Netflix ha aperto la stagione delle commedie romantiche natalizie con Love Hard. Già tra i titoli più visti della settimana, nonostante l’uscita quasi contemporanea del virale Strappare lungo i bordi di Zerocalcare, il film è esattamente quello che ci aspettiamo da una pellicola di questo periodo: frizzante, magica e piena di cliché che ci fanno sentire al sicuro.
In Love Hard vediamo Nina Dobrev alle prese con l’amore e il Natale, gli ingredienti perfetti per immergersi nella magia del periodo prefestivo. Natalie è un’articolista con una vita amorosa a dir poco disastrosa: i suoi appuntamenti, dettati da un’app di incontri, finiscono sempre con enormi delusioni, le stesse che alimentano la sua seguitissima rubrica online. Le sue (dis)avventure, raccontate sul suo blog, sono molto apprezzate, tanto da averle garantito un lavoro presso un’agenzia di stampa. Ma Natalie vorrebbe davvero trovare l’amore, e lo sta cercando con tutte le sue forze, ma nessun uomo sembra essere quello perfetto.
Poi, come tutte le belle cose, succede qualcosa di inaspettato: Natalie fa match con un ragazzo che sembra davvero interessante, sia fuori che dentro. Josh, questo il suo nome, vive dall’altra parte dell’America ed è il ragazzo ideale: bello, gentile, dolce e acculturato, ama le stesse cose di Natalie e ha il suo stesso senso dell’umorismo. Cominciano così interminabili chiamate e scambi di messaggi, e il legame tra i due si rafforza sempre di più, fino a diventare indispensabile per i due. Natalie decide così di fare una sorpresa al ragazzo e volare fin da lui per Natale, presentandosi a casa sua senza dirgli niente.
Come appariva ovvio sin dall’inizio della relazione, Josh si rivela un’altra persona rispetto a quella delle foto: l’affascinante ragazzo dell’app di incontri è in realtà Tag Abbott (Darren Barnet), mentre il vero Josh (Jimmy O. Yang) ha usato il volto di Tag per avere più successo con le donne. Natalie, furiosa, se ne va in un bar poco distante per passare la serata, e lì scopre che Tag esiste davvero e abita nella stessa città di Josh. Raggiunta da quest’ultimo, i due decidono di unire le forze per ottenere ciò che vogliono: Josh aiuterà Natalie a fare colpo su Tag, suo vecchio compagno di scuola, mentre la ragazza dovrà fingere di essere la fidanzata di Josh con la famiglia del ragazzo, almeno fino a Natale.
Josh è infatti il tipico numero due, un ragazzo anonimo che non ha mai conseguito particolari successi e poco considerato dalla sua stessa famiglia. Al contrario di suo fratello Owen (Harry Shum Jr.), bello, sposato e pieno di qualità, Josh non ha chissà quali velleità (almeno non a primo impatto). Natalie è la sua occasione perfetta per essere finalmente apprezzato e considerato dai suoi genitori.
Le premesse per il classico film romantico di Natale ci sono tutte, e infatti Love Hard si comporta come tale. Tra una gag e l’altra si consuma la storia che ci siamo immaginati fin dai primi minuti del film, resa in questo caso più appetibile e frizzante dal buon cast da cui è formata la pellicola. A fianco a situazioni viste e riviste ci sono momenti più originali, in grado di strappare un sorriso vero e a volte persino emozionare. Tra battute più riuscite e altre di cui proprio non sentivamo il bisogno, il film è decisamente riuscito nel suo intento: farci passare un paio d’ore in leggerezza, portando un po’ della magia del Natale di cui si sente già l’odore nell’aria.
La scelta di far uscire il film così presto è stata azzeccata: Love Hard si è saputo inserire nel vuoto lasciato dal ciclone di Squid Game, anticipando le pellicole festive e facendo leva sul bisogno di serenità e sicurezza delle persone. Forse non sapevamo nemmeno di voler già vedere i film di Natale: lo abbiamo capito quando sullo schermo sono comparse le lucine decorative e dalle casse sono uscite le note dei canti natalizi. Magari non lo abbiamo detto ad alta voce, perché un po’ ce ne vergogniamo, ma una vocina da qualche parte ci ha sussurrato “Mi serviva proprio!“.
Così abbiamo spento la TV col cuore un po’ più leggero e il sorriso più disteso, nonostante non ci fossimo trovati di fronte a un capolavoro. Ma c’è davvero bisogno di un “filmone” per stare bene? Love Hard riesce nell’intento di farci sorridere senza annoiare, pur rimanendo su binari già percorsi, cliché di genere e una morale scontata e banale. Ma in tutta onestà, nessuno si aspettava nulla di diverso.
Gran parte del merito per la riuscita del film va anche al cast: ognuno è perfetto e credibile nel proprio ruolo. Menzione d’onore va alla nonna della famiglia Lin: le sue scene sono senza dubbio le più divertenti del film, senza mai ricadere nel trash in cui si rischia spesso di finire con questo tipo di personaggi.
Love Hard è uno di quei film obbligatori sotto le feste, anche se non lo vogliamo ammettere. Prevedibile, scontato, a tratti melenso? Certo, ma non ha mai annunciato di voler essere nulla di più di questo. E a volte la prevedibilità, soprattutto in periodi come questo, è proprio quello di cui abbiamo bisogno.
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