’è sempre un posto vuoto che rimanda alla mancanza di un figlio, di un fratello. Il mutismo della madre sottolinea un dolore sordo che fa da sottofondo.
David, in scena è interpretato dallo stesso Joele Anastasi, nudo in scena rappresenta al contempo un feto che esce dalla placenta, qui rappresentata da una vasca colma d’acqua, e idealmente la scultura del David di Michelangelo.
Perché una statua anche se priva di vita è il simulacro di una vita, la rappresentazione di qualcosa che è stato e che ora non è più, qualcosa di cui però ci si può prendere cura, per mantenere continuità fra passato e presente.
David diventa così un’ingombrante icona che vive e parla accanto a loro ma con cui solo il fratello ha davvero un dialogo mentre il dolore della madre la mantiene muta in scena e quello del padre lo porta a dedicarsi ai fiori che coltiva e raccoglie per sua moglie, per farle tornare il sorriso.
David è anche un processo artistico in cui la materia viene plasmata, manipolata, creata e distrutta continuamente.
Per questo lo spettacolo David di Joele Anastasi si può considerare più come una performance artistica in cui ogni oggetto di scena è simbolo rappresentativo di creazione e vita: il latte, i fiori, la vasca piena d’acqua e i corpi che sembrano plasmarsi e riplasmarsi come sculture.
Al centro della platea la testa del David è tirata su in alto come oggetto di culto al quale rivolgersi, uno stereo per audio cassette riproduce musica, quest’ultima elemento narrativo essenziale per accompagnare le fasi del racconto.
Potremmo dividere la storia in quadri, tableaux di momenti di creazione.
David è un ponte tra passato e futuro: qui il regno dei vivi non è separato da quello dei morti; non esiste distinzione tra ciò che è stato e ciò che sarà ma si materializza soltanto ciò che ha la potenza di trasformarsi continuamente.
Questa la poetica, la dichiarazione d’intenti di Anastasi che con coraggio e ambizione ha portato in scena lo spettacolo. Un lavoro stratificato che rappresenta e racconta più cose attraverso il pretesto narrativo della perdita e del vissuto di chi resta.
Così il concetto di morte, di non vita, di vuoto diventa il punto di partenza per la creazione, per la rinascita, per la messa in scena appunto.
Lo spettacolo è un piacere per gli occhi per le scelte scenografiche e per lo sguardo del regista che punta sull’arte. Salvo qualche cedimento nel corso della messa in scena e alcuni buchi coperti solo dalla musica in cui però la composizione del quadro non regge molto nel complesso lo spettacolo è da vedere, sia per l’amore per l’arte che trasferisce, sia per le ottime scelte di regia e di interpretazione.
David
Dal 25 novembre al 5 dicembre 2021
Teatro Bellini
drammaturgia e regia Joele Anastasi
con Joele Anastasi, Federica Carruba Toscano, Eugenio Papalia, Enrico Sortino
aiuto regia Giuseppe Cardaci, Enrico Sortino
set designer Giulio Villaggio
light-designer Martin Emanuel Palma
foto Dalila Romeo
video Giuseppe Cardaci
coreografia Fertango
scenotecnica Alovisi
uno spettacolo di Vuccirìa Teatro
Produzione Fondazione Teatro Di Napoli – Teatro Bellini
Orari spettacoli:
feriali h. 20:30, sabato 27 novembre e mercoledì 1 dicembre h. 19:00, sabato 4 dicembre h. 20:30, domenica h. 18:00
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